Attualità
Ritardi nella mensa scolastica, appello dei lavoratori per una rapida soluzione
Slitta a novembre l’avvio del servizio mensa: lavoratori senza retribuzione e genitori in difficoltà
Bisceglie - giovedì 26 settembre 2024
Nonostante il ritorno degli alunni nelle scuole di Bisceglie, il servizio di mensa scolastica non è ancora ripartito. Il ritardo, secondo quanto dichiarato dai lavoratori coinvolti, è causato da «inerzia amministrativa» che, a detta loro, rischia di sfociare nell'incompetenza.
Il problema principale sembra essere la mancata indizione di una nuova gara d'appalto per il servizio mensa dopo la scadenza di quella precedente nell'anno scolastico 2023/24. Nonostante il periodo estivo avrebbe offerto il tempo necessario per gestire la procedura, il Comune non è riuscito a completare l'iter burocratico prima della ripresa delle lezioni, provocando conseguenti disagi alle famiglie e ai lavoratori.
«Apprendiamo attraverso un comunicato che la mensa scolastica potrebbe partire presumibilmente per l'inizio di novembre, circa un mese e mezzo dopo l'inizio dell'anno scolastico», lamentano i lavoratori. Tuttavia, per ora, «si tratta solo di un annuncio, senza alcuna certezza».
Il ritardo non solo impatta le famiglie, che devono gestire diversamente le giornate dei propri figli, ma anche i lavoratori delle mense. Questi ultimi sottolineano che ogni anno, con la chiusura delle scuole, si ritrovano senza retribuzione e senza forme di sostegno al reddito, vedendo il loro rapporto di lavoro sospeso fino alla riattivazione del servizio. «Non dimentichiamo che una situazione simile si era già verificata nell'anno scolastico 2020/21», aggiungono, evidenziando come la storia sembri ripetersi.
Infine, i lavoratori si appellano al «senso di responsabilità civica e sociale» dell'amministrazione comunale, sperando che la gara d'appalto per la gestione delle mense venga pubblicata il prima possibile, garantendo così il loro futuro lavorativo e la ripresa del servizio essenziale per le famiglie.
Il problema principale sembra essere la mancata indizione di una nuova gara d'appalto per il servizio mensa dopo la scadenza di quella precedente nell'anno scolastico 2023/24. Nonostante il periodo estivo avrebbe offerto il tempo necessario per gestire la procedura, il Comune non è riuscito a completare l'iter burocratico prima della ripresa delle lezioni, provocando conseguenti disagi alle famiglie e ai lavoratori.
«Apprendiamo attraverso un comunicato che la mensa scolastica potrebbe partire presumibilmente per l'inizio di novembre, circa un mese e mezzo dopo l'inizio dell'anno scolastico», lamentano i lavoratori. Tuttavia, per ora, «si tratta solo di un annuncio, senza alcuna certezza».
Il ritardo non solo impatta le famiglie, che devono gestire diversamente le giornate dei propri figli, ma anche i lavoratori delle mense. Questi ultimi sottolineano che ogni anno, con la chiusura delle scuole, si ritrovano senza retribuzione e senza forme di sostegno al reddito, vedendo il loro rapporto di lavoro sospeso fino alla riattivazione del servizio. «Non dimentichiamo che una situazione simile si era già verificata nell'anno scolastico 2020/21», aggiungono, evidenziando come la storia sembri ripetersi.
Infine, i lavoratori si appellano al «senso di responsabilità civica e sociale» dell'amministrazione comunale, sperando che la gara d'appalto per la gestione delle mense venga pubblicata il prima possibile, garantendo così il loro futuro lavorativo e la ripresa del servizio essenziale per le famiglie.