Politica
Scuola "Abbascià", Spina pubblica immagini choc
Situazione di degrado gravissima nell'edificio abbandonato da tempo. L'ex Sindaco: «Ho pianto davvero»
Bisceglie - mercoledì 3 novembre 2021
14.16
Le immagini diffuse sui social dall'ex primo cittadino di Bisceglie Francesco Spina sono eloquenti: le condizioni dell'edificio del centro storico che ha ospitato per un periodo l'istituto scolastico intitolato a Dino Abbascià sono drammatiche.
«Oggi ho davvero pianto vedendo la fine che ha fatto in appena 5 anni la scuola da me realizzata e inaugurata nel 2016, quand'ero Sindaco, quale baluardo di cultura e primo avamposto di legalità per le future generazioni, in un quartiere che stava rinascendo ed è stato ora mortificato e ferito» ha affermato il consigliere di opposizione.
«Bisceglie perde (per sempre ?) la scuola "Dino Abbascià", realizzata unitamente ad altri nove nuovi plessi scolastici durante gli anni delle mie amministrazioni. Durante il sopralluogo di mercoledì, richiesto con il vicepresidente della commissione consiliare regionale alla pubblica istruzione Francesco La Notte, e alla presenza di tecnici comunali e agenti di Polizia Locale che ringrazio, abbiamo verificato le condizioni della scuola: impianti elettrici diventi, porte distrutte, muri danneggiati, rifiuti abbandonati da occupanti abusivi della struttura» ha spiegato.
«Le foto sono agghiaccianti: la scuola (realizzata grazie a centinaia di migliaia di euro di finanziamenti regionali portati con sacrificio a Bisceglie dalla mia amministrazione), abbandonata dall'amministrazione Angarano e senza un contratto di vigilanza, risulta ormai utilizzata per feste e pernottamenti abusivi e potrebbe essere luogo anche di eventuali attività illecite (spero che vi siano approfondimenti delle autorità competenti).
Nel silenzio omissivo dell'amministrazione comunale della "Svolta" ci sono bombole di gas (che potrebbero esplodere) con fornelli utilizzati da poco tempo, suppellettili e arredo scolastico distrutto e i libri dei nostri ragazzi - simbolo di speranza e di crescita culturale della comunità - abbandonati e buttati per terra (ci sono famiglie che non possono comprarli e noi li gettiamo)» ha denunciato.
«Dopo la struttura di via villa Frisari, Bisceglie perde un'altra scuola e struttura comunale, nel silenzio di tutti, e senza che l'amministrazione provveda a riparare i danni che ha arrecato per incuria è mancata vigilanza. La "Svolta" ha capito che tra poco lascerà il governo della città e sta "avvelenando i pozzi", come fanno tutti gli occupanti abusivi non più sorretti dalla legittimazione del consenso popolare: nessuna somma risulta stanziata nell'ultima e recente variazione di bilancio per riparare i danni. Lasceranno i debiti e i danni alla prossima amministrazione comunale» ha evidenziato.
«In questi ultimi mesi di amministrazione di Angarano "Attila", che sta distruggendo tutto ciò che era stato realizzato con sacrificio, vigileremo perché non vengano compiuti ulteriori danni alle tasche dei cittadini. Ringrazio per la presenza oggi il consigliere regionale Francesco La Notte, che certamente si impegnerà per evitare che la mala gestio della "Svolta" provochi la revoca di qualche finanziamento regionale non utilizzato secondo convenzione e che ulteriori finanziamenti possano giungere in favore della nostra comunità come avveniva fino a qualche anno fa» ha concluso Spina.
«Oggi ho davvero pianto vedendo la fine che ha fatto in appena 5 anni la scuola da me realizzata e inaugurata nel 2016, quand'ero Sindaco, quale baluardo di cultura e primo avamposto di legalità per le future generazioni, in un quartiere che stava rinascendo ed è stato ora mortificato e ferito» ha affermato il consigliere di opposizione.
«Bisceglie perde (per sempre ?) la scuola "Dino Abbascià", realizzata unitamente ad altri nove nuovi plessi scolastici durante gli anni delle mie amministrazioni. Durante il sopralluogo di mercoledì, richiesto con il vicepresidente della commissione consiliare regionale alla pubblica istruzione Francesco La Notte, e alla presenza di tecnici comunali e agenti di Polizia Locale che ringrazio, abbiamo verificato le condizioni della scuola: impianti elettrici diventi, porte distrutte, muri danneggiati, rifiuti abbandonati da occupanti abusivi della struttura» ha spiegato.
«Le foto sono agghiaccianti: la scuola (realizzata grazie a centinaia di migliaia di euro di finanziamenti regionali portati con sacrificio a Bisceglie dalla mia amministrazione), abbandonata dall'amministrazione Angarano e senza un contratto di vigilanza, risulta ormai utilizzata per feste e pernottamenti abusivi e potrebbe essere luogo anche di eventuali attività illecite (spero che vi siano approfondimenti delle autorità competenti).
Nel silenzio omissivo dell'amministrazione comunale della "Svolta" ci sono bombole di gas (che potrebbero esplodere) con fornelli utilizzati da poco tempo, suppellettili e arredo scolastico distrutto e i libri dei nostri ragazzi - simbolo di speranza e di crescita culturale della comunità - abbandonati e buttati per terra (ci sono famiglie che non possono comprarli e noi li gettiamo)» ha denunciato.
«Dopo la struttura di via villa Frisari, Bisceglie perde un'altra scuola e struttura comunale, nel silenzio di tutti, e senza che l'amministrazione provveda a riparare i danni che ha arrecato per incuria è mancata vigilanza. La "Svolta" ha capito che tra poco lascerà il governo della città e sta "avvelenando i pozzi", come fanno tutti gli occupanti abusivi non più sorretti dalla legittimazione del consenso popolare: nessuna somma risulta stanziata nell'ultima e recente variazione di bilancio per riparare i danni. Lasceranno i debiti e i danni alla prossima amministrazione comunale» ha evidenziato.
«In questi ultimi mesi di amministrazione di Angarano "Attila", che sta distruggendo tutto ciò che era stato realizzato con sacrificio, vigileremo perché non vengano compiuti ulteriori danni alle tasche dei cittadini. Ringrazio per la presenza oggi il consigliere regionale Francesco La Notte, che certamente si impegnerà per evitare che la mala gestio della "Svolta" provochi la revoca di qualche finanziamento regionale non utilizzato secondo convenzione e che ulteriori finanziamenti possano giungere in favore della nostra comunità come avveniva fino a qualche anno fa» ha concluso Spina.