Attualità
L'Ospedale di Bisceglie riceve tre bollini rosa da parte della Fondazione Onda
Tiziana Dimatteo: «È un punto di partenza, un rinnovato impegno a organizzare servizi, iniziative, progetti a sostegno e favore della medicina di genere»
Bisceglie - venerdì 1 dicembre 2023
8.31
Durante la cerimonia al Ministero della Salute a Roma, la Fondazione Onda, osservatorio nazionale sulla salute delle donne e del genere, ha assegnato un importante riconoscimento all'Ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie, conferendo ben tre bollini rosa, il massimo del riconoscimento, alla struttura sanitaria. Contestualmente, l'Ospedale Dimiccoli di Barletta ha ricevuto due bollini rosa, attestando l'impegno della ASL BT per l'attenzione alla salute di genere.
La Fondazione Onda si distingue come un modello innovativo nell'attenzione alla salute femminile, impegnandosi nelle diverse fasi della vita della donna e in tutte le fasce di età. Questo riconoscimento è frutto di una valutazione attenta su quattro aree di azione cruciali. A ritirare questo prestigioso riconoscimento, simbolo dell'attenzione dedicata alla salute femminile, erano presenti Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale della ASL Bt, Alessandro Scelzi, Direttore Sanitario della ASL Bt, Pierangela Nardella, Direttrice sanitaria dell'ospedale di Bisceglie, Emanuele Tatò, Direttore Sanitario dell'ospedale di Barletta, e Federica Zendoli, referente di progetto per l'ospedale di Bisceglie.
Questi riconoscimenti sono assegnati dopo una dettagliata valutazione delle quattro aree di azione: la presenza di specialità cliniche che trattano questioni di salute tipicamente femminili, la tipologia e l'appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, l'offerta di servizi relativi all'accoglienza e il livello di preparazione dell'ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
«Per la prima volta la ASL Bt ha candidato due presidi ospedalieri ai Bollini Rosa - ha detto Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt - è un punto di partenza, un rinnovato impegno a organizzare servizi, iniziative, progetti a sostegno e favore della medicina di genere».
«Gli ospedali devono essere presidi di prossimità - hanno aggiunto i direttori di presidio Pierangela Nardella ed Emanuele Tatò - devono creare canali dedicati, percorsi definiti per le donne. Oggi siamo felici di aver ottenuto i Bollini Rosa per testimoniare la nostra attenzione sul tema della medicina di genere. Attenzione che deve puntare su attività sempre più efficaci per le donne».
Oltre al riconoscimento stesso, la Fondazione Onda organizza, nel corso del biennio, iniziative di informazione e sensibilizzazione della popolazione in collaborazione con gli ospedali Bollino Rosa, dedicate ad alcune patologie femminili.
La Fondazione Onda si distingue come un modello innovativo nell'attenzione alla salute femminile, impegnandosi nelle diverse fasi della vita della donna e in tutte le fasce di età. Questo riconoscimento è frutto di una valutazione attenta su quattro aree di azione cruciali. A ritirare questo prestigioso riconoscimento, simbolo dell'attenzione dedicata alla salute femminile, erano presenti Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale della ASL Bt, Alessandro Scelzi, Direttore Sanitario della ASL Bt, Pierangela Nardella, Direttrice sanitaria dell'ospedale di Bisceglie, Emanuele Tatò, Direttore Sanitario dell'ospedale di Barletta, e Federica Zendoli, referente di progetto per l'ospedale di Bisceglie.
Questi riconoscimenti sono assegnati dopo una dettagliata valutazione delle quattro aree di azione: la presenza di specialità cliniche che trattano questioni di salute tipicamente femminili, la tipologia e l'appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, l'offerta di servizi relativi all'accoglienza e il livello di preparazione dell'ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
«Per la prima volta la ASL Bt ha candidato due presidi ospedalieri ai Bollini Rosa - ha detto Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale Asl Bt - è un punto di partenza, un rinnovato impegno a organizzare servizi, iniziative, progetti a sostegno e favore della medicina di genere».
«Gli ospedali devono essere presidi di prossimità - hanno aggiunto i direttori di presidio Pierangela Nardella ed Emanuele Tatò - devono creare canali dedicati, percorsi definiti per le donne. Oggi siamo felici di aver ottenuto i Bollini Rosa per testimoniare la nostra attenzione sul tema della medicina di genere. Attenzione che deve puntare su attività sempre più efficaci per le donne».
Oltre al riconoscimento stesso, la Fondazione Onda organizza, nel corso del biennio, iniziative di informazione e sensibilizzazione della popolazione in collaborazione con gli ospedali Bollino Rosa, dedicate ad alcune patologie femminili.