Attualità
Ruspe in azione a Cala Pantano, la disapprovazione di Pro Natura
«Necessari interventi urgenti e inderogabili di rinaturalizzazione e l'interdizione al traffico veicolare di qualsiasi genere»
Bisceglie - venerdì 26 aprile 2019
11.28
Il gruppo Ripalta area protetta, aderente alla Federazione nazionale Pro Natura, ha stigmatizzato l'effettuazione, nei giorni scorsi, di alcuni lavori in zona Pantano a Bisceglie.
«Una delle minacce alla presenza dell'avifauna a Cala Pantano è rappresentata dall'eccessivo traffico autoveicolare che, oltre a portare inquinamento, contribuisce in maniera significativa all'allontanamento delle specie migratorie che stazionano nella zona umida, in cerca di cibo e di una sosta tranquilla. Con l'intervento effettuato in questi giorni la stradina di accesso alla battigia è stata resa nuovamente percorribile dai veicoli a motore, che potranno agevolmente accedervi» hanno sottolineato i componenti del gruppo, secondo cui «il traffico autoveicolare impatterà in maniera devastante sull'avifauna e sul delicato ecosistema della Cala, già seriamente minacciato dalla presenza di quintali di rifiuti che solo le iniziative dei volontari, tra cui la nostra "Operazione Pantano Pulito" di un anno fa, ha parzialmente mitigato con la rimozione della spazzatura. Se è vero che si farà una bonifica, essa richiede ingenti risorse finanziarie in quanto i rifiuti abbandonati si sono dispersi in mare e nell'ambiente circostante».
Pro Natura ha rimarcato che l'ordinanza balneare numero 3 della regione Puglia «vieta severamente il transito e la sosta di automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell'ordine o di pubbliche amministrazioni/enti con specifiche competenze in aree demaniali, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge.
Perché allora chiudere al traffico il centro cittadino per le domeniche ecologiche e non farlo coerentemente anche per il Pantano? Riteniamo che la Cala necessiti di interventi urgenti ed inderogabili di rinaturalizzazione e l'interdizione al traffico veicolare di qualsiasi genere, così come vuole prescrive la Legge e il buon senso!
Siamo fortemente preoccupati per il destino di uno dei più affascinati scorci paesaggistici della Puglia, già ferito nel 2004 da un altro intervento con le ruspe, attualmente abbandonato all'incuria e probabilmente destinato ad una trasformazione urbanistica irreversibile: si ricordi che c'è la possibilità che venga costruito un motel. Ma quel che più meraviglia è la assoluta assenza di coinvolgimento della nostra Associazione nella programmazione del futuro del sito, che noi vorremmo rilanciare con una prospettiva turistica ecosostenibile.
Fatichiamo a comprendere per quale motivo non sia stata avviata la Consulta per l'ambiente, che abbiamo richiesto nel 2018, dove confrontarsi su queste problematiche. Chiediamo all'amministrazione di dar seguito a tutte le nostre richieste senza ulteriori indugi» hanno concluso da Pro Natura.
«Una delle minacce alla presenza dell'avifauna a Cala Pantano è rappresentata dall'eccessivo traffico autoveicolare che, oltre a portare inquinamento, contribuisce in maniera significativa all'allontanamento delle specie migratorie che stazionano nella zona umida, in cerca di cibo e di una sosta tranquilla. Con l'intervento effettuato in questi giorni la stradina di accesso alla battigia è stata resa nuovamente percorribile dai veicoli a motore, che potranno agevolmente accedervi» hanno sottolineato i componenti del gruppo, secondo cui «il traffico autoveicolare impatterà in maniera devastante sull'avifauna e sul delicato ecosistema della Cala, già seriamente minacciato dalla presenza di quintali di rifiuti che solo le iniziative dei volontari, tra cui la nostra "Operazione Pantano Pulito" di un anno fa, ha parzialmente mitigato con la rimozione della spazzatura. Se è vero che si farà una bonifica, essa richiede ingenti risorse finanziarie in quanto i rifiuti abbandonati si sono dispersi in mare e nell'ambiente circostante».
Pro Natura ha rimarcato che l'ordinanza balneare numero 3 della regione Puglia «vieta severamente il transito e la sosta di automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell'ordine o di pubbliche amministrazioni/enti con specifiche competenze in aree demaniali, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge.
Perché allora chiudere al traffico il centro cittadino per le domeniche ecologiche e non farlo coerentemente anche per il Pantano? Riteniamo che la Cala necessiti di interventi urgenti ed inderogabili di rinaturalizzazione e l'interdizione al traffico veicolare di qualsiasi genere, così come vuole prescrive la Legge e il buon senso!
Siamo fortemente preoccupati per il destino di uno dei più affascinati scorci paesaggistici della Puglia, già ferito nel 2004 da un altro intervento con le ruspe, attualmente abbandonato all'incuria e probabilmente destinato ad una trasformazione urbanistica irreversibile: si ricordi che c'è la possibilità che venga costruito un motel. Ma quel che più meraviglia è la assoluta assenza di coinvolgimento della nostra Associazione nella programmazione del futuro del sito, che noi vorremmo rilanciare con una prospettiva turistica ecosostenibile.
Fatichiamo a comprendere per quale motivo non sia stata avviata la Consulta per l'ambiente, che abbiamo richiesto nel 2018, dove confrontarsi su queste problematiche. Chiediamo all'amministrazione di dar seguito a tutte le nostre richieste senza ulteriori indugi» hanno concluso da Pro Natura.