Attualità
Pini tagliati in via degli aragonesi, Legambiente: «Devastato il patrimonio verde della città»
Il presidente Alessandro Di Gregorio non ci sta: «Sono gli ultimi di una interminabile serie»
Bisceglie - giovedì 13 ottobre 2022
8.30
In merito ai diversi pini tagliati in via degli aragonesi, alle spalle dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" (click per saperne di più), il circolo biscegliese di Legambiente ha espresso in una nota la sua contrarietà per l'azione effettuata in città nei giorni scorsi: «Ancora una volta assistiamo a uno scempio ambientale, ridicolmente camuffato da "ragioni di sicurezza". Quest'amministrazione comunale, che tanto tuonava quando veniva tagliato un solo albero, brilla da sempre per il continuo e inarrestabile taglio di grandi e piccole piante (senza la successiva sostituzione). La costante devastazione del patrimonio verde della città prosegue ormai con incessante costanza e ottusa caparbietà da sempre» ha sottolineato il presidente Alessandro Di Gregorio.
«Questi pini, come la stragrande maggioranza di tutti quelli che hanno subìto l'analoga sorte, potevano essere salvati semplicemente allargando le aiuole costruite attorno le radici. E invece no, persino negli ampi spartitraffico che non inficiavano la circolazione si è preferito tagliare. Adesso gli alberi non esistono più ma le radici continuano a invadere la sede stradale. Magari questa volta saranno celermente estirpate, a differenza di tutte le altre che continuano a insistere nelle sedi stradali» ha fatto presente l'associazione.
«Adesso ci si ripresenta alla cittadinanza con la costruzione di improbabili parchi sul mare che si dovrebbero espropriare a privati, pur in presenza di aree verdi spettacolari abbandonate in pieno centro o di "zone bianche", già di proprietà comunale cui ripristino costerebbe molto meno alla cittadinanza» ha aggiunto Di Gregorio.
«Questi pini, come la stragrande maggioranza di tutti quelli che hanno subìto l'analoga sorte, potevano essere salvati semplicemente allargando le aiuole costruite attorno le radici. E invece no, persino negli ampi spartitraffico che non inficiavano la circolazione si è preferito tagliare. Adesso gli alberi non esistono più ma le radici continuano a invadere la sede stradale. Magari questa volta saranno celermente estirpate, a differenza di tutte le altre che continuano a insistere nelle sedi stradali» ha fatto presente l'associazione.
«Adesso ci si ripresenta alla cittadinanza con la costruzione di improbabili parchi sul mare che si dovrebbero espropriare a privati, pur in presenza di aree verdi spettacolari abbandonate in pieno centro o di "zone bianche", già di proprietà comunale cui ripristino costerebbe molto meno alla cittadinanza» ha aggiunto Di Gregorio.