Territorio
Provincia, dipendenti in stato di agitazione
Le rivendicazioni dei sindacati. Trascorsi 15 giorni senza risposte potrà essere proclamato uno sciopero
Bisceglie - mercoledì 8 dicembre 2021
9.37
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Un primo passo al quale, se la situazione non dovesse cambiare, seguirebbe la proclamazione di uno sciopero.
«Abbiamo purtroppo verificato che, nonostante i vari solleciti e un'altra comunicazione inviata il 20 ottobre scorso alla Prefettura Bat, non è stata avviata alcuna procedura per tentare un raffreddamento del conflitto ed intraprendere un percorso che portasse alla conclusione delle varie inadempienze della Provincia» è quanto osservato.
Nella fattispecie, i lavoratori non avrebbero percepito le liquidazioni delle performances per gli anni 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020 oltre che la liquidazione degli incentivi per le funzioni tecniche, previste da un decreto Legge a partire dall'anno 2016 «a causa dell'assenza del relativo regolamento mai approvato nonostante le sollecitazioni ed osservazioni proposte» hanno rimarcato dai sindacati. La Provincia non avrebbe inoltre garantito l'attivazione delle progressioni economiche e giuridiche, la costituzione del fondo 2021 e la contrattazione del suo utilizzo.
«Nonostante le inadempienze abbiamo dimostrato di voler continuare a tenere un dialogo aperto e il 4 ottobre avevamo invitato la parte pubblica a convocare un tavolo di delegazione trattante entro e non oltre l'8 ottobre per discutere degli argomenti ancora pendenti e che avrebbero dovuto trovare la loro definizione e conclusione entro 30 giorni dalla convocazione» hanno spiegato i sindacalisti.
La proposta non è stata accolta: «Questo comportamento, sentito il personale dipendente, ci ha indotto e costretto alla mobilitazione verso lotte sindacali più incisive con l'utilizzo di aspri strumenti per la rivendicazione dei diritti che riteniamo violati. Assumeremo iniziative che, seppure estreme, mirano a ristabilire le corrette relazioni sindacali e la regolare applicazione delle norme di legge e delle clausole contrattuali, riportando serenità tra i lavoratori».
L'organico in servizio nella Provincia Bat è al momento composto da circa 70 unità.
«Consideriamo anche il danno economico, morale, psico-fisico e d'immagine derivante dal mancato rispetto di quelle norme contrattuali e giuridiche poste a garanzia dei diritti dei lavoratori» hanno dichiarato i responsabili delle organizzazioni, definendo l'atteggiamento della Provincia «un'evidente condotta antisindacale» e paventando la possibilità «di un ricorso al giudice del lavoro anche con l'interessamento della Procura della Corte dei Conti per l'evidente danno erariale e per le maggiori spese che l'Ente dovrà sopportare per i giudizi che saranno instaurati a causa delle inadempienze segnalate». Trascorsi 15 giorni senza la calendarizzazione di un incontro risolutorio, lo stato di agitazione potrebbe sfociare in uno sciopero dei dipendenti.
«Abbiamo purtroppo verificato che, nonostante i vari solleciti e un'altra comunicazione inviata il 20 ottobre scorso alla Prefettura Bat, non è stata avviata alcuna procedura per tentare un raffreddamento del conflitto ed intraprendere un percorso che portasse alla conclusione delle varie inadempienze della Provincia» è quanto osservato.
Nella fattispecie, i lavoratori non avrebbero percepito le liquidazioni delle performances per gli anni 2016, 2017, 2018, 2019 e 2020 oltre che la liquidazione degli incentivi per le funzioni tecniche, previste da un decreto Legge a partire dall'anno 2016 «a causa dell'assenza del relativo regolamento mai approvato nonostante le sollecitazioni ed osservazioni proposte» hanno rimarcato dai sindacati. La Provincia non avrebbe inoltre garantito l'attivazione delle progressioni economiche e giuridiche, la costituzione del fondo 2021 e la contrattazione del suo utilizzo.
«Nonostante le inadempienze abbiamo dimostrato di voler continuare a tenere un dialogo aperto e il 4 ottobre avevamo invitato la parte pubblica a convocare un tavolo di delegazione trattante entro e non oltre l'8 ottobre per discutere degli argomenti ancora pendenti e che avrebbero dovuto trovare la loro definizione e conclusione entro 30 giorni dalla convocazione» hanno spiegato i sindacalisti.
La proposta non è stata accolta: «Questo comportamento, sentito il personale dipendente, ci ha indotto e costretto alla mobilitazione verso lotte sindacali più incisive con l'utilizzo di aspri strumenti per la rivendicazione dei diritti che riteniamo violati. Assumeremo iniziative che, seppure estreme, mirano a ristabilire le corrette relazioni sindacali e la regolare applicazione delle norme di legge e delle clausole contrattuali, riportando serenità tra i lavoratori».
L'organico in servizio nella Provincia Bat è al momento composto da circa 70 unità.
«Consideriamo anche il danno economico, morale, psico-fisico e d'immagine derivante dal mancato rispetto di quelle norme contrattuali e giuridiche poste a garanzia dei diritti dei lavoratori» hanno dichiarato i responsabili delle organizzazioni, definendo l'atteggiamento della Provincia «un'evidente condotta antisindacale» e paventando la possibilità «di un ricorso al giudice del lavoro anche con l'interessamento della Procura della Corte dei Conti per l'evidente danno erariale e per le maggiori spese che l'Ente dovrà sopportare per i giudizi che saranno instaurati a causa delle inadempienze segnalate». Trascorsi 15 giorni senza la calendarizzazione di un incontro risolutorio, lo stato di agitazione potrebbe sfociare in uno sciopero dei dipendenti.