Spettacoli
"Premio Leuca" alla miglior regìa per Lella Mastrapasqua
L'artista biscegliese se l'è aggiudicato insieme al collega Enzo Matichecchia per la rappresentazione del classico "Miseria e nobiltà"
Bisceglie - martedì 13 settembre 2022
8.27
L'attrice e regista biscegliese Lella Mastrapasqua si è aggiudicata, insieme al collega Enzo Matichecchia, il riconoscimento per la miglior regìa del "Premio Leuca". La serata di gala delle dodicesima edizione della rassegna teatrale si è tenuta domenica 11 settembre.
Mastrapasqua e Matichecchia, capisaldi della Compagnia dei Teatranti, sono stati premiati per la messa in scena del classico "Miseria e nobiltà": «L'intreccio narrativo e il ventaglio degli umori e dei sentimenti che si confrontano sulla scena, trovano nella direzione della regia la misura espressiva più efficace per divertire e far pensare, per parlare al cuore e alla mente insieme, per coinvolgere l'interesse del pubblico» è quanto riportato nella motivazione .
«Una grande soddisfazione! Se a questo si aggiunge il secondo posto come miglior spettacolo, non possiamo che essere più che soddisfatti. Io ed Enzo abbiamo solo dato qualche indicazione: il resto l'ha fatto la bravura di ciascuno degli attori» ha commentato Lella Mastrapasqua.
«Ripeto quanto affermato dopo il premio come migliore regia ricevuto pochi giorni fa a Torre Melissa in Calabria per lo spettacolo "Tre preti per una besciamella": ho la fortuna di avere un ottimo gruppo di attori ed attrici che rendono più facile il mio compito, quindi è un premio assolutamente di tutto il gruppo» ha sottolineato Enzo Matichecchia.
Il piccolo Antonio D'Amore, che ha interpretato il ruolo di Peppiniello, ha ricevuto dalla giuria una menzione speciale quale migliore attore giovane dell'intera rassegna: come direbbe qualcuno, "buon sangue non mente", dato che Antonio è figlio sia sulla scena che nella vita reale dell'attore tranese Andrea D'Amore.
Mastrapasqua e Matichecchia, capisaldi della Compagnia dei Teatranti, sono stati premiati per la messa in scena del classico "Miseria e nobiltà": «L'intreccio narrativo e il ventaglio degli umori e dei sentimenti che si confrontano sulla scena, trovano nella direzione della regia la misura espressiva più efficace per divertire e far pensare, per parlare al cuore e alla mente insieme, per coinvolgere l'interesse del pubblico» è quanto riportato nella motivazione .
«Una grande soddisfazione! Se a questo si aggiunge il secondo posto come miglior spettacolo, non possiamo che essere più che soddisfatti. Io ed Enzo abbiamo solo dato qualche indicazione: il resto l'ha fatto la bravura di ciascuno degli attori» ha commentato Lella Mastrapasqua.
«Ripeto quanto affermato dopo il premio come migliore regia ricevuto pochi giorni fa a Torre Melissa in Calabria per lo spettacolo "Tre preti per una besciamella": ho la fortuna di avere un ottimo gruppo di attori ed attrici che rendono più facile il mio compito, quindi è un premio assolutamente di tutto il gruppo» ha sottolineato Enzo Matichecchia.
Il piccolo Antonio D'Amore, che ha interpretato il ruolo di Peppiniello, ha ricevuto dalla giuria una menzione speciale quale migliore attore giovane dell'intera rassegna: come direbbe qualcuno, "buon sangue non mente", dato che Antonio è figlio sia sulla scena che nella vita reale dell'attore tranese Andrea D'Amore.