Cultura
Nuova lettiga per il Gesù Morto di Lanciano, l'opera del biscegliese Paolo Ricchiuti
Imponente opera di legno laccata in oro che verrà portata in processione il Venerdì Santo
Bisceglie - martedì 26 marzo 2024
14.20
Entrano nel vivo i riti della Settimana Santa. Anche la città di Lanciano si prepara a celebrare un rito antico che affonda le radici nella storia e nella tradizione secolare della comunità. Quest'anno, tra le novità che arricchiscono il già ricco programma delle celebrazioni pasquali, spicca la presenza di una nuova lettiga, realizzata con maestria artigianale e impreziosita da un design unico e suggestivo.
La nuova lettiga è opera del rinomato maestro artigiano ed ebanista biscegliese Paolo Ricchiuti. Noto per le sue opere sia in Italia meridionale che in Spagna, il professor Ricchiuti ha portato avanti il progetto con passione e dedizione, dando vita a un capolavoro che incanta e emoziona al tempo stesso.
«Il lavoro è durato cinque mesi a cominciare dalla creazione del disegno per poi passare al lavoro di intaglio e doratura finale - ha spiegato Ricchiuti -. Il contatto con il priore e il consiglio direttivo della confraternita è avvenuto tramite il signor Giovanni Roselli, presepista che ho conosciuto nella città di Atessa dove mi sono recato nel maggio scorso per tenere un corso di formazione sulla realizzazione di pupi in cartapesta. In questa occasione sono stato invitato a recarmi presso la città di Lanciano per prendere visione di ciò che mi chiedevano di realizzare. Ovviamente abbiamo deciso di realizzare una lettiga in legno di tiglio e dorarla in similoro a foglia».
La lettiga, interamente intagliata a mano in legno di tiglio, pesa 150 chilogrammi ed è destinata a portare l'effige del settecentesco Cristo morto nella processione del Venerdì Santo. L'ispirazione proviene da una vecchia bozza dell'ingegnere Filippo Sargiacomo, custodita gelosamente nell'Archivio di Stato. Rivisitando e reinterpretando questo antico disegno, il professor Ricchiuti ha dato forma a una lettiga che si distingue per la sua maestosità e per la sua bellezza intramontabile.
La nuova lettiga è opera del rinomato maestro artigiano ed ebanista biscegliese Paolo Ricchiuti. Noto per le sue opere sia in Italia meridionale che in Spagna, il professor Ricchiuti ha portato avanti il progetto con passione e dedizione, dando vita a un capolavoro che incanta e emoziona al tempo stesso.
«Il lavoro è durato cinque mesi a cominciare dalla creazione del disegno per poi passare al lavoro di intaglio e doratura finale - ha spiegato Ricchiuti -. Il contatto con il priore e il consiglio direttivo della confraternita è avvenuto tramite il signor Giovanni Roselli, presepista che ho conosciuto nella città di Atessa dove mi sono recato nel maggio scorso per tenere un corso di formazione sulla realizzazione di pupi in cartapesta. In questa occasione sono stato invitato a recarmi presso la città di Lanciano per prendere visione di ciò che mi chiedevano di realizzare. Ovviamente abbiamo deciso di realizzare una lettiga in legno di tiglio e dorarla in similoro a foglia».
La lettiga, interamente intagliata a mano in legno di tiglio, pesa 150 chilogrammi ed è destinata a portare l'effige del settecentesco Cristo morto nella processione del Venerdì Santo. L'ispirazione proviene da una vecchia bozza dell'ingegnere Filippo Sargiacomo, custodita gelosamente nell'Archivio di Stato. Rivisitando e reinterpretando questo antico disegno, il professor Ricchiuti ha dato forma a una lettiga che si distingue per la sua maestosità e per la sua bellezza intramontabile.