Politica
«Refezione scolastica, che fine hanno fatto le somme pagate dai genitori?»
Di Leo, esponente di Bisceglie d'amare: «L'amministrazione delude ancora una volta le famiglie»
Bisceglie - martedì 22 giugno 2021
11.30
L'ex consigliere comunale Marco Di Leo ha interrogato l'amministrazione comunale di Bisceglie sul servizio di refezione scolastica relativo all'anno scolastico 2019-2020, al quale «non è stato mai disposto un piano di rimborso, nonostante i numerosi solleciti inviati dalle famiglie».
«Da marzo 2020 non è stato mai più riattivato: tuttavia molti avevano già comprato i buoni per la mensa, rimanendo di fatto con un pugno di bigliettini inutilizzabili. Concluso anche l'anno 2020-2021, non si è ancora deliberato come rimborsare i biscegliesi che hanno anticipato le somme per l'acquisto dei buoni. Tali somme sono attualmente nelle casse del Comune, considerato che il pagamento alla ditta poteva avvenire solo a pasto fruito» ha affermato l'esponente di Bisceglie d'amare.
«I Comuni limitrofi, invece, hanno avuto comportamenti più virtuosi. Si registrano, per esempio, le soluzioni adottate da Molfetta, Barletta, Corato e Trinitapoli, che hanno provveduto ad avviare i rispettivi iter di rimborso in diversi periodi tra maggio 2020 e gennaio 2021. I consumatori hanno il diritto a ottenere il rimborso di quanto pagato e non usufruito a causa di forza maggiore. Alternativamente si paleserebbe un indebito arricchimento, ai sensi dell'articolo 2041 del codice civile» ha sottolineato.
«Che intenzioni ha l'amministrazione comunale? Terrà per sé queste somme? Le ha già spese in qualche modo? Rimborserà tutte le famiglie? La "Svolta", anche in questa strada, sembra inconcludente» si è domandato, concludendo Di Leo.
«Da marzo 2020 non è stato mai più riattivato: tuttavia molti avevano già comprato i buoni per la mensa, rimanendo di fatto con un pugno di bigliettini inutilizzabili. Concluso anche l'anno 2020-2021, non si è ancora deliberato come rimborsare i biscegliesi che hanno anticipato le somme per l'acquisto dei buoni. Tali somme sono attualmente nelle casse del Comune, considerato che il pagamento alla ditta poteva avvenire solo a pasto fruito» ha affermato l'esponente di Bisceglie d'amare.
«I Comuni limitrofi, invece, hanno avuto comportamenti più virtuosi. Si registrano, per esempio, le soluzioni adottate da Molfetta, Barletta, Corato e Trinitapoli, che hanno provveduto ad avviare i rispettivi iter di rimborso in diversi periodi tra maggio 2020 e gennaio 2021. I consumatori hanno il diritto a ottenere il rimborso di quanto pagato e non usufruito a causa di forza maggiore. Alternativamente si paleserebbe un indebito arricchimento, ai sensi dell'articolo 2041 del codice civile» ha sottolineato.
«Che intenzioni ha l'amministrazione comunale? Terrà per sé queste somme? Le ha già spese in qualche modo? Rimborserà tutte le famiglie? La "Svolta", anche in questa strada, sembra inconcludente» si è domandato, concludendo Di Leo.