Politica
Sala consiliare ufficialmente intitolata all'onorevole Giovanni Bruni
Un lungo e commosso applauso ha suggellato il tributo sentito e condiviso a uno degli Uomini più illustri e colti che la città abbia avuto
Bisceglie - venerdì 29 aprile 2022
La sala consiliare del Comune di Bisceglie è stata intitolata ufficialmente a Giovanni Bruni, nel corso della seduta monotematica di consiglio comunale tenutasi nel pomeriggio del 28 aprile, secondo anniversario della morte del compianto docente, formatore, politico, primo parlamentare biscegliese dell'Italia repubblicana, saggista, studioso, fine pensatore.
Alla cerimonia, sentita ed emozionante, insieme ai componenti del consiglio e della giunta, hanno partecipato autorità civili, religiose e militari; i familiari dell'onorevole; gli ex Sindaci Berardino Cozzoli, Domenico Ricchiuti, Francesco Contò, Biagio Lorusso, Franco Napoletano e Francesco Spina (questi ultimi due attuali consiglieri comunali), che hanno tutti fornito il loro personale ricordo sottolineandone la significativa lezione di vita lasciata in eredità alla comunità. In apertura di seduta, dopo l'esecuzione dell'Adagio di Mozart da parte del Maestro Andrea Zecchillo al clarinetto, il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Casella, ha introdotto il punto all'ordine del giorno: «L'intitolazione della massima assise cittadina, nella continuità delle istituzioni che ci sopravvivono, sceglie come esempio l'Uomo, il cittadino, il politico, il docente, caratterizzato da probità, senso autentico di passione per la res publica e la vita politica. L'uomo colto ma pragmatico nell'identità della tradizione quando spesso intercalava nella sua ars oratoria il nostro dialetto. Tante virtù antiche ed esemplari si incarnavano nella figura di Giovanni Bruni. All'alba di nuove derive storiche antidemocratiche, tutta la sua vita e la sua dedizione a difesa dei valori democratici restano come traccia luminosa per coloro che saranno chiamati a ricoprire incarichi politici e istituzionali. Una sola parola resterà in questa sala nel tempo a venire: l'esempio migliore per i giovani della nostra Città, per le future generazioni».
Biagio Lorusso, già primo cittadino e presidente dell'associazione mazziniana "Vincenzo Calace", della quale Bruni fu fondatore, ha tracciato un suo approfondito ritratto umano, istituzionale e politico. Dopo il saluto del vice Prefetto vicario della Bat Sergio Mazzia, ci sono stati gli interventi del consigliere regionale Francesco La Notte e del consigliere Vittorio Fata. Poi la parola è passata all'attuale Sindaco Angelantonio Angarano: «È una giornata storica per la nostra Comunità. Un appuntamento doveroso quello di intitolare la sala consiliare della Casa comunale alla memoria di Giovanni Bruni, fine educatore, instancabile amministratore pubblico, apprezzato parlamentare e celebrato studioso. Una testimonianza di affetto collettivo che ci ha visto tutti concordi e che ha interpretato il comune sentimento della collettività per una figura di riferimento, una colonna portante della nostra storia contemporanea, un Uomo fuori dal comune, prezioso dispensatore di insegnamenti, una mente brillante fino all'ultimo» ha commentato.
«Caro Giovanni, ci hai insegnato tanto. La Città di Bisceglie ti onora come uno dei suoi figli prediletti. Non ti dimenticheremo mai. Con l'eredità immensa che ci hai lasciato, fatta di libri, pamphlet, ricordi, aneddoti, opere pubbliche da te ispirate insieme agli interventi parlamentari, ti dedichiamo il luogo più rappresentativo della politica della tua città. La nostra agorà: che il tuo spirito, il tuo insegnamento guidi sempre le scelte degli amministratori che hanno a cuore le sorti della nostra amata Bisceglie» ha aggiunto e concluso il primo cittadino.
La votazione all'unanimità del consiglio comunale, seguita da un lungo e commosso applauso, ha suggellato il tributo sentito e condiviso a uno degli Uomini più illustri, colti e di immensa levatura che la città abbia avuto. Lo scoprimento delle targhe di dedicazione all'interno e all'ingresso della sala, benedette da don Giovanni Di Benedetto, le note de "La vita è bella" del Maestro Andrea Zecchillo e l'inno nazionale hanno concluso la cerimonia tra l'emozione generale dei presenti.
Alla cerimonia, sentita ed emozionante, insieme ai componenti del consiglio e della giunta, hanno partecipato autorità civili, religiose e militari; i familiari dell'onorevole; gli ex Sindaci Berardino Cozzoli, Domenico Ricchiuti, Francesco Contò, Biagio Lorusso, Franco Napoletano e Francesco Spina (questi ultimi due attuali consiglieri comunali), che hanno tutti fornito il loro personale ricordo sottolineandone la significativa lezione di vita lasciata in eredità alla comunità. In apertura di seduta, dopo l'esecuzione dell'Adagio di Mozart da parte del Maestro Andrea Zecchillo al clarinetto, il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Casella, ha introdotto il punto all'ordine del giorno: «L'intitolazione della massima assise cittadina, nella continuità delle istituzioni che ci sopravvivono, sceglie come esempio l'Uomo, il cittadino, il politico, il docente, caratterizzato da probità, senso autentico di passione per la res publica e la vita politica. L'uomo colto ma pragmatico nell'identità della tradizione quando spesso intercalava nella sua ars oratoria il nostro dialetto. Tante virtù antiche ed esemplari si incarnavano nella figura di Giovanni Bruni. All'alba di nuove derive storiche antidemocratiche, tutta la sua vita e la sua dedizione a difesa dei valori democratici restano come traccia luminosa per coloro che saranno chiamati a ricoprire incarichi politici e istituzionali. Una sola parola resterà in questa sala nel tempo a venire: l'esempio migliore per i giovani della nostra Città, per le future generazioni».
Biagio Lorusso, già primo cittadino e presidente dell'associazione mazziniana "Vincenzo Calace", della quale Bruni fu fondatore, ha tracciato un suo approfondito ritratto umano, istituzionale e politico. Dopo il saluto del vice Prefetto vicario della Bat Sergio Mazzia, ci sono stati gli interventi del consigliere regionale Francesco La Notte e del consigliere Vittorio Fata. Poi la parola è passata all'attuale Sindaco Angelantonio Angarano: «È una giornata storica per la nostra Comunità. Un appuntamento doveroso quello di intitolare la sala consiliare della Casa comunale alla memoria di Giovanni Bruni, fine educatore, instancabile amministratore pubblico, apprezzato parlamentare e celebrato studioso. Una testimonianza di affetto collettivo che ci ha visto tutti concordi e che ha interpretato il comune sentimento della collettività per una figura di riferimento, una colonna portante della nostra storia contemporanea, un Uomo fuori dal comune, prezioso dispensatore di insegnamenti, una mente brillante fino all'ultimo» ha commentato.
«Caro Giovanni, ci hai insegnato tanto. La Città di Bisceglie ti onora come uno dei suoi figli prediletti. Non ti dimenticheremo mai. Con l'eredità immensa che ci hai lasciato, fatta di libri, pamphlet, ricordi, aneddoti, opere pubbliche da te ispirate insieme agli interventi parlamentari, ti dedichiamo il luogo più rappresentativo della politica della tua città. La nostra agorà: che il tuo spirito, il tuo insegnamento guidi sempre le scelte degli amministratori che hanno a cuore le sorti della nostra amata Bisceglie» ha aggiunto e concluso il primo cittadino.
La votazione all'unanimità del consiglio comunale, seguita da un lungo e commosso applauso, ha suggellato il tributo sentito e condiviso a uno degli Uomini più illustri, colti e di immensa levatura che la città abbia avuto. Lo scoprimento delle targhe di dedicazione all'interno e all'ingresso della sala, benedette da don Giovanni Di Benedetto, le note de "La vita è bella" del Maestro Andrea Zecchillo e l'inno nazionale hanno concluso la cerimonia tra l'emozione generale dei presenti.