Attualità
«Quei mastelli non li porto più giù»
La lettera aperta di una residente del centro che dovrebbe far riflettere
Bisceglie - mercoledì 6 settembre 2017
16.29
La signora Lucia, dipendente delle Poste a riposo, non riesce proprio a concepire secondo quale assurdo meccanismo sia stato deciso che per una città delle dimensioni e della caratterizzazione urbanistica di Bisceglie, con un'enormità di palazzi di ragguardevole cubatura (a più di due piani) e corpi di fabbrica con un numero di appartamenti spesso in doppia cifra, il metodo più adatto di raccolta differenziata dei rifiuti fosse quello attraverso i mastelli e non tramite la collocazione di bidoni condominiali. Le sue perplessità, trascorsi nove mesi dall'adozione del nuovo sistema, sono quelle di tantissimi altri biscegliesi, colpevolmente esclusi da un serio dibattito su quale potesse essere la strategia da seguire.
La lettera aperta della donna, residente di una strada del centro, è forse la testimonianza più concreta della forte opinabilità di alcune scelte effettuate.
«Mi piacerebbe conoscere la persona che ha ideato il modo di eseguire la raccolta differenziata dei rifiuti nella nostra città.
Le nostre case sono state invase da bidoni enormi.
Non abbiamo tutti lo spazio per poter "ospitare" oggetti così ingombranti che, sono certa, abbiamo pagato a caro prezzo.
Io, come tante altre persone, effettuavo già la raccolta differenziata e ciò non costituiva alcuna problema. Anziché spendere denaro pubblico per questi odiosi contenitori, penso che a minor prezzo si sarebbe potuta fare informazione corretta e finalizzata.
Secondo questa infelice disposizione, ogni sera escluso il sabato, bisogna portare sulla strada, dalle ore 21:00 a mezzanotte, il contenitore coi rifiuti che il mattino seguente, ovviamente, va ritirato entro le ore 9:00. Lascio pensare cosa si trova in strada in quel momento: bidoni confusi e insozzati, gatti che gironzolano intorno e per ritirare il proprio contenitore bisogna spostare tutti gli altri. Perché io, cittadino che paga profumatamente le tasse, devo assoggettarmi a questo schifo? Non potrei depositare la sera, da persona civile come ho sempre fatto, soltanto la busta coi vari rifiuti differenziati senza essere costretta il mattino seguente a dover recuperare il bidone e pulirlo prima di riportarlo in casa?
Considero anche il fatto che vivendo da soli e avendo una certa età è molto disagevole, il mattino, essere costretti ad andare in strada obbligatoriamente entro le ore 9:00. Per non parlare del disagio dei giorni invernali, piovosi e freddi.
Tutta questa faccenda genera in me un'enorme rabbia. Considero un abuso di potere imporre ai cittadini un obbligo siffatto.
Io mi rifiuto di esporre i contenitori e, come me, tanti cittadini che ho contattato. La nostra è diventata la città dei bidoni: negozi, attività commerciali, uffici, abitazioni presentano tutti esternamente questi orrendi contenitori, spesso sporchi e maleodoranti. Sono questi i nostri "vasi fioriti", che al contrario abbelliscono tante altre grandi città e piccoli paesi della nostra bella Italia».
La lettera aperta della donna, residente di una strada del centro, è forse la testimonianza più concreta della forte opinabilità di alcune scelte effettuate.
«Mi piacerebbe conoscere la persona che ha ideato il modo di eseguire la raccolta differenziata dei rifiuti nella nostra città.
Le nostre case sono state invase da bidoni enormi.
Non abbiamo tutti lo spazio per poter "ospitare" oggetti così ingombranti che, sono certa, abbiamo pagato a caro prezzo.
Io, come tante altre persone, effettuavo già la raccolta differenziata e ciò non costituiva alcuna problema. Anziché spendere denaro pubblico per questi odiosi contenitori, penso che a minor prezzo si sarebbe potuta fare informazione corretta e finalizzata.
Secondo questa infelice disposizione, ogni sera escluso il sabato, bisogna portare sulla strada, dalle ore 21:00 a mezzanotte, il contenitore coi rifiuti che il mattino seguente, ovviamente, va ritirato entro le ore 9:00. Lascio pensare cosa si trova in strada in quel momento: bidoni confusi e insozzati, gatti che gironzolano intorno e per ritirare il proprio contenitore bisogna spostare tutti gli altri. Perché io, cittadino che paga profumatamente le tasse, devo assoggettarmi a questo schifo? Non potrei depositare la sera, da persona civile come ho sempre fatto, soltanto la busta coi vari rifiuti differenziati senza essere costretta il mattino seguente a dover recuperare il bidone e pulirlo prima di riportarlo in casa?
Considero anche il fatto che vivendo da soli e avendo una certa età è molto disagevole, il mattino, essere costretti ad andare in strada obbligatoriamente entro le ore 9:00. Per non parlare del disagio dei giorni invernali, piovosi e freddi.
Tutta questa faccenda genera in me un'enorme rabbia. Considero un abuso di potere imporre ai cittadini un obbligo siffatto.
Io mi rifiuto di esporre i contenitori e, come me, tanti cittadini che ho contattato. La nostra è diventata la città dei bidoni: negozi, attività commerciali, uffici, abitazioni presentano tutti esternamente questi orrendi contenitori, spesso sporchi e maleodoranti. Sono questi i nostri "vasi fioriti", che al contrario abbelliscono tante altre grandi città e piccoli paesi della nostra bella Italia».