Politica
Politiche 2018: avanti il centrodestra, smotta il centrosinistra
La mappa e i sondaggi dicono che il collegio di Bisceglie rafforza le sue convinzioni politiche
Bisceglie - sabato 16 dicembre 2017
10.54
La corsa verso le elezioni continua incessantemente. I rumors di palazzo sottolineano come la data più probabile per le elezioni politiche del 2018 sia pressocché simile a quella di 5 anni fa: tra politici, giornalisti e sondaggisti infatti sembra che la decisione ricadrà molto probabilmente su domenica 4 marzo (5 anni fa si votò 8 giorni prima, il 24 febbraio).
La nuova supermedia di YouTrend, collegata alla mappa dei collegi uninominali, ci riporta un dato significativo per il nostro collegio. Ma andiamo ad analizzare cosa è successo in questi giorni nei sondaggi.
AVANTI IL CENTRODESTRA*. I sondaggisti - chi più, chi meno - sottolinea un forte trend di crescita nella coalizione di centrodestra e, più nel dettaglio in Forza Italia: non è un mistero, infatti, che la forza del partito azzurro stia nella campagna elettorale e nell'attrattività del suo leader, Silvio Berlusconi. Nell'ultima campagna elettorale, l'ex cavaliere riuscì a rimontare in poche settimane lo svantaggio sul centrosinistra, raggiungendo una situazione di sostanziale parità (la famosa "non vittoria" di Bersani). Al crescere di una forza, nella coalizione sembra decrescere un'altra, ovvero la Lega Nord a trazione Salvini, molto probabilmente più per un effetto della percentuale che per un reale calo di voti.
FRANA IL CENTROSINISTRA*. La spaccatura a sinistra del Partito Democratico e il passaggio del presidente del Senato Pietro Grasso a "Liberi e Uguali" fa perdere quota alla coalizione-galassia nel centrosinistra: al partito di Renzi, dopo gli abbandoni di Alfano e Pisapia, mancano le forze politiche di sostegno al centro e a sinistra, utili più per sottrarre voti agli avversari bersaniani e berlusconiani piuttosto che dare un apporto reale alla coalizione. In effetti la lettura dei sondaggi restituisce un partito che non guadagna nulla dall'ultima settimana, ma anzi cede alla sua sinistra grosse fette di consenso: questo si traduce in una maggiore incertezza di mantenere come "solid" (vantaggio superiore al 5%) i collegi uninominali strategici nelle zone rosse - Toscana e Emilia Romagna in primis.
L'INCOGNITA ASTENSIONE*. Al Movimento 5 Stelle, che entra nel vivo della discussione politica con la lotta alla casta e le misure economiche di contrasto alla povertà, nulla accade nell'ultima settimana, tranne qualche lieve oscillazione (-0,3%, che per un grande partito può dipendere da molteplici fattori). Andando tuttavia a guardare nel dettaglio del bacino elettorale delle singole coalizioni, vediamo come sia il Movimento 5 Stelle che il centrodestra nel suo complesso abbiano saputo pescare nell'astensione (entrambi per una quota del 30% circa), azione che non è riuscita con lo stesso peso al Pd. In quest'ottica alcuni movimenti nelle rilevazioni sono facilmente esplicabili la pesca da un bacino elettorale ampio e non completamente battuto: grazie all'astensione Forza Italia e il Movimento 5 Stelle sono riusciti entrambi a guadagnare consenso (in numero e percentuale di voti), mentre ad altri partiti che non sono riusciti nello stesso intento, come il Partito Democratico o la Lega Nord (che perdono in termini percentuali 0,8% e 1,7%, ma probabilmente hanno un numeor di votanti stabile).
LE SORTI DEL NOSTRO COLLEGIO**. In questo quadro politico il nostro collegio elettorale, come tutta la Puglia del resto, si colora ancor più dei toni azzurri: come si vede dalla mappa***, rispetto alla precedente rilevazione, questa presenta il nostro collegio ancora più azzurro, quindi è dato al centrodestra come "leaning" (margine ampio, ma non statisticamente certo, ovvero con un vantaggio tra il 2,5% e il 5%), mentre nell'ultima rilevazione geografica era debolmente in vantaggio il centrodestra. Il Partito Democratico, debole dei suoi smottamenti, perde quota nel nostro collegio, assegnando la vittoria della quota uninominale ad un futuro candidato azzurro.
*Fonte: Tecné
**Fonte: YouTrend.it
***Le mappe rivelano tonalità di colore differenti, ma i rapporti tra i colori all'interno delle mappe sono identici: "weak"/debole = chiaro; "leaning"/in vantaggio = normale; "solid"/sicuro = scuro
La nuova supermedia di YouTrend, collegata alla mappa dei collegi uninominali, ci riporta un dato significativo per il nostro collegio. Ma andiamo ad analizzare cosa è successo in questi giorni nei sondaggi.
AVANTI IL CENTRODESTRA*. I sondaggisti - chi più, chi meno - sottolinea un forte trend di crescita nella coalizione di centrodestra e, più nel dettaglio in Forza Italia: non è un mistero, infatti, che la forza del partito azzurro stia nella campagna elettorale e nell'attrattività del suo leader, Silvio Berlusconi. Nell'ultima campagna elettorale, l'ex cavaliere riuscì a rimontare in poche settimane lo svantaggio sul centrosinistra, raggiungendo una situazione di sostanziale parità (la famosa "non vittoria" di Bersani). Al crescere di una forza, nella coalizione sembra decrescere un'altra, ovvero la Lega Nord a trazione Salvini, molto probabilmente più per un effetto della percentuale che per un reale calo di voti.
FRANA IL CENTROSINISTRA*. La spaccatura a sinistra del Partito Democratico e il passaggio del presidente del Senato Pietro Grasso a "Liberi e Uguali" fa perdere quota alla coalizione-galassia nel centrosinistra: al partito di Renzi, dopo gli abbandoni di Alfano e Pisapia, mancano le forze politiche di sostegno al centro e a sinistra, utili più per sottrarre voti agli avversari bersaniani e berlusconiani piuttosto che dare un apporto reale alla coalizione. In effetti la lettura dei sondaggi restituisce un partito che non guadagna nulla dall'ultima settimana, ma anzi cede alla sua sinistra grosse fette di consenso: questo si traduce in una maggiore incertezza di mantenere come "solid" (vantaggio superiore al 5%) i collegi uninominali strategici nelle zone rosse - Toscana e Emilia Romagna in primis.
L'INCOGNITA ASTENSIONE*. Al Movimento 5 Stelle, che entra nel vivo della discussione politica con la lotta alla casta e le misure economiche di contrasto alla povertà, nulla accade nell'ultima settimana, tranne qualche lieve oscillazione (-0,3%, che per un grande partito può dipendere da molteplici fattori). Andando tuttavia a guardare nel dettaglio del bacino elettorale delle singole coalizioni, vediamo come sia il Movimento 5 Stelle che il centrodestra nel suo complesso abbiano saputo pescare nell'astensione (entrambi per una quota del 30% circa), azione che non è riuscita con lo stesso peso al Pd. In quest'ottica alcuni movimenti nelle rilevazioni sono facilmente esplicabili la pesca da un bacino elettorale ampio e non completamente battuto: grazie all'astensione Forza Italia e il Movimento 5 Stelle sono riusciti entrambi a guadagnare consenso (in numero e percentuale di voti), mentre ad altri partiti che non sono riusciti nello stesso intento, come il Partito Democratico o la Lega Nord (che perdono in termini percentuali 0,8% e 1,7%, ma probabilmente hanno un numeor di votanti stabile).
LE SORTI DEL NOSTRO COLLEGIO**. In questo quadro politico il nostro collegio elettorale, come tutta la Puglia del resto, si colora ancor più dei toni azzurri: come si vede dalla mappa***, rispetto alla precedente rilevazione, questa presenta il nostro collegio ancora più azzurro, quindi è dato al centrodestra come "leaning" (margine ampio, ma non statisticamente certo, ovvero con un vantaggio tra il 2,5% e il 5%), mentre nell'ultima rilevazione geografica era debolmente in vantaggio il centrodestra. Il Partito Democratico, debole dei suoi smottamenti, perde quota nel nostro collegio, assegnando la vittoria della quota uninominale ad un futuro candidato azzurro.
*Fonte: Tecné
**Fonte: YouTrend.it
***Le mappe rivelano tonalità di colore differenti, ma i rapporti tra i colori all'interno delle mappe sono identici: "weak"/debole = chiaro; "leaning"/in vantaggio = normale; "solid"/sicuro = scuro