Politica
«Potenziare il Pta di Trani per trattare patologie diverse dal Covid»
La proposta dell'ex consigliere regionale Mimmo Santorsola all'Asl Bt
BAT - mercoledì 21 ottobre 2020
Potenziare il presidio territoriale di assistenza - ovvero l'ex ospedale "San Nicola Pellegrino" - di Trani per la trattazione di patologie diverse dal Covid-19. È quanto proposto Mimmo Santorsola, già assessore e consigliere regionale, che ha scritto al Direttore generale dell'Asl Bt anche allo scopo di mettere a disposizione la sua professionalità. L'obiettivo è scongiurare la formazione di liste d'attesa oltre i limiti tollerati, oltre a non penalizzare i pazienti affetti da altre patologie.
«La trasformazione del "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie in ospedale Covid rientra, a ragion veduta, nel piano di difesa contro un nemico invisibile ed insidioso» ha sostenuto Santorsola. «Mi auguro, però, che i pazienti affetti da malattie diverse da quelle Covid-correlate, e in particolare le persone affette da neoplasie e da patologie metaboliche, non si vedano ulteriormente penalizzate da un allungamento delle liste di attesa oltre i limiti tollerati dalle singole necessità cliniche» ha aggiunto, suggerendo «di potenziare i presidi territoriali di assistenza presenti sul nostro territorio avviando agli ambulatori specialistici, in particolare a quelli del Pta di Trani, pazienti affetti da patologie mediche e chirurgiche che non necessitano di ricovero ospedaliero; sarebbe anche opportuno evitare il coinvolgimento di personale medico e infermieristico dei Pta nella gestione dei pazienti ricoverati» ha spiegato.
Santorsola ha inviato anche «una proposta organizzativa che ricalca gli orientamenti già espressi, unitamente ad altri colleghi del Consiglio regionale, nel marzo 2020. Infine, prevedendo come in passato la carenza di personale medico, ho riconfermato la mia disponibilità a supportare gratuitamente la Asl Bt nei modi e nei ruoli che la Direzione generale vorrà individuare per mettere la mia opera professionale e la mia esperienza al servizio della comunità».
«La trasformazione del "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie in ospedale Covid rientra, a ragion veduta, nel piano di difesa contro un nemico invisibile ed insidioso» ha sostenuto Santorsola. «Mi auguro, però, che i pazienti affetti da malattie diverse da quelle Covid-correlate, e in particolare le persone affette da neoplasie e da patologie metaboliche, non si vedano ulteriormente penalizzate da un allungamento delle liste di attesa oltre i limiti tollerati dalle singole necessità cliniche» ha aggiunto, suggerendo «di potenziare i presidi territoriali di assistenza presenti sul nostro territorio avviando agli ambulatori specialistici, in particolare a quelli del Pta di Trani, pazienti affetti da patologie mediche e chirurgiche che non necessitano di ricovero ospedaliero; sarebbe anche opportuno evitare il coinvolgimento di personale medico e infermieristico dei Pta nella gestione dei pazienti ricoverati» ha spiegato.
Santorsola ha inviato anche «una proposta organizzativa che ricalca gli orientamenti già espressi, unitamente ad altri colleghi del Consiglio regionale, nel marzo 2020. Infine, prevedendo come in passato la carenza di personale medico, ho riconfermato la mia disponibilità a supportare gratuitamente la Asl Bt nei modi e nei ruoli che la Direzione generale vorrà individuare per mettere la mia opera professionale e la mia esperienza al servizio della comunità».