Attualità
Restrizioni Covid, gli psicologi: «Livello di stress elevato e in crescita»
Il presidente dell'ordine pugliese Gesualdo: «Per i più giovani carico ancora più pesante, non potendo svolgere le normali attività con gli amici»
Puglia - venerdì 7 maggio 2021
Secondo gli studi effettuati dal Consiglio nazionale degli psicologi i livelli di stress, causa restrizioni per l'emergenza, sono in crescita nella popolazione, che prova meno preoccupazione per il Covid a fronte dell'aumento del peso psicologico dalla mancanza o dalla perdita di lavoro e di rapporti interpersonali.
«Avevamo già contezza della difficoltà di gestione emotiva di cui il Covid ha sovraccaricato le fasce più fragili, ma siamo in grado di stabilire quanto immaginavamo: alle donne e ai giovani è toccato pagare le conseguenze psicologiche più importanti. Le mamme si sono sovraccaricate di lavoro senza poter contare su valvole di sfogo esterne alla casa e alla famiglia. Oltre al lavoro da svolgere in casa, per chi ne ha uno, hanno dovuto seguire lo studio dei figli, la gestione delle tensioni che evidentemente sono state amplificate dalle restrizioni e dalla convivenza forzata, e tutte le incombenze domestiche» ha commentato il presidente dell'ordine pugliese Vincenzo Gesualdo.
«Per i più giovani probabilmente è stato un carico ancora più pesante, non potendo svolgere le normali attività con i propri amici, fondamentali per la crescita in fase adolescenziale per la formazione del proprio carattere e della crescita nella società. Moltissimi di loro sono talmente isolati da aver dichiarato di non aver più voglia di uscire nemmeno quando si potrà. Sono spaventati e bloccati, e questo inficerà certamente la capacità relazionale di alcuni di loro» ha sottolineato.
«Gli aspetti psicorelazionali non sono più una conseguenza dello stress causato dal Covid, bensì sono diventati la causa stessa dello stress. Questo tocca la nostra categoria in maniera particolare poiché in molti casi affidarsi ad uno specialista per recuperare il benessere psicofisico si rivela una scelta difficile da affrontare ma che può regalare un vero risveglio per la mente e per il corpo e dare nuova energia per accettare noi stessi, affrontando il nostro presente con nuova consapevolezza» ha concluso.
«Avevamo già contezza della difficoltà di gestione emotiva di cui il Covid ha sovraccaricato le fasce più fragili, ma siamo in grado di stabilire quanto immaginavamo: alle donne e ai giovani è toccato pagare le conseguenze psicologiche più importanti. Le mamme si sono sovraccaricate di lavoro senza poter contare su valvole di sfogo esterne alla casa e alla famiglia. Oltre al lavoro da svolgere in casa, per chi ne ha uno, hanno dovuto seguire lo studio dei figli, la gestione delle tensioni che evidentemente sono state amplificate dalle restrizioni e dalla convivenza forzata, e tutte le incombenze domestiche» ha commentato il presidente dell'ordine pugliese Vincenzo Gesualdo.
«Per i più giovani probabilmente è stato un carico ancora più pesante, non potendo svolgere le normali attività con i propri amici, fondamentali per la crescita in fase adolescenziale per la formazione del proprio carattere e della crescita nella società. Moltissimi di loro sono talmente isolati da aver dichiarato di non aver più voglia di uscire nemmeno quando si potrà. Sono spaventati e bloccati, e questo inficerà certamente la capacità relazionale di alcuni di loro» ha sottolineato.
«Gli aspetti psicorelazionali non sono più una conseguenza dello stress causato dal Covid, bensì sono diventati la causa stessa dello stress. Questo tocca la nostra categoria in maniera particolare poiché in molti casi affidarsi ad uno specialista per recuperare il benessere psicofisico si rivela una scelta difficile da affrontare ma che può regalare un vero risveglio per la mente e per il corpo e dare nuova energia per accettare noi stessi, affrontando il nostro presente con nuova consapevolezza» ha concluso.