Politica
Rocco Prete: «Amministrazione superficiale nell'autorizzare certe manifestazioni sul waterfront»
Il leghista chiede rispetto per gli imprenditori delle attività stabili della zona
Bisceglie - martedì 2 luglio 2019
12.25
«Sono trascorsi ben cinque anni da quando si è inaugurato il "waterfront", ovvero la riqualificazione urbana del porto e del lungomare adiacente. Oramai il nostro porto, grazie agli sforzi delle precedenti amministrazioni e soprattutto agli imprenditori che hanno "puntato" rischiando di tasca propria sull'insediamento e l'apertura di attività ricettive in loco, è diventato una realtà, invidiataci da molti comuni limitrofi». Lo ha scritto Rocco Prete, leghista della prima ora, in un intervento teso ad aprire una discussione sulle prospettive di sviluppo della zona.
«Ripeto: grazie soprattutto a quegli imprenditori che tra mille peripezie, autorizzazioni, permessi della sovrintendenza e hanno creato anche a Bisceglie un piccolo "angolo di cielo" in terra!
Doverosa tale premessa perché da water a "vater" il passo è breve, anzi brevissimo e spiego il perché: se è vero quanto è vero che per essere a norma un locale deve ottenere svariate autorizzazioni e pareri e permessi e chi più ne ha più ne metta; se è vero quanto è vero che un locale per essere a norma deve rispettare tutte le norme igienico-sanitarie con controlli e verifiche quotidiane compresa la tracciabilità e conservazione dei prodotti alimentari; se è vero quanto è vero che quotidianamente vengono verificate le superfici autorizzate per la occupazione di suolo pubblico destinate alla somministrazione con sanzioni amministrative per pochi centimetri di errore; se è vero quanto è vero che gli allestimenti delle aree esterne dei locali devono attenersi scrupolosamente alle linee dettate dalla sovrintendenza – colori, dimensioni ombrelloni, posizionamento di vasi ornamentali, il tutto al sol fine (giustamente) di apportare decoro alla zona cui ricadono.
Se è vero quanto finora esposto mi chiedo come sia possibile autorizzare una manifestazione tipo "fiera del cavallo" proprio in quella parte di Bisceglie che dovrebbe invece costituire il "biglietto da visita" o meglio "il salotto sul mare" della città, dinanzi al nostro porto turistico e ai piedi delle mura antica della città vecchia.
Come sia possibile autorizzare una manifestazione che oltre ad intasare e invadere l'intera area stradale, senza rispettare corsie di manovra e di emergenza, non tiene in considerazione minimamente quelle che sono le norme dettate dalla Sovrintendenza cui sono tenuti a sottostare gli imprenditori delle svariate attività commerciali presenti!
Sia chiaro: la mia non vuol essere una critica alla manifestazione in sé, che potrebbe essere svolta in molti altri posti più facilmente raggiungibili e magari con nelle vicinanze area di parcheggio adeguate, ma una critica alla superficialità con cui l'amministrazione comunale continua ad autorizzare situazioni senza una giusta valutazione e programmazione di base!
Come sempre, lascio ai lettori le considerazioni del caso ma vi invito a fare attenzione su quanto esposto perché il passaggio da waterfront a "vater" front è un attimo e si rischia di mettere a rischio la potenzialità futura dell'intera area "lungo il porto"!» ha concluso Prete.
«Ripeto: grazie soprattutto a quegli imprenditori che tra mille peripezie, autorizzazioni, permessi della sovrintendenza e hanno creato anche a Bisceglie un piccolo "angolo di cielo" in terra!
Doverosa tale premessa perché da water a "vater" il passo è breve, anzi brevissimo e spiego il perché: se è vero quanto è vero che per essere a norma un locale deve ottenere svariate autorizzazioni e pareri e permessi e chi più ne ha più ne metta; se è vero quanto è vero che un locale per essere a norma deve rispettare tutte le norme igienico-sanitarie con controlli e verifiche quotidiane compresa la tracciabilità e conservazione dei prodotti alimentari; se è vero quanto è vero che quotidianamente vengono verificate le superfici autorizzate per la occupazione di suolo pubblico destinate alla somministrazione con sanzioni amministrative per pochi centimetri di errore; se è vero quanto è vero che gli allestimenti delle aree esterne dei locali devono attenersi scrupolosamente alle linee dettate dalla sovrintendenza – colori, dimensioni ombrelloni, posizionamento di vasi ornamentali, il tutto al sol fine (giustamente) di apportare decoro alla zona cui ricadono.
Se è vero quanto finora esposto mi chiedo come sia possibile autorizzare una manifestazione tipo "fiera del cavallo" proprio in quella parte di Bisceglie che dovrebbe invece costituire il "biglietto da visita" o meglio "il salotto sul mare" della città, dinanzi al nostro porto turistico e ai piedi delle mura antica della città vecchia.
Come sia possibile autorizzare una manifestazione che oltre ad intasare e invadere l'intera area stradale, senza rispettare corsie di manovra e di emergenza, non tiene in considerazione minimamente quelle che sono le norme dettate dalla Sovrintendenza cui sono tenuti a sottostare gli imprenditori delle svariate attività commerciali presenti!
Sia chiaro: la mia non vuol essere una critica alla manifestazione in sé, che potrebbe essere svolta in molti altri posti più facilmente raggiungibili e magari con nelle vicinanze area di parcheggio adeguate, ma una critica alla superficialità con cui l'amministrazione comunale continua ad autorizzare situazioni senza una giusta valutazione e programmazione di base!
Come sempre, lascio ai lettori le considerazioni del caso ma vi invito a fare attenzione su quanto esposto perché il passaggio da waterfront a "vater" front è un attimo e si rischia di mettere a rischio la potenzialità futura dell'intera area "lungo il porto"!» ha concluso Prete.