Territorio
Rinnovato il contratto provinciale per il settore agricolo
La Flai Cgil non firma, Confagricoltura Bari-Bat sigla l’accordo
Bisceglie - giovedì 10 agosto 2017
Dopo 17 mesi di serrato confronto, le trattative sul rinnovo del contratto provinciale degli operai agricoli si sono concluse con un accordo separato.
Michele Lacenere, presidente di Confagricoltura Bari-Bat, ha affermato: «L'intesa, raggiunta con non poca fatica ha portato un risultato funzionale alla crescita economica e sociale dell'area interessata».
Nonostante il rinnovo del contratto interprovinciale per i dipendenti del comparto agricolo e florovivaistico la categoria è scissa. Le segreterie provinciali Flai Cgil di Bari e Bat, rifiutando di firmare, hanno ribadito che stare alle condizioni proposte «significherebbe accettare penalizzazioni pesanti sul piano contrattuale, salariale, su indennità di disoccupazione, prestazioni Inps e sul calcolo delle future pensioni degli operai agricoli, in un territorio che si colloca ai primi posti per produzioni di qualità nel settore ortofrutticolo».
Ciò che allarma la Cgil è la scarsa propensione delle imprese agli investimenti, come testimoniato dal rapporto annuale della sezione pugliese di Bankitalia che, inquadrando la realtà del sistema manifatturiero locale, ha evidenziato la crescita di redditività e di margini di guadagno, che però non hanno prodotto un conseguente aumento degli investimenti.
Sintetizzando, le aziende hanno reinvestito ben poco dei guadagni realizzati e come sostengono Anna Lepore e Gaetano Riglietti (Flai Cgil Bari e Bat) «nonostante l' impegno posto nel proporre una fase sperimentale che contenesse però garanzie certe, sul piano occupazionale e salariale, è stata raggiunta una intesa al ribasso. Non siamo caduti nel tranello».
Per illustrare tutte le ragioni della decisione e per fare il punto su quanto accaduto nelle ultime ore, l'organizzazione sindacale ha convocato una conferenza stampa.
Qualora non si raggiungesse alcuna intesa fra le parti, la Cgil sarebbe pronta a proclamare lo stato di agitazione della categoria, «avviando in modo capillare una serie di assemblee tra i lavoratori agricoli e preannunciando uno sciopero del settore».
Michele Lacenere, presidente di Confagricoltura Bari-Bat, ha affermato: «L'intesa, raggiunta con non poca fatica ha portato un risultato funzionale alla crescita economica e sociale dell'area interessata».
Nonostante il rinnovo del contratto interprovinciale per i dipendenti del comparto agricolo e florovivaistico la categoria è scissa. Le segreterie provinciali Flai Cgil di Bari e Bat, rifiutando di firmare, hanno ribadito che stare alle condizioni proposte «significherebbe accettare penalizzazioni pesanti sul piano contrattuale, salariale, su indennità di disoccupazione, prestazioni Inps e sul calcolo delle future pensioni degli operai agricoli, in un territorio che si colloca ai primi posti per produzioni di qualità nel settore ortofrutticolo».
Ciò che allarma la Cgil è la scarsa propensione delle imprese agli investimenti, come testimoniato dal rapporto annuale della sezione pugliese di Bankitalia che, inquadrando la realtà del sistema manifatturiero locale, ha evidenziato la crescita di redditività e di margini di guadagno, che però non hanno prodotto un conseguente aumento degli investimenti.
Sintetizzando, le aziende hanno reinvestito ben poco dei guadagni realizzati e come sostengono Anna Lepore e Gaetano Riglietti (Flai Cgil Bari e Bat) «nonostante l' impegno posto nel proporre una fase sperimentale che contenesse però garanzie certe, sul piano occupazionale e salariale, è stata raggiunta una intesa al ribasso. Non siamo caduti nel tranello».
Per illustrare tutte le ragioni della decisione e per fare il punto su quanto accaduto nelle ultime ore, l'organizzazione sindacale ha convocato una conferenza stampa.
Qualora non si raggiungesse alcuna intesa fra le parti, la Cgil sarebbe pronta a proclamare lo stato di agitazione della categoria, «avviando in modo capillare una serie di assemblee tra i lavoratori agricoli e preannunciando uno sciopero del settore».