Attualità
Ottimo risultato per il primo appuntamento di "Luoghi Comuni"
Il G8 di Genova, i moti del '68 e il cambiamento climatico alcuni degli argomenti trattati dal dibattito
Bisceglie - venerdì 19 luglio 2024
14.21
Nella serata di giovedì 18 luglio, nella colorata cornice del birrificio artigianale Ratto Matto, si è svolto il primo appuntamento della rassegna "Luoghi Comuni", che si pone l'obiettivo di rivendicare spazi di dibattito pubblico e confronto su temi politici e di attualità. Partner dell'evento, che si propone di diventare un appuntamento fisso, il gruppo locale di Amnesty International, la redazione locale di Mosaico di Pace, la sezione biscegliese di ANPI, la realtà associativa Cercasi un fine ed Associazione 21.
Al dibattito, avviato partendo da input esterni come letture o immagini, ha partecipato un consistente numero di cittadini di diverse fasce d'età. Dal G8 di Genova alla disillusione nelle istituzioni causata dalla forte repressione del dissenso, dai moti del '68 a Carla Lonzi, una delle più importanti intellettuali femministe degli anni '70, passando per il cambiamento climatico, molti i temi toccati dal confronto.
Un esercizio al dissenso – e forse anche di dissenso, data la forte critica mossa alla città riguardo la mancanza di spazi politici di dibattito e confronto – quello sperimentato dalle associazioni partecipanti all'evento. La richiesta sottesa all'azione composta ed educata, nascosta dietro questo sottilissimo velo di Maya, resta dunque quella di incentivare il confronto tra i cittadini per allenare lo spirito critico e la partecipazione alla vita politica. Un'istanza degna di notevole attenzione, quella implicitamente presentata, e che pone di fronte all'opinione pubblica una fotografia chiarissima di questi pazzi tempi moderni, laddove l'unica soluzione all'onta nauseante degli estremismi liberticidi torna ad essere l'esercizio del libero pensiero che nutre la democrazia donandole linfa vitale.
Al dibattito, avviato partendo da input esterni come letture o immagini, ha partecipato un consistente numero di cittadini di diverse fasce d'età. Dal G8 di Genova alla disillusione nelle istituzioni causata dalla forte repressione del dissenso, dai moti del '68 a Carla Lonzi, una delle più importanti intellettuali femministe degli anni '70, passando per il cambiamento climatico, molti i temi toccati dal confronto.
Un esercizio al dissenso – e forse anche di dissenso, data la forte critica mossa alla città riguardo la mancanza di spazi politici di dibattito e confronto – quello sperimentato dalle associazioni partecipanti all'evento. La richiesta sottesa all'azione composta ed educata, nascosta dietro questo sottilissimo velo di Maya, resta dunque quella di incentivare il confronto tra i cittadini per allenare lo spirito critico e la partecipazione alla vita politica. Un'istanza degna di notevole attenzione, quella implicitamente presentata, e che pone di fronte all'opinione pubblica una fotografia chiarissima di questi pazzi tempi moderni, laddove l'unica soluzione all'onta nauseante degli estremismi liberticidi torna ad essere l'esercizio del libero pensiero che nutre la democrazia donandole linfa vitale.