Attualità
Presentato a Cosenza il docu-film sulla storia di Sergio Cosmai
Il documentario, diretto da Fabio Rao, traccia un ritratto della vita del biscegliese assassinato dalla 'ndrangheta
Bisceglie - mercoledì 22 maggio 2024
14.53
È stato presentato mercoledì 22 maggio il documentario che racconta la storia del direttore del carcere di Cosenza, il biscegliese Sergio Cosmai, ucciso 39 anni fa in un agguato avvenuto il 12 marzo del 1985. Il documentario, finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission con il bando produzioni 2022, intitolato "Delitto Cosmai" e prodotto dalla OneManDoingThings, è stato diretto dal regista Fabio Rao.
La presentazione del docu-film ha avuto luogo nella Biblioteca "Stefano Rodotà" del Liceo Classico "Telesio" di Cosenza, alle ore 10. All'evento sono intervenuti il Procuratore aggiunto del Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati e il regista Fabio Rao.
Il docu-film sarà poi diffuso sulle maggiori piattaforme di streaming, rendendo disponibile a un pubblico più ampio la storia di Sergio Cosmai, ucciso dalla 'ndrangheta, perché da onesto e ligio servitore dello Stato, non chinò il capo davanti ai boss nell'istituto penitenziario, abituati a privilegi e a spadroneggiare anche da reclusi, ma decise di riportare il ferreo rispetto delle regole nella casa circondariale calabrese.
La presentazione del docu-film ha avuto luogo nella Biblioteca "Stefano Rodotà" del Liceo Classico "Telesio" di Cosenza, alle ore 10. All'evento sono intervenuti il Procuratore aggiunto del Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati e il regista Fabio Rao.
Il docu-film sarà poi diffuso sulle maggiori piattaforme di streaming, rendendo disponibile a un pubblico più ampio la storia di Sergio Cosmai, ucciso dalla 'ndrangheta, perché da onesto e ligio servitore dello Stato, non chinò il capo davanti ai boss nell'istituto penitenziario, abituati a privilegi e a spadroneggiare anche da reclusi, ma decise di riportare il ferreo rispetto delle regole nella casa circondariale calabrese.