Cronaca
Sequestrati beni per 360 mila euro ad una società
Secondo le Fiamme Gialle sarebbero stati omessi pagamenti di imposte e in particolare dell'Iva
Bisceglie - mercoledì 29 giugno 2022
10.13
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Trani, appartenenti al Comando Provinciale di Barletta, hanno eseguito il sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca di beni mobili e disponibilità finanziarie per un ammontare di oltre 360 mila euro nei confronti di una società di Bisceglie e del suo rappresentante legale.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, del pagamento delle imposte, in particolare dell'Iva, per un valore di oltre 360 mila euro.
«Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società in danno alle imprese sane e rispettose delle regole» è quanto rimarcato dalla Guardia di Finanza.
Il quadro probatorio emerso ha indotto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani a disporre il sequestro preventivo delle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, delle quote societarie, dei beni immobili e dei beni mobili registrati per un ammontare complessivo di poco più di 364 mila euro.
Le attività svolte dal Corpo a contrasto dell'economia illegale nel settore imprenditoriale sono finalizzate a garantire un sempre più un efficiente e robusto sistema di legalità economico-finanziaria basato sulla concorrenza leale evidentemente violata nel caso di specie.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, proprio per garantire la libera concorrenza nel mercato, a tutela delle imprese sane rispettose delle regole, e, pertanto, danneggiate da tali comportamenti.
Il procedimento è in fase preliminare.
L'attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, ha permesso di scoprire l'omissione, da parte del soggetto economico, del pagamento delle imposte, in particolare dell'Iva, per un valore di oltre 360 mila euro.
«Il mancato pagamento del tributo, oltre ad arrecare un rilevante danno nei confronti dello Stato, ha concretamente violato la libera concorrenza e il libero mercato, avvantaggiando indebitamente la società in danno alle imprese sane e rispettose delle regole» è quanto rimarcato dalla Guardia di Finanza.
Il quadro probatorio emerso ha indotto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani a disporre il sequestro preventivo delle somme depositate sui conti correnti e depositi bancari, delle quote societarie, dei beni immobili e dei beni mobili registrati per un ammontare complessivo di poco più di 364 mila euro.
Le attività svolte dal Corpo a contrasto dell'economia illegale nel settore imprenditoriale sono finalizzate a garantire un sempre più un efficiente e robusto sistema di legalità economico-finanziaria basato sulla concorrenza leale evidentemente violata nel caso di specie.
La Guardia di Finanza, infatti, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di legalità, proprio per garantire la libera concorrenza nel mercato, a tutela delle imprese sane rispettose delle regole, e, pertanto, danneggiate da tali comportamenti.
Il procedimento è in fase preliminare.