Scuola
Scuola, Emiliano: «Garantire il diritto alla didattica a distanza»
Il governatore a Sky Tg24: «Ci sono tante famiglie che preferiscono tenere a casa i bambini in questa fase»
Italia - giovedì 1 aprile 2021
17.30
In merito all'approvazione del nuovo decreto da parte del consiglio dei ministri (link all'articolo), il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è intervenuto durante la trasmissione "Timeline" di Sky Tg24. Tra i temi più discussi e trattati nel nuovo provvedimento c'è sicuramente la scuola, che riaprirà agli studenti fino alla prima media in Puglia, per via della zona rossa: «Dal mio punto di vista va garantito il diritto della didattica a distanza per quelle famiglie che vogliono tenere i bambini a casa: speriamo che il decreto lo consenta».
«Questo non tocca chi deve andare a lavorare e chi purtroppo è costretto a lasciare i bambini a scuola, o sente che ne hanno bisogno: è chiaro che ci possono essere delle situazioni nelle quali la Dad ha stancato. Ci sono dei bambini che probabilmente hanno bisogno di andare a scuola per mantenere il loro equilibrio psicofisico ed è giusto che i genitori decidano, a loro rischio e pericolo ovviamente, di mandarli. Resta il fatto che il numero di genitori che sono stati infettati da bambini asintomatici almeno in Puglia è abbastanza consistente» ha sottolineato il governatore.
«Che succede a quelle famiglie che per tutelare se stesse o le proprie fragilità di salute preferiscono la didattica a distanza piuttosto che la presenza? Credo che abbia a che fare con la Costituzione questa libertà e il Governo ne dovrà tenere conto» si è domandato Emiliano, che ha espresso il suo parere sulla decisione: «Noi facciamo il contrario della Francia che ha chiuso tutte le scuole considerandole un luogo inevitabilmente pericoloso. Questo non vuol dire che gli istituti scolastici sono mal organizzati in Italia, però sono uno degli elementi fondamentali per controllare la curva. In Germania sono chiuse, in Inghilterra sono state riaperte quando hanno vaccinato un bel po' di gente. Noi nel pieno della terza ondata stiamo aprendo».
In chiusura del suo intervento, il presidente della Regione Puglia ha dato le sue impressioni sul dialogo avuto con le famiglie nei giorni scorsi: «Abbiamo deciso di fare un brainstorming generale, devo dire utilissimo perché ci sono tante situazioni di famiglie che devono mandare i figli a scuola perché purtroppo non esistono assegni babysitter, congedi parentali. Aggiungiamo che ci sono anche tanti ragazzi che soffrono davanti al computer e anche questa condizione va gestita, ma ci sono una valanga di famiglie che preferiscono tenerli a casa» ha concluso.
«Questo non tocca chi deve andare a lavorare e chi purtroppo è costretto a lasciare i bambini a scuola, o sente che ne hanno bisogno: è chiaro che ci possono essere delle situazioni nelle quali la Dad ha stancato. Ci sono dei bambini che probabilmente hanno bisogno di andare a scuola per mantenere il loro equilibrio psicofisico ed è giusto che i genitori decidano, a loro rischio e pericolo ovviamente, di mandarli. Resta il fatto che il numero di genitori che sono stati infettati da bambini asintomatici almeno in Puglia è abbastanza consistente» ha sottolineato il governatore.
«Che succede a quelle famiglie che per tutelare se stesse o le proprie fragilità di salute preferiscono la didattica a distanza piuttosto che la presenza? Credo che abbia a che fare con la Costituzione questa libertà e il Governo ne dovrà tenere conto» si è domandato Emiliano, che ha espresso il suo parere sulla decisione: «Noi facciamo il contrario della Francia che ha chiuso tutte le scuole considerandole un luogo inevitabilmente pericoloso. Questo non vuol dire che gli istituti scolastici sono mal organizzati in Italia, però sono uno degli elementi fondamentali per controllare la curva. In Germania sono chiuse, in Inghilterra sono state riaperte quando hanno vaccinato un bel po' di gente. Noi nel pieno della terza ondata stiamo aprendo».
In chiusura del suo intervento, il presidente della Regione Puglia ha dato le sue impressioni sul dialogo avuto con le famiglie nei giorni scorsi: «Abbiamo deciso di fare un brainstorming generale, devo dire utilissimo perché ci sono tante situazioni di famiglie che devono mandare i figli a scuola perché purtroppo non esistono assegni babysitter, congedi parentali. Aggiungiamo che ci sono anche tanti ragazzi che soffrono davanti al computer e anche questa condizione va gestita, ma ci sono una valanga di famiglie che preferiscono tenerli a casa» ha concluso.