Attualità
Rifiuti, Angarano: «In 60 giorni di nuova gestione, il servizio è solo peggiorato»
Il capogruppo del PD in consiglio comunale critico sulle modalità con cui l'amministrazione comunale sta affrontando l'emergenza igiene
Bisceglie - venerdì 26 maggio 2017
7.48
Fino ad ora non si era espresso con note stampa o dichiarazioni pubbliche.
Angelantonio Angarano ha preferito aspettare di poter incontrare tutti dal vivo, perché il tema "igiene urbana" merita un confronto diretto.
Il 25 maggio, ad oltre due mesi dall'ultima convocazione, la massima assise cittadina è tornata in aula. E, sebbene tra i punti all'ordine del giorno non ci fosse quello sull'andamento del servizio igiene, il capogruppo del Partito Democratico ha preso la parola e ha detto tutto quello che pensava.
Ha fatto ironia sul botta e risposta tra maggioranza e Bisceglie 2018 circa il confronto in diretta streaming in materia rifiuti, che poi si è tradotto in un ringhiarsi addosso senza esito alcuno, ha spiegato che sulla questione si è sorvolato troppo, ha puntualizzato tutto quello che ai suoi occhi rende pessimo il servizio e fa perdere punti alla città.
«Se il problema va preso sottogamba - ha dichiarato presa la parola - eliminiamo pure il consiglio comunale, facciamo gli incontri via streaming e serviamo pure la soluzione ai cittadini. Se il problema va invece affrontato sul serio, non aspettiamo oltre perché siamo già in emergenza».
Le domande di Angarano sono tante, alcune retoriche.
«Perché quando è andata via la Camassa la percentuale superava il 60% e ora, 60 giorni dopo, anziché fare meglio siamo scesi al 54%?
Non posso sopportare un comunicato stampa in cui i verbi sono tutti declinati al futuro e non c'è nulla sul già fatto, se non quello che già Camassa aveva realizzato.
Perché, ad esempio, la nuova ditta non acquisisce i mastelli dal vecchio gestore ma promette di comprarne di nuovi? Cosa succederà, durante la stagione estiva prossima all'avvio, quando i locali della zona mare si ritroveranno senza contenitori per i rifiuti?
Esisto turni di raccolta, calendari di pulizia delle spiagge e spazzamento stradale? Qual è la logica secondo cui, dopo aver tagliato l'erba l'hanno lasciata là trasformandola in rifiuto? Siamo arrivati al punto ridicolo in cui chi dovrebbe eliminare gli scarti li produce e pure a caro prezzo. Che intendiamo fare?».
«Se non avremo risposte a queste domande - chiosa il consigliere PD - non farò un comunicato stampa o non chiederò diretta streaming come hanno fatto altri generando solo rumore, ma farò una interrogazione consigliare con la collaborazione della maggioranza, perché è così, facendo massa critica, che i problemi possono essere risolti nell'interesse di tutta la comunità».
Angelantonio Angarano ha preferito aspettare di poter incontrare tutti dal vivo, perché il tema "igiene urbana" merita un confronto diretto.
Il 25 maggio, ad oltre due mesi dall'ultima convocazione, la massima assise cittadina è tornata in aula. E, sebbene tra i punti all'ordine del giorno non ci fosse quello sull'andamento del servizio igiene, il capogruppo del Partito Democratico ha preso la parola e ha detto tutto quello che pensava.
Ha fatto ironia sul botta e risposta tra maggioranza e Bisceglie 2018 circa il confronto in diretta streaming in materia rifiuti, che poi si è tradotto in un ringhiarsi addosso senza esito alcuno, ha spiegato che sulla questione si è sorvolato troppo, ha puntualizzato tutto quello che ai suoi occhi rende pessimo il servizio e fa perdere punti alla città.
«Se il problema va preso sottogamba - ha dichiarato presa la parola - eliminiamo pure il consiglio comunale, facciamo gli incontri via streaming e serviamo pure la soluzione ai cittadini. Se il problema va invece affrontato sul serio, non aspettiamo oltre perché siamo già in emergenza».
Le domande di Angarano sono tante, alcune retoriche.
«Perché quando è andata via la Camassa la percentuale superava il 60% e ora, 60 giorni dopo, anziché fare meglio siamo scesi al 54%?
Non posso sopportare un comunicato stampa in cui i verbi sono tutti declinati al futuro e non c'è nulla sul già fatto, se non quello che già Camassa aveva realizzato.
Perché, ad esempio, la nuova ditta non acquisisce i mastelli dal vecchio gestore ma promette di comprarne di nuovi? Cosa succederà, durante la stagione estiva prossima all'avvio, quando i locali della zona mare si ritroveranno senza contenitori per i rifiuti?
Esisto turni di raccolta, calendari di pulizia delle spiagge e spazzamento stradale? Qual è la logica secondo cui, dopo aver tagliato l'erba l'hanno lasciata là trasformandola in rifiuto? Siamo arrivati al punto ridicolo in cui chi dovrebbe eliminare gli scarti li produce e pure a caro prezzo. Che intendiamo fare?».
«Se non avremo risposte a queste domande - chiosa il consigliere PD - non farò un comunicato stampa o non chiederò diretta streaming come hanno fatto altri generando solo rumore, ma farò una interrogazione consigliare con la collaborazione della maggioranza, perché è così, facendo massa critica, che i problemi possono essere risolti nell'interesse di tutta la comunità».