Politica
Primo consiglio comunale con gli occhi puntati sull'elezione del presidente
Dal 1995 in poi per sei volte su sette è stato scelto fra i componenti della maggioranza
Bisceglie - lunedì 30 luglio 2018
9.31
L'atto politico di maggior rilievo della prima riunione del consiglio comunale di Bisceglie, in programma nel pomeriggio di lunedì 30 giugno, sarà senza dubbio costituito dall'elezione del presidente dell'assemblea.
La guida della massima assise, che a seguito della modifica al sistema elettorale e all'introduzione dell'elezione diretta del sindaco (legge del 1993, prima applicazione alla realtà biscegliese nel 1995) ha assunto compiti di rappresentanza istituzionali molto diversi e limitati rispetto al passato, quando il presidente del consiglio era in pratica il primo cittadino, è stata sempre assunta da rappresentanti della maggioranza uscita vincitrice dalle consultazioni, con una sola eccezione.
Vittorio Fata nel 1995, Biagio Lorusso nel 1996, Luigi De Pinto nel 1998 e nel 2002, Angelo Belsito nel 2006 e nel 2011 furono scelti fra i componenti della coalizione che si era aggiudicata l'affermazione alle urne. L'unica eccezione fu costituita nel 2013 quando la maggioranza civica guidata dal sindaco Francesco Spina decise di affidare la presidenza a Franco Napoletano, uno dei candidati alla carica di primo cittadino in competizione.
La candidatura di Gianni Casella alla presidenza del consiglio, autorevole e forte in ragione di un'esperienza ultraventennale (è ininterrottamente nelle istituzioni comunali dal 1995), è circolata in modo sempre più insistente negli ultimi giorni. La necessità di una guida esperta è corroborata dal dato di fatto che ben 14 dei 25 componenti (24 più il sindaco Angelantonio Angarano, che ha diritto di voto in consiglio) sono debuttanti e non conoscono i meccanismi dell'aula. Toccherà naturalmente all'esponente di opposizione chiarire la volontà o meno di accettazione dell'eventuale designazione: in caso contrario è molto probabile che la maggioranza individui un candidato fra le sue fila.
Contestualmente saranno eletti anche i due vicepresidenti, che sono stati sempre (e lo saranno ancora) scelti uno dalla maggioranza e l'altro dalle minoranze.
La guida della massima assise, che a seguito della modifica al sistema elettorale e all'introduzione dell'elezione diretta del sindaco (legge del 1993, prima applicazione alla realtà biscegliese nel 1995) ha assunto compiti di rappresentanza istituzionali molto diversi e limitati rispetto al passato, quando il presidente del consiglio era in pratica il primo cittadino, è stata sempre assunta da rappresentanti della maggioranza uscita vincitrice dalle consultazioni, con una sola eccezione.
Vittorio Fata nel 1995, Biagio Lorusso nel 1996, Luigi De Pinto nel 1998 e nel 2002, Angelo Belsito nel 2006 e nel 2011 furono scelti fra i componenti della coalizione che si era aggiudicata l'affermazione alle urne. L'unica eccezione fu costituita nel 2013 quando la maggioranza civica guidata dal sindaco Francesco Spina decise di affidare la presidenza a Franco Napoletano, uno dei candidati alla carica di primo cittadino in competizione.
La candidatura di Gianni Casella alla presidenza del consiglio, autorevole e forte in ragione di un'esperienza ultraventennale (è ininterrottamente nelle istituzioni comunali dal 1995), è circolata in modo sempre più insistente negli ultimi giorni. La necessità di una guida esperta è corroborata dal dato di fatto che ben 14 dei 25 componenti (24 più il sindaco Angelantonio Angarano, che ha diritto di voto in consiglio) sono debuttanti e non conoscono i meccanismi dell'aula. Toccherà naturalmente all'esponente di opposizione chiarire la volontà o meno di accettazione dell'eventuale designazione: in caso contrario è molto probabile che la maggioranza individui un candidato fra le sue fila.
Contestualmente saranno eletti anche i due vicepresidenti, che sono stati sempre (e lo saranno ancora) scelti uno dalla maggioranza e l'altro dalle minoranze.