Scuola
Salnitro, situazione critica a quattro giorni dalla ripresa delle lezioni
Il plesso scolastico, chiuso da tre anni, non sembra assolutamente pronto a ospitare i bambini da lunedì
Bisceglie - giovedì 12 settembre 2019
10.54
Le immagini sono un pugno ben assestato nello stomaco, soprattutto per coloro che quella scuola l'hanno frequentata, amata e la portano nel cuore.
Trattenere l'indignazione, la rabbia, lo sconforto per le condizioni in cui versa una struttura ad appena quattro giorni (due soli dei quali lavorativi) dall'inizio programmato delle lezioni è davvero molto difficile.
La situazione all'interno del plesso del quartiere Salnitro, facente capo al quarto circolo didattico di Bisceglie, è evidente: gli ambienti non sono nella maniera più assoluta pronti a ospitare i bambini. La pur apprezzabile corsa contro il tempo di alcune amorevoli e lodevoli insegnanti per cercare di restituire dignità ai luoghi - e rendere le classi quanto più accoglienti nonostante la cronica mancanza di suppellettili adeguate - non è sufficiente a garantire una piena e corretta fruizione della scuola.
Il sopralluogo effettuato poco dopo le 10:00 di giovedì 12 settembre insieme a Giorgia Preziosa, più nelle vesti di mamma e donna affezionata a Salnitro al punto da aver ricoperto per diversi anni ruoli all'interno del consiglio di circolo che di generosa esponente di minoranza in consiglio comunale, si è trasformato in un triste viaggio nei ricordi. Le foto che pubblichiamo sono eloquenti e non riescono a descrivere in modo compiuto la gravità della situazione: immaginare di riuscire a concludere almeno i piccoli interventi necessari, effettuare la pulizia accurata dei pavimenti, l'allestimento del vecchio refettorio (che nelle intenzioni dovrebbe divenire la nuova aula magna), la messa in sicurezza della palestrina e soprattutto la doverosa disinfestazione entro lunedì è pura utopia.
Il plesso, al momento, pare non essere fornito del numero sufficiente di banchi e sedie per i piccoli che dovrebbero frequentarlo: secondo quanto appreso da BisceglieViva, le sezioni di scuola dell'infanzia da attivare sarebbero tre per una sessantina di alunni. Quanto alla scelta di posizionare un estintore a pochissimi centimetri di altezza dal suolo nell'ala destra a piano terra, a ciascuno la propria valutazione.
La situazione degli spazi esterni - al netto delle pitturazioni delle facciate, completate correttamente - non è delle migliori. Il cancello d'ingresso non è stato sottoposto ad alcun intervento; lo spiazzale prospiciente è nel degrado più totale mentre un'impresa è al lavoro in queste ore con l'obiettivo di garantire la piena funzionalità della rampa per i diversamente abili.
Chi avrebbe potuto e dovuto impedire tutto questo, a qualsiasi livello, tragga le conclusioni che crede. Come sia possibile, dopo una chiusura durata quasi tre anni e un investimento di 1.2 milioni di euro, a distanza di diversi mesi dalla decisione (pianificata) di riaprire il plesso, essersi ridotti all'ultimo momento è un interrogativo legittimo al quale sarebbe opportuno fornire risposte.
Traspare di certo una scarsa considerazione nei confronti di un'istituzione scolastica, della sua storia, del ricordo di migliaia di bambini che in quei luoghi hanno imparato tanto e sono cresciuti, circondati dall'amore di donne meravigliose e maestre di vita e dalla cura affettuosa del personale (come non citare il caro Luigi Lopopolo?). Salnitro è una scuola speciale e chiunque non abbia fatto il massimo per evitare questo sfregio deve solo vergognarsi. E mi sia permesso, una volta tanto, di non essere del tutto imparziale, specie se si considera che il mio primo articolo è stato scritto su quei banchi, in quarta elementare.
Trattenere l'indignazione, la rabbia, lo sconforto per le condizioni in cui versa una struttura ad appena quattro giorni (due soli dei quali lavorativi) dall'inizio programmato delle lezioni è davvero molto difficile.
La situazione all'interno del plesso del quartiere Salnitro, facente capo al quarto circolo didattico di Bisceglie, è evidente: gli ambienti non sono nella maniera più assoluta pronti a ospitare i bambini. La pur apprezzabile corsa contro il tempo di alcune amorevoli e lodevoli insegnanti per cercare di restituire dignità ai luoghi - e rendere le classi quanto più accoglienti nonostante la cronica mancanza di suppellettili adeguate - non è sufficiente a garantire una piena e corretta fruizione della scuola.
Il sopralluogo effettuato poco dopo le 10:00 di giovedì 12 settembre insieme a Giorgia Preziosa, più nelle vesti di mamma e donna affezionata a Salnitro al punto da aver ricoperto per diversi anni ruoli all'interno del consiglio di circolo che di generosa esponente di minoranza in consiglio comunale, si è trasformato in un triste viaggio nei ricordi. Le foto che pubblichiamo sono eloquenti e non riescono a descrivere in modo compiuto la gravità della situazione: immaginare di riuscire a concludere almeno i piccoli interventi necessari, effettuare la pulizia accurata dei pavimenti, l'allestimento del vecchio refettorio (che nelle intenzioni dovrebbe divenire la nuova aula magna), la messa in sicurezza della palestrina e soprattutto la doverosa disinfestazione entro lunedì è pura utopia.
Il plesso, al momento, pare non essere fornito del numero sufficiente di banchi e sedie per i piccoli che dovrebbero frequentarlo: secondo quanto appreso da BisceglieViva, le sezioni di scuola dell'infanzia da attivare sarebbero tre per una sessantina di alunni. Quanto alla scelta di posizionare un estintore a pochissimi centimetri di altezza dal suolo nell'ala destra a piano terra, a ciascuno la propria valutazione.
La situazione degli spazi esterni - al netto delle pitturazioni delle facciate, completate correttamente - non è delle migliori. Il cancello d'ingresso non è stato sottoposto ad alcun intervento; lo spiazzale prospiciente è nel degrado più totale mentre un'impresa è al lavoro in queste ore con l'obiettivo di garantire la piena funzionalità della rampa per i diversamente abili.
Chi avrebbe potuto e dovuto impedire tutto questo, a qualsiasi livello, tragga le conclusioni che crede. Come sia possibile, dopo una chiusura durata quasi tre anni e un investimento di 1.2 milioni di euro, a distanza di diversi mesi dalla decisione (pianificata) di riaprire il plesso, essersi ridotti all'ultimo momento è un interrogativo legittimo al quale sarebbe opportuno fornire risposte.
Traspare di certo una scarsa considerazione nei confronti di un'istituzione scolastica, della sua storia, del ricordo di migliaia di bambini che in quei luoghi hanno imparato tanto e sono cresciuti, circondati dall'amore di donne meravigliose e maestre di vita e dalla cura affettuosa del personale (come non citare il caro Luigi Lopopolo?). Salnitro è una scuola speciale e chiunque non abbia fatto il massimo per evitare questo sfregio deve solo vergognarsi. E mi sia permesso, una volta tanto, di non essere del tutto imparziale, specie se si considera che il mio primo articolo è stato scritto su quei banchi, in quarta elementare.