Politica
Ospedale del nordbarese, La Notte: «Iter fermo da un anno»
Il consigliere regionale biscegliese ha smosso le acque ottenendo un incontro che ha riacceso l'interesse sulla questione
Puglia - martedì 4 maggio 2021
Un anno trascorso inutilmente. L'evidenza è innegabile al punto che un esponente della maggioranza, il consigliere regionale biscegliese del gruppo "Popolari con Emiliano", Francesco La Notte, lo ha affermato senza mezzi termini: «Come ricordato dal Dirigente dell'area tecnica dell'Asl Bt, ingegner Carlo Ieva e dal Direttore generale dell'Asl Bari Antonio Sanguedolce, l'ultima riunione riguardante l'ospedale del nord barese risale ormai a un anno fa» è quanto sostenuto in una nota difusa a margine dell'audizione che lo stesso La Notte aveva sollecitato in qualità di componente della terza Commissione che si occupa di assistenza sanitaria e servizi sociali.
Tema dell'incontro - cui hanno preso parte Ieva, Sanguedolce e i Sindaci Angelantonio Angarano e Tommaso Minervini -, lo stato di avanzamento (meglio: lo stallo) delle procedure per le realizzazione della nuova struttura sanitaria in divenire su un terreno di 20 ettari compreso tra i territori di Bisceglie (per la gran parte) e Molfetta. «Da quel momento l'iter si è fermato e non ci sono state ulteriori riunioni. Non è ancora chiaro quale delle due Asl si dovrà interessare della struttura» ha ammesso La Notte. «L'audizione da me richiesta è frutto della volontà di riprendere nuovamente la discussione interrotta in quel momento, nella speranza che l'iter possa quanto prima proseguire» ha aggiunto.
«La pandemia ha determinato un cambiamento radicale nel modo di intendere la sanità territoriale e nel concetto di presa in carico dei pazienti. Non è accettabile che un territorio così vasto, cerniera tra due province, possa rimanere ancora a lungo sguarnito di un presidio ospedaliero di primo livello. Il bacino di utenza che beneficerebbe dell'ospedale sarebbe di circa 230 mila persone residenti nei comuni di Molfetta, Trani, Bisceglie, Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo» ha spiegato il consigliere regionale. «È oggi più che mai necessaria la stretta collaborazione tra le due aziende sanitarie e tra i diversi Comuni coinvolti per ottenere un presidio ospedaliero realmente in grado di soddisfare i bisogni di cura dei cittadini».
Secondo quanto emerso, il capo del Dipartimento regionale per la salute Vito Montanaro si recherà presto a Roma per ottenere garanzie circa il finanziamento di un intervento prioritario ed entro fine maggio sarà possibile definire meglio le tempistiche di realizzazione dell'ospedale. Un'opera, mai come in questa fase storica, essenziale.
Tema dell'incontro - cui hanno preso parte Ieva, Sanguedolce e i Sindaci Angelantonio Angarano e Tommaso Minervini -, lo stato di avanzamento (meglio: lo stallo) delle procedure per le realizzazione della nuova struttura sanitaria in divenire su un terreno di 20 ettari compreso tra i territori di Bisceglie (per la gran parte) e Molfetta. «Da quel momento l'iter si è fermato e non ci sono state ulteriori riunioni. Non è ancora chiaro quale delle due Asl si dovrà interessare della struttura» ha ammesso La Notte. «L'audizione da me richiesta è frutto della volontà di riprendere nuovamente la discussione interrotta in quel momento, nella speranza che l'iter possa quanto prima proseguire» ha aggiunto.
«La pandemia ha determinato un cambiamento radicale nel modo di intendere la sanità territoriale e nel concetto di presa in carico dei pazienti. Non è accettabile che un territorio così vasto, cerniera tra due province, possa rimanere ancora a lungo sguarnito di un presidio ospedaliero di primo livello. Il bacino di utenza che beneficerebbe dell'ospedale sarebbe di circa 230 mila persone residenti nei comuni di Molfetta, Trani, Bisceglie, Ruvo, Terlizzi, Corato e Giovinazzo» ha spiegato il consigliere regionale. «È oggi più che mai necessaria la stretta collaborazione tra le due aziende sanitarie e tra i diversi Comuni coinvolti per ottenere un presidio ospedaliero realmente in grado di soddisfare i bisogni di cura dei cittadini».
Secondo quanto emerso, il capo del Dipartimento regionale per la salute Vito Montanaro si recherà presto a Roma per ottenere garanzie circa il finanziamento di un intervento prioritario ed entro fine maggio sarà possibile definire meglio le tempistiche di realizzazione dell'ospedale. Un'opera, mai come in questa fase storica, essenziale.