Politica
Scolo a Salsello, Angarano: «Il problema è stato risolto e comunque le analisi dell'Arpa hanno escluso ogni rischio»
«Situazione risalente al 2015. Perché Spina se n'è ricordato soltanto ora e non quand'era sindaco?»
Bisceglie - martedì 11 giugno 2019
21.55
«Lo scolo sulla spiaggia di Salsello era presente già dal 2015. Ci si chiede, pertanto, perché solo ora il consigliere Spina si sia ricordato di quel fenomeno e non lo abbia fatto quando era sindaco, da prima autorità sanitaria della città, avendone i pieni poteri». Questa la replica di Angelantonio Angarano alle dichiarazioni dell'ex primo cittadino di Bisceglie riguardo il caso di un canale di scolo
«Di fatto, mentre la sua amministrazione non ha mosso un dito per quel problema, la nostra lo ha risolto» ha aggiunto Angarano. «Diversi consiglieri si sono occupati della vicenda sin dall'inverno scorso. Personale dell'Ufficio tecnico comunale, di concerto con responsabili dell'Acquedotto Pugliese, ha individuato perdite sulla rete di adduzione idrica di acqua potabile, che sono state riparate. In seguito all'intervento, dallo scolo non esce più acqua. Nel frattempo le analisi dell'acqua prelevata dallo scolo, effettuate dall'Arpa, hanno dimostrato come non ci fossero indici di inquinamento chimico e le risultanze biologico-tossicologiche non evidenziassero superamenti dei limiti» ha rimarcato, allegando una nota dell'Arpa.
«Analisi di questo tipo sono molto delicate e impongono rigide procedure di campionamento e trasporto» ha spiegato il sindaco. «Il consigliere Spina, invece, ha diffuso irresponsabilmente esiti di analisi effettuate non si sa come né da chi, destando un allarmismo del tutto ingiustificato e creando un notevole danno non tanto all'amministrazione, quanto al comparto turistico-ricettivo della città. Sbandierando un referto che utilizzava come parametri di riferimento quelli della potabilità dell'acqua e non quelli della balneabilità, Spina ha parlato in maniera improvvida di inquinamento delle acque, ingenerando dubbi in cittadini e turisti» ha evidenziato Angarano.
«Questa vicenda ha mostrato lo smisurato egoismo politico di chi, interpretando la politica in funzione di facili consensi, è pronto a compromettere la stagione balneare, con tutto quello che comporta per l'economia, e a infangare il buon nome di una città che ha nel mare una risorsa preziosissima. Oggi poniamo fine a questo vergognoso teatrino ribadendo l'eccellenza della balneabilità delle acque marine, come confermato dal ministero della salute e dall'Arpa, nonché sottolineando che anche l'acqua che usciva dallo scolo non fosse inquinata».
Sulla vicenda è intervenuto anche Girolamo Di Molfetta, presidente del Conbitur. «Le affermazioni, se non certificate dagli enti preposti, possono creare degli svantaggi non solo agli operatori ma anche all'immagine turistica della città stessa.
Siamo davvero rammaricati per le dichiarazioni fuori luogo in merito ad una presunta questione igienico-sanitaria, sullo scolo d'acqua a Salsello. Tali dichiarazioni, che non trovano alcuna conferma, diversamente da quanto ha invece comunicato l'amministrazione, non fanno che aggravare una situazione per gli operatori del commercio e del turismo già difficile, in considerazione dell'inizio ritardato della stagione estiva a causa dell'instabilità del clima».
«Di fatto, mentre la sua amministrazione non ha mosso un dito per quel problema, la nostra lo ha risolto» ha aggiunto Angarano. «Diversi consiglieri si sono occupati della vicenda sin dall'inverno scorso. Personale dell'Ufficio tecnico comunale, di concerto con responsabili dell'Acquedotto Pugliese, ha individuato perdite sulla rete di adduzione idrica di acqua potabile, che sono state riparate. In seguito all'intervento, dallo scolo non esce più acqua. Nel frattempo le analisi dell'acqua prelevata dallo scolo, effettuate dall'Arpa, hanno dimostrato come non ci fossero indici di inquinamento chimico e le risultanze biologico-tossicologiche non evidenziassero superamenti dei limiti» ha rimarcato, allegando una nota dell'Arpa.
«Analisi di questo tipo sono molto delicate e impongono rigide procedure di campionamento e trasporto» ha spiegato il sindaco. «Il consigliere Spina, invece, ha diffuso irresponsabilmente esiti di analisi effettuate non si sa come né da chi, destando un allarmismo del tutto ingiustificato e creando un notevole danno non tanto all'amministrazione, quanto al comparto turistico-ricettivo della città. Sbandierando un referto che utilizzava come parametri di riferimento quelli della potabilità dell'acqua e non quelli della balneabilità, Spina ha parlato in maniera improvvida di inquinamento delle acque, ingenerando dubbi in cittadini e turisti» ha evidenziato Angarano.
«Questa vicenda ha mostrato lo smisurato egoismo politico di chi, interpretando la politica in funzione di facili consensi, è pronto a compromettere la stagione balneare, con tutto quello che comporta per l'economia, e a infangare il buon nome di una città che ha nel mare una risorsa preziosissima. Oggi poniamo fine a questo vergognoso teatrino ribadendo l'eccellenza della balneabilità delle acque marine, come confermato dal ministero della salute e dall'Arpa, nonché sottolineando che anche l'acqua che usciva dallo scolo non fosse inquinata».
Sulla vicenda è intervenuto anche Girolamo Di Molfetta, presidente del Conbitur. «Le affermazioni, se non certificate dagli enti preposti, possono creare degli svantaggi non solo agli operatori ma anche all'immagine turistica della città stessa.
Siamo davvero rammaricati per le dichiarazioni fuori luogo in merito ad una presunta questione igienico-sanitaria, sullo scolo d'acqua a Salsello. Tali dichiarazioni, che non trovano alcuna conferma, diversamente da quanto ha invece comunicato l'amministrazione, non fanno che aggravare una situazione per gli operatori del commercio e del turismo già difficile, in considerazione dell'inizio ritardato della stagione estiva a causa dell'instabilità del clima».