Economia e lavoro
Attività commerciali, approvato il calendario delle chiusure
Provvedimento della Regione Puglia per uniformare le scelte degli operatori economici
Puglia - mercoledì 11 agosto 2021
12.15
L'intento è garantire un'adeguata omogeneità delle scelte degli operatori economici e la corretta informazione ai consumatori, sia residenti che ospiti. La Giunta regionale, su proposta dell'assessore Alessandro Delli Noci, ha approvato una delibera per definire in via sperimentale un calendario annuale delle chiusure delle attività commerciali nelle festività nazionali.
I giorni previsti dal provvedimento, che partono proprio dalla stagione estiva 2021, sono: 15 agosto (Ferragosto); 25 e 26 dicembre; 1 gennaio; 17 aprile (Pasqua); 25 aprile; 1 maggio. La proposta ha incontrato il favore di tutti i sindacati e delle associazioni di categoria più rappresentative, fatta eccezione per Federdistribuzione, che ha espresso «assoluta contrarietà a qualsivoglia indirizzo regionale in materia».
«Le chiusure degli esercizi commerciali non possono essere oggetto di disciplina regionale, in quanto rientrano nella materia della concorrenza e, pertanto, la proposta di calendario assolve al fine di assicurare adeguata e preventiva informazione ai consumatori e offrire un'indicazione alle esigenze di programmazione degli operatori economici, nel rispetto della libertà di iniziativa economica. Resta impregiudicata ogni ulteriore valutazione di opportunità su orari e giorni di apertura delle attività nelle aree con un'economia prevalentemente turistica e nelle città d'arte» è specificato.
I giorni previsti dal provvedimento, che partono proprio dalla stagione estiva 2021, sono: 15 agosto (Ferragosto); 25 e 26 dicembre; 1 gennaio; 17 aprile (Pasqua); 25 aprile; 1 maggio. La proposta ha incontrato il favore di tutti i sindacati e delle associazioni di categoria più rappresentative, fatta eccezione per Federdistribuzione, che ha espresso «assoluta contrarietà a qualsivoglia indirizzo regionale in materia».
«Le chiusure degli esercizi commerciali non possono essere oggetto di disciplina regionale, in quanto rientrano nella materia della concorrenza e, pertanto, la proposta di calendario assolve al fine di assicurare adeguata e preventiva informazione ai consumatori e offrire un'indicazione alle esigenze di programmazione degli operatori economici, nel rispetto della libertà di iniziativa economica. Resta impregiudicata ogni ulteriore valutazione di opportunità su orari e giorni di apertura delle attività nelle aree con un'economia prevalentemente turistica e nelle città d'arte» è specificato.