Doppia preferenza
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Politica

Regionali, ok alla doppia preferenza di genere

Lo ha deciso il Governo con un apposito decreto. Prefetto di Bari commissario straordinario per provvedere all'adempimento

Il consiglio dei ministri, nel corso della riunione che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 31 luglio, ha approvato la norma secondo cui la doppia preferenza di genere è introdotta, con effetto immediato, nella legge elettorale regionale.

Il Prefetto di Bari Antonella Bellomo sarà commissario straordinario con la funzione di provvedere «agli adempimenti strettamente conseguenti» per l'attuazione del provvedimento.

Le consultazioni di domenica 20 e lunedì 21 settembre si svolgeranno perciò con un sistema che consentirà all'elettore di esprimere due preferenze per candidati al consiglio regionale, naturalmente della stessa lista, a patto che appartengano a generi diversi. Nel caso in cui si dovesse verificare una doppia preferenza per candidati (o candidate) dello stesso sesso, quella riportata sulla seconda riga verrebbe annullata.

I commenti

Boccia: «Governo di parola, opposizioni responsabili»

«L'intervento urgente del Governo in consiglio dei ministri per inserire la doppia preferenza di genere nella legge elettorale regionale pugliese si è reso necessario per garantire l'impegno assunto sul rispetto di una norma che in Puglia non era stata prevista» ha affermato il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia. «Il consiglio regionale della Regione Puglia avrebbe potuto agire nella sua sfera di autonomia ma, in assenza di decisioni, siamo intervenuti per garantire pari condizioni in vista delle elezioni previste per il 20 e 21 settembre. Con questo decreto riteniamo di aver compiuto un passo decisivo e indispensabile per assicurare la pari dignità di accesso alle consultazioni elettorali tra uomini e donne che va sempre garantita» ha aggiunto l'esponente biscegliese del Pd.

«Incrementare la presenza femminile nelle istituzioni non è una battaglia ideologica ma un dovere morale e civile di una democrazia matura che guarda al futuro con serietà e speranza. Un grazie particolare a tutte le opposizioni per il senso di responsabilità mostrato su un tema di interesse collettivo; a Laura Boldrini e all'Intergruppo per i diritti delle donne; all'associazione 2votimegliodi1 che, con tutte le altre associazioni, hanno incalzato le istituzioni per il raggiungimento di questo risultato. L'attivazione dei poteri sostitutivi è stato un atto doveroso» ha concluso Boccia.

Conte: «Nuova pagina della storia italiana dei diritti politici»


«Oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia italiana dei diritti politici e, in particolare, dei diritti delle donne. Per la prima volta il Governo è intervenuto per adottare un decreto-legge che introduce nella legislazione della Regione Puglia il vincolo della doppia preferenza, offrendo a tutti gli elettori pugliesi la garanzia di poter scegliere, in occasione della prossima competizione elettorale, tra candidati di sesso diverso». Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte.
«Per il Governo l'empowerment femminile è un imperativo morale, politico e giuridico. Non siamo disposti a consentire ulteriori discriminazioni a carico delle donne. Questo vale anche per le altre Regioni che ancora non hanno adeguato i rispettivi sistemi elettorali al principio di parità di genere» ha evidenziato.

«Rivolgiamo adesso un appello a tutte le forze parlamentari, senza distinzioni tra maggioranza e opposizioni: sarebbe davvero un bel segnale se il decreto-legge appena approvato dal consiglio dei ministri riunito in seduta straordinaria fosse convertito in legge all'unanimità dal Senato e dalla Camera».

Fitto: «Emiliano senza vergogna, esulta per essere stato commissariato»


«Condivido totalmente la posizione di Berlusconi, Salvini e Meloni. il decreto appena approvato dal consiglio dei ministri è un precedente pericoloso che attenta alla democrazia delle istituzioni elette dai cittadini» ha detto Raffaele Fitto.
«A Emiliano, che senza vergogna inspiegabilmente esulta per essere stato commissariato insieme con la sua maggioranza, ricordo che si giunge a questo risultato esclusivamente per colpa sua e del centrosinistra pugliese che in più di 5 anni non hanno saputo dare alla Puglia e alle donne pugliesi la doppia preferenza di genere, nonostante fosse il primo punto del programma elettorale nel 2015».

Emiliano: «Realizzato il nostro impegno programmatico»


«Dopo cinque anni di tentativi di convincere il consiglio regionale della Puglia, assolutamente sovrano in materia, ad approvare la doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese per adeguare la nostra regione al resto d'Italia, oggi il nostro impegno programmatico si è realizzato grazie al Governo» ha dichiarato il presidente Michele Emiliano.

«Oggi, davanti al consiglio dei ministri che mi ha convocato allo scopo, ho potuto finalmente esprimere il mio pieno consenso all'introduzione della doppia preferenza di genere nella legislazione pugliese.
Ringrazio tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che in queste ore hanno espresso favore nei confronti del provvedimento che il Governo ha appena approvato.
Non c'era più tempo purtroppo per riconvocare il consiglio regionale, ma nella sostanza il provvedimento del Governo riassume le posizioni di tutti ed equipara la legge pugliese a quella delle altre regioni e dei comuni. La cosa più importante è aver raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi».

Laricchia: «Emiliano si è dimenticato delle donne per cinque anni»


«Il commissariamento da parte del Governo è l'ennesima prova dell'incapacità di Emiliano di governare la Puglia. Non è riuscito a emanare un provvedimento per introdurre la doppia preferenza di genere nella legge elettorale, nonostante fosse al primo punto del suo programma e ora invece di chiedere scusa e ammettere la sua disfatta ringrazia il Governo per aver rimediato al suo fallimento». Lo ha sostenuto Antonella Laricchia del Movimento 5 Stelle.

«Per cinque anni si è dimenticato delle donne, per poi ricordarsi nelle ultime settimane di legislatura, non riuscendo a mettere insieme i pezzi di quello che rimane della sua maggioranza. Il tempo per convocare un altro consiglio ci sarebbe stato, il problema era che approvando il disegno di legge della Giunta sarebbe stato valido l'emendamento che non permetteva a Lopalco di candidarsi senza aver rassegnato le dimissioni da capo della task force per l'emergenza Covid. Pur di pensare alla sua campagna elettorale Emiliano ha sacrificato le donne pugliesi. Segno di quanto poco le consideri nonostante le belle parole».
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