Politica
«Quelle antenne sono uno scempio ambientale»
Spina: «Questi signori, sapendo di non avere alcuna prospettiva, si stanno svendendo la città pezzo per pezzo»
Bisceglie - mercoledì 2 febbraio 2022
9.50
«Uno scempio ambientale della "Svolta"». Francesco Spina è netto nelle sue valutazioni riguardo un provvedimento assunto dall'amministrazione comunale di Bisceglie nelle scorse settimane. «La Giunta, con determinazione del 31 dicembre, ha aggiudicato a un privato la proprietà superficiaria di tutti gli impianti sportivi e i centri di aggregazione sociale, per l'installazione di antenne telefoniche per 30 anni» ha sostenuto. «Per un milione e trecentomila euro Angarano & company sono arrivati al punto di svendere ben 9 proprietà superficiarie comunali, frequentate da ragazzi e giovani sportivi, a un soggetto privato che potrà, senza controlli, utilizzare queste superfici per installare antenne e fare quello che vorrà» ha aggiunto. «Per la prima volta nella storia di Bisceglie si è scelta la strada della vendita e non della concessione (che consentiva al Comune di esercitare comunque un controllo e di revocare eventualmente l'atto), dando la piena proprietà delle superfici comunali al privato, che potrà impiantare tutte le antenne che vorrà» ha sottolineato.
«Non è stato effettuato alcun approfondimento sugli effetti dell'inquinamento elettromagnetico sui giovani sportivi e sulle persone che fruiranno delle strutture svendute al privato. Ora è troppo. Questi signori, sapendo di non avere alcuna prospettiva, stanno svendendo la città pezzo per pezzo, insensibili anche ai danni possibili alla salute dei ragazzi, dei bambini e di tutti i cittadini, che dovranno fare attività sportiva con in testa potenti antenne di telefonia mobile. Ormai questi non si preoccupano più di niente pur di far cassa per pagare le consulenze e i debiti fuori bilancio che accumulano ogni giorno» è l'accusa di Spina.
«Povera Bisceglie: le avevano promesso "la svolta" delle piante verdi, si trova ora una piantagione di antenne su tutte le superfici pubbliche più frequentate della città. Angarano si fermi: il Comune non sottoscriva i contratti e chieda, prima della firma definitiva, gli opportuni pareri agli organi sanitari e esperti scientifici prima di condannare la città a trent'anni di imprevedibili danni ambientali e alla salute» ha concluso.
«Non è stato effettuato alcun approfondimento sugli effetti dell'inquinamento elettromagnetico sui giovani sportivi e sulle persone che fruiranno delle strutture svendute al privato. Ora è troppo. Questi signori, sapendo di non avere alcuna prospettiva, stanno svendendo la città pezzo per pezzo, insensibili anche ai danni possibili alla salute dei ragazzi, dei bambini e di tutti i cittadini, che dovranno fare attività sportiva con in testa potenti antenne di telefonia mobile. Ormai questi non si preoccupano più di niente pur di far cassa per pagare le consulenze e i debiti fuori bilancio che accumulano ogni giorno» è l'accusa di Spina.
«Povera Bisceglie: le avevano promesso "la svolta" delle piante verdi, si trova ora una piantagione di antenne su tutte le superfici pubbliche più frequentate della città. Angarano si fermi: il Comune non sottoscriva i contratti e chieda, prima della firma definitiva, gli opportuni pareri agli organi sanitari e esperti scientifici prima di condannare la città a trent'anni di imprevedibili danni ambientali e alla salute» ha concluso.