Politica
Ordinanze di demolizione per il mancato rispetto delle distanze cimiteriali, appello del centrodestra all'amministrazione
Fratelli d'Italia, Lega e Movimento Politico Mediterraneo: «Se ne discuta in consiglio comunale»
Bisceglie - giovedì 5 marzo 2020
Un appello all'amministrazione di Bisceglie. Lo rivolgono i direttivi cittadini di Fratelli d'Italia, Lega e Movimento Politico Mediterraneo, affinché il consiglio comunale discuta della questione delle ordinanze di demolizione emesse nei confronti degli immobili non costruiti in ottemperanza alla normativa sul rispetto delle distanze cimiteriali.
Le tre forze politiche «presenti e attive sul territorio, anche se attualmente non rappresentate nella massima assise» hanno raccolto le istanze pervenute da numerosi cittadini e chiedono che il tema «sia affrontato in maniera forte e unitaria».
Fratelli d'Italia, Lega e Movimento Politico Mediterraneo, rappresentati rispettivamente da Tonia Spina, Rocco Prete e Francesco Amoruso, ritengono la problematica «di forte impatto sociale» e sostengono la necessità di «trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva ed efficace, al fine di evitare danni e speculazioni a carico sia delle famiglie e dei cittadini residenti nella zona interessata, sia delle attività produttive e commerciali che, regolarmente autorizzate, esercitano la propria impresa in quell'area».
Il numero di soggetti coinvolti, tutt'altro che trascurabile, rendono indispensabili delle risposte: «Su questioni così importanti e di interesse pubblico non si possono opporre divisioni ideologiche, né è possibile nascondere la testa sotto la sabbia. Occorre dare risposte concrete alla città con la massima urgenza».
Le tre forze politiche «presenti e attive sul territorio, anche se attualmente non rappresentate nella massima assise» hanno raccolto le istanze pervenute da numerosi cittadini e chiedono che il tema «sia affrontato in maniera forte e unitaria».
Fratelli d'Italia, Lega e Movimento Politico Mediterraneo, rappresentati rispettivamente da Tonia Spina, Rocco Prete e Francesco Amoruso, ritengono la problematica «di forte impatto sociale» e sostengono la necessità di «trovare in tempi rapidi una soluzione definitiva ed efficace, al fine di evitare danni e speculazioni a carico sia delle famiglie e dei cittadini residenti nella zona interessata, sia delle attività produttive e commerciali che, regolarmente autorizzate, esercitano la propria impresa in quell'area».
Il numero di soggetti coinvolti, tutt'altro che trascurabile, rendono indispensabili delle risposte: «Su questioni così importanti e di interesse pubblico non si possono opporre divisioni ideologiche, né è possibile nascondere la testa sotto la sabbia. Occorre dare risposte concrete alla città con la massima urgenza».