Economia e lavoro
Pubblico impiego, assemblea generale a Trani in vista della manifestazione nazionale dell’8 giugno
Dibattito con delegate e delegati alla presenza del segretario nazionale Fp Cgil Florindo Oliverio
BAT - venerdì 31 maggio 2019
18.10
Rinnovo di tutti i contratti, stop alle esternalizzazioni selvagge e sbocco delle assunzioni, riconoscimenti e tutele oltre che maggiori risorse per il pubblico impiego. Sono queste in sintesi le ragioni della manifestazione organizzata dai sindacati che scenderanno in piazza a Roma l'8 giugno prossimo "perché senza pubblico non c'è equità, senza lavoro non c'è futuro: #futuroèpubblico", avvertono dalla segreteria della Fp Cgil Bat che, in vista dell'iniziativa nazionale in piazza del Popolo, giovedì 30 maggio ha tenuto un'assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori presso la biblioteca comunale di Trani.
I lavori, cui hanno partecipato dipendenti pubblici dei vari comparti - dagli enti locali, alla sicurezza fino alla sanità ed al terzo settore - sono stati coordinati da Biagio D'Alberto, segretario generale della Fp Cgil Puglia. Presenti il presidente del Tribunale di Trani Antonio De Luce e Peppino Deleonardis, segretario generale Cgil Bat. Prima del dibattito con le delegate e i delegati è intervenuta Rosa Matera, segreteria provinciale comparto sanità Fp Cgil Bat. La relazione introduttiva è stata affidata al segretario generale della Fp Cgil Bat Liana Abbascià. A concludere l'assemblea il segretario nazionale della Fp Cgil Florindo Oliverio.
«La nostra mobilitazione mira a raggiungere un unico obiettivo quello cioè di dare risposte ai punti essenziali della Piattaforma delle categorie su occupazione, contratti e investimenti a rafforzamento del welfare in termini di qualità dei servizi» ha spiegato Liana Abbascià, segretario generale Fp Cgil Bat.
D'Alberto, Deleonardis e Oliverio nei loro interventi hanno rimarcato l'importanza di questa iniziativa della Fp che si colloca in una più ampia mobilitazione di Cgil Cisl e Uil partita con la manifestazione nazionale del 9 febbraio scorso e che vedrà un altro appuntamento nazionale il 22 giugno prossimo a Reggio Calabria a sostegno delle proposte unitarie sulle politiche economiche e finanziare delle confederazioni contro le scelte fatte dal Governo in materia di lavoro, sviluppo e welfare.
Fp Cgil, insieme a Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa ritiene che sia «importante che il personale che è in servizio abbia la giusta riqualificazione e riconoscimento professionale e che le nuove generazioni che entrano con i nuovi concorsi abbiano inquadramenti adeguati ai cambiamenti intervenuti nella Pubblica amministrazione». Per questa ragione l'impegno per portare a termine il lavoro delle commissioni di riforma del sistema di classificazione «è individuato come obiettivo strategico e propedeutico al nuovo rinnovo contrattuale».
Le federazioni hanno chiesto alle confederazioni di "rafforzare nel rapporto con il governo l'esigenza di aprire subito un confronto per il nuovo contratto nazionale, di adeguare le risorse della legge di bilancio e di sbloccare definitivamente il tetto ai fondi per il salario accessorio", così da liberare la leva della produttività. All'appello mancano ancora i contratti della dirigenza e alcuni contratti dei servizi pubblici che operano in regime accreditato a partire da sanità privata e rsa.
L'8 giugno i sindacati porteranno quindi in piazza le loro richieste: assunzioni e contratti, miglioramento della qualità dei servizi, investimenti sull'innovazione, sui servizi fondamentali e sui livelli essenziali, ma anche il recupero della dignità professionale dei lavoratori del sistema dei servizi pubblici «col superamento delle logiche punitive, di controllo, di penalizzazione economica, di messa in discussione di diritti fondamentali, di tagli alle libertà sindacali e di spazi contrattuali». Perché le pubbliche amministrazioni, e in generale i servizi pubblici, sono «fondamento di sviluppo, benessere e giustizia sociale».
I lavori, cui hanno partecipato dipendenti pubblici dei vari comparti - dagli enti locali, alla sicurezza fino alla sanità ed al terzo settore - sono stati coordinati da Biagio D'Alberto, segretario generale della Fp Cgil Puglia. Presenti il presidente del Tribunale di Trani Antonio De Luce e Peppino Deleonardis, segretario generale Cgil Bat. Prima del dibattito con le delegate e i delegati è intervenuta Rosa Matera, segreteria provinciale comparto sanità Fp Cgil Bat. La relazione introduttiva è stata affidata al segretario generale della Fp Cgil Bat Liana Abbascià. A concludere l'assemblea il segretario nazionale della Fp Cgil Florindo Oliverio.
«La nostra mobilitazione mira a raggiungere un unico obiettivo quello cioè di dare risposte ai punti essenziali della Piattaforma delle categorie su occupazione, contratti e investimenti a rafforzamento del welfare in termini di qualità dei servizi» ha spiegato Liana Abbascià, segretario generale Fp Cgil Bat.
D'Alberto, Deleonardis e Oliverio nei loro interventi hanno rimarcato l'importanza di questa iniziativa della Fp che si colloca in una più ampia mobilitazione di Cgil Cisl e Uil partita con la manifestazione nazionale del 9 febbraio scorso e che vedrà un altro appuntamento nazionale il 22 giugno prossimo a Reggio Calabria a sostegno delle proposte unitarie sulle politiche economiche e finanziare delle confederazioni contro le scelte fatte dal Governo in materia di lavoro, sviluppo e welfare.
Fp Cgil, insieme a Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa ritiene che sia «importante che il personale che è in servizio abbia la giusta riqualificazione e riconoscimento professionale e che le nuove generazioni che entrano con i nuovi concorsi abbiano inquadramenti adeguati ai cambiamenti intervenuti nella Pubblica amministrazione». Per questa ragione l'impegno per portare a termine il lavoro delle commissioni di riforma del sistema di classificazione «è individuato come obiettivo strategico e propedeutico al nuovo rinnovo contrattuale».
Le federazioni hanno chiesto alle confederazioni di "rafforzare nel rapporto con il governo l'esigenza di aprire subito un confronto per il nuovo contratto nazionale, di adeguare le risorse della legge di bilancio e di sbloccare definitivamente il tetto ai fondi per il salario accessorio", così da liberare la leva della produttività. All'appello mancano ancora i contratti della dirigenza e alcuni contratti dei servizi pubblici che operano in regime accreditato a partire da sanità privata e rsa.
L'8 giugno i sindacati porteranno quindi in piazza le loro richieste: assunzioni e contratti, miglioramento della qualità dei servizi, investimenti sull'innovazione, sui servizi fondamentali e sui livelli essenziali, ma anche il recupero della dignità professionale dei lavoratori del sistema dei servizi pubblici «col superamento delle logiche punitive, di controllo, di penalizzazione economica, di messa in discussione di diritti fondamentali, di tagli alle libertà sindacali e di spazi contrattuali». Perché le pubbliche amministrazioni, e in generale i servizi pubblici, sono «fondamento di sviluppo, benessere e giustizia sociale».