Politica
Rocco Prete: «Cattiva gestione della fauna selvatica in Puglia»
La Lega Bat chiede interventi a tutela del settore agricoltura e allevamento
Puglia - venerdì 8 aprile 2022
La Lega sta ponendo molta attenzione sulla gestione della fauna selvatica in Puglia. Il sottosegretario alla transizione ecologica Vannia Gava è intervenuto sul tema durante l'audizione in Commissione agricoltura alla Camera, mentre lo stesso partito ha presentato in Regione un'interrogazione urgente a firma dei consiglieri Davide Bellomo, Joseph Splendido, Gianfranco De Blasi e Giacomo Conserva.
A dare notizia delle iniziative è stato il responsabile del settore caccia e pesca Rocco Prete, che ha anche ringraziato l'europarlamentare Massimo Casanova (componente intergruppo caccia e biodiversità in Unione europea) «per l'impegno sulla problematica della gestione delle specie autoctone invasive sui territori e per modificare alcuni articoli della legge 157/92» ha dichiarato.
L'obiettivo è predisporre urgentemente cambiamenti al provvedimento «per adeguare l'elenco dei soggetti che possono concorrere agli interventi di contenimento e controllo della fauna nel solco dei più recenti orientamenti della Corte Costituzionale ,nonché di intervenire in maniera efficace sulla situazione dei corpi/servizi di vigilanza venatoria in ragione delle notevoli incertezze create in materia dal riordino delle province disposto dalla riforma Delrio» ha concluso.
A dare notizia delle iniziative è stato il responsabile del settore caccia e pesca Rocco Prete, che ha anche ringraziato l'europarlamentare Massimo Casanova (componente intergruppo caccia e biodiversità in Unione europea) «per l'impegno sulla problematica della gestione delle specie autoctone invasive sui territori e per modificare alcuni articoli della legge 157/92» ha dichiarato.
L'obiettivo è predisporre urgentemente cambiamenti al provvedimento «per adeguare l'elenco dei soggetti che possono concorrere agli interventi di contenimento e controllo della fauna nel solco dei più recenti orientamenti della Corte Costituzionale ,nonché di intervenire in maniera efficace sulla situazione dei corpi/servizi di vigilanza venatoria in ragione delle notevoli incertezze create in materia dal riordino delle province disposto dalla riforma Delrio» ha concluso.