Attualità
Palazzo Chigi precisa: «I congiunti sono anche fidanzati e affetti stabili»
Il controverso annuncio del premier Conte ha ingenerato una serie di dubbi
Italia - lunedì 27 aprile 2020
17.17
Precisazione doverosa, con ogni probabilità la prima di una lunga serie in queste ore che seguono l'annuncio, da parte del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, di un nuovo decreto che comporterà l'allentamento, da lunedì 4 maggio, delle restrizioni attualmente in vigore riguardo gli spostamenti delle persone sul territorio italiano (link all'articolo).
Fonti di Palazzo Chigi lasciano ora trapelare una differente interpretazione del termine "congiunti", per il quale s'intenderebbero «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili e affetti stabili». Ulteriori faq saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito della presidenza del consiglio con l'obiettivo di chiarire tutti i dubbi.
Tra le voci di protesta levatesi lunedì mattina anche quella dell'Arcigay nazionale, presieduta dal biscegliese Luciano Lopopolo. Una nota molto dura quella sottoscritta dal segretario Gabriele Piazzoni (link all'articolo), tesa a ottenere un chiarimento della vicenda e una diversa formulazione della definizione di "congiunti". Il Governo sembra aver compreso la necessità di intervenire per porre rimedio alla questione.
Fonti di Palazzo Chigi lasciano ora trapelare una differente interpretazione del termine "congiunti", per il quale s'intenderebbero «parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili e affetti stabili». Ulteriori faq saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito della presidenza del consiglio con l'obiettivo di chiarire tutti i dubbi.
Tra le voci di protesta levatesi lunedì mattina anche quella dell'Arcigay nazionale, presieduta dal biscegliese Luciano Lopopolo. Una nota molto dura quella sottoscritta dal segretario Gabriele Piazzoni (link all'articolo), tesa a ottenere un chiarimento della vicenda e una diversa formulazione della definizione di "congiunti". Il Governo sembra aver compreso la necessità di intervenire per porre rimedio alla questione.