Scuola
Scuola, fissate la data di inizio anno e le linee guida per studenti e insegnanti
Sono state presentate dal presidente del consiglio Conte e il ministro Azzolina
Italia - venerdì 26 giugno 2020
18.50
Il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, il ministro all'istruzione e agli affari regionali Lucia Azzolina e Francesco Boccia hanno presentato la data di inizio del nuovo anno scolastico 2020-2021 e le linee guida che studenti e insegnanti dovranno rispettare. Si ripartirà in tutta Italia lunedì 14 settembre. Ecco tutte le novità dal provvedimento approvato dalla conferenza Stato-Regioni.
Cambia la visione del distanziamento da banco a banco a un metro dalle bocche dei ragazzi. In questo modo gli spazi verranno ridotto e molte classi potrebbero non essere più smembrate. Sul capitolo mascherine tutto rinviato ad almeno due settimane prima dell'inizio dell'anno scolastico. Le indicazioni in merito all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e gli insegnanti all'interno dell'aula e negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni saranno aggiornate in considerazione del mutato quadro epidemiologico.
Nel piano presentato venerdì 26 giugno non c'è più l'ipotesi del sabato a scuola ma di una «diversa modulazione settimanale del tempo scuola su delibera degli organi collegiali competenti». Specificato per le scuole secondarie come dovrà essere la didattica mista: «Una fruizione opportunamente pianificata di attività in presenza e, in via complementare, didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile ovvero le opportunità tecnologiche, l'età e la competenza degli studenti lo consentano». Resta dunque la questione delle turnazioni per i ragazzi.
Il piano ufficiale propone specifici accordi con gli enti locali e le realtà del terzo settore al fine di favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi come parchi, teatri, biblioteche, archivi. Per quanto riguarda la disabilità si parla di accomodamenti ragionevoli per alcune tipologie di disabilità sempre nel rispetto delle specifiche indicazioni del documento tecnico del Cts. Il documento preannuncia anche la possibilità di «valutare ogni possibile intervento su specifiche intenzioni , prevedendo, ove necessario, anche ai fini del rispetto delle misure sanitarie contenute nei documenti del Cts, e degli strumenti indispensabili per garantire la riapertura delle scuole, ulteriori incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali».
Sulla scuola dell'infanzia: «Si dovrà prevedere la valorizzazione e l'impiego di tutti gli spazi esterni e interni, privilegiando i primi». In questo caso il ministero dedica attenzione anche all'aspetto pedagogico: «L'organizzazione dei diversi momenti della giornata dovrà essere serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile, per cui i bambini dovranno essere messi nelle condizioni di esprimersi con naturalezza e senza costrizioni». L'uso di mascherine per loro non è previsto e i dispositivi per gli adulti non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti.
Cambia la visione del distanziamento da banco a banco a un metro dalle bocche dei ragazzi. In questo modo gli spazi verranno ridotto e molte classi potrebbero non essere più smembrate. Sul capitolo mascherine tutto rinviato ad almeno due settimane prima dell'inizio dell'anno scolastico. Le indicazioni in merito all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e gli insegnanti all'interno dell'aula e negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni saranno aggiornate in considerazione del mutato quadro epidemiologico.
Nel piano presentato venerdì 26 giugno non c'è più l'ipotesi del sabato a scuola ma di una «diversa modulazione settimanale del tempo scuola su delibera degli organi collegiali competenti». Specificato per le scuole secondarie come dovrà essere la didattica mista: «Una fruizione opportunamente pianificata di attività in presenza e, in via complementare, didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile ovvero le opportunità tecnologiche, l'età e la competenza degli studenti lo consentano». Resta dunque la questione delle turnazioni per i ragazzi.
Il piano ufficiale propone specifici accordi con gli enti locali e le realtà del terzo settore al fine di favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi come parchi, teatri, biblioteche, archivi. Per quanto riguarda la disabilità si parla di accomodamenti ragionevoli per alcune tipologie di disabilità sempre nel rispetto delle specifiche indicazioni del documento tecnico del Cts. Il documento preannuncia anche la possibilità di «valutare ogni possibile intervento su specifiche intenzioni , prevedendo, ove necessario, anche ai fini del rispetto delle misure sanitarie contenute nei documenti del Cts, e degli strumenti indispensabili per garantire la riapertura delle scuole, ulteriori incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali».
Sulla scuola dell'infanzia: «Si dovrà prevedere la valorizzazione e l'impiego di tutti gli spazi esterni e interni, privilegiando i primi». In questo caso il ministero dedica attenzione anche all'aspetto pedagogico: «L'organizzazione dei diversi momenti della giornata dovrà essere serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile, per cui i bambini dovranno essere messi nelle condizioni di esprimersi con naturalezza e senza costrizioni». L'uso di mascherine per loro non è previsto e i dispositivi per gli adulti non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti.