Politica
Sergio Silvestris: «Un grande impegno per combattere la Xylella»
L'esponente politico biscegliese, già parlamentare europeo, sulla manifestazione di domenica a Monopoli a fianco degli agricoltori
Puglia - lunedì 14 gennaio 2019
10.11
«La grande manifestazione che si è tenuta domenica mattina a Monopoli è un'altra tappa importante per la lotta alla Xylella, ed evidenzia l'impegno di tutti i pugliesi a favore dell'agricoltura». Lo ha affermato Sergio Silvestris, in prima linea a fianco degli agricoltori.
«I tempi delle lotte alle eradicazioni, dei divieti all'uso di pesticidi e delle pratiche di stregoneria sono finalmente finiti. I comuni, le associazioni di categorie, gli agricoltori, le imprese e i cittadini sono pronti a rimboccarsi le maniche per attuare quelle buone pratiche che rallentano e limitano fino quasi allo zero la diffusione dell'insetto portatore del batterio» ha aggiunto l'esponente politico biscegliese.
«Per questo è stato molto significativo, per me, partecipare alla grande manifestazione di Monopoli insieme al vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio, all'assessore all'agricoltura Gianni Naglieri e ai consiglieri comunali Sergio Ferrante, Peppo Ruggieri e Michele De Noia. Ed è stato interessante, sabato sera, ascoltare al Castello di Bisceglie tecnici ed esperti, coordinati dal nostro concittadino dottor Pietro Preziosa e dal presidente della Cooperativa "Torre Maestra" Tommaso Mastrototaro, che hanno spiegato in modo chiaro quali sono le buone pratiche che si possono compiere per combattere la Xylella» ha sottolineato l'ex parlamentare europeo.
«Un dato è chiaro: tutti possiamo fare qualcosa. Chi è proprietario di terreni, ma anche i cittadini che possono contribuire alla migliore tenuta delle strade e dei muri di campagna in cui si annida l'insetto che veicola la Xylella fastidiosa. E tutti i cittadini possono impegnarsi nel promuovere e diffondere queste buone pratiche controllando che vengano regolarmente eseguite, segnalando alle autorità competenti campi, terreni e oliveti in stato di abbandono, dove più facilmente si diffonde la grave patologia» ha evidenziato Silvestris.
«Dobbiamo difendere i nostri ulivi, la nostra terra, la nostra agricoltura, la ricchezza della nostra città. Dobbiamo farlo tutti insieme. Devono farlo le istituzioni e devono farlo i cittadini, perché quando l'olivicoltura va in crisi, com'è successo per la gelata dello scorso febbraio, l'intera economia del territorio va a rotoli. Per questo l'impegno, sia nelle pratiche che nella vigile attenzione, dev'essere di tutti» ha rimarcato.
«Finalmente è chiaro chi sia il più grande responsabile di questa sciagura: il presidente della regione Puglia, che in questi anni si è preoccupato di candidarsi alle primarie e di scalare i congressi e i vertici del Pd disinteressandosi della questione Xylella. La regione poteva arginare il fenomeno anni fa limitandolo a poche piante da abbattere, e invece ha lasciato divenisse un flagello per l'intera Puglia» ha rilevato.
«Ma la migliore reazione, piuttosto che additare i pochi, noti e chiari colpevoli, dev'essere quella di adottare, anche se tardivamente, le buone pratiche per combattere la Xylella. Per questo la manifestazione di domenica a Monopoli è stata importante. Perché per una volta non si diceva "no" ai fitofarmaci, alle buone pratiche o alle azioni da compiere ma si diceva "si" a combattere la Xylella e quando le manifestazioni sono fatte per un "si" e per l'assunzione di responsabilità indicano non solo un grande fattore positivo ma anche un cambiamento culturale, che è quello che a partire da Monopoli si registra finalmente in Puglia» ha concluso Sergio Silvestris.
«I tempi delle lotte alle eradicazioni, dei divieti all'uso di pesticidi e delle pratiche di stregoneria sono finalmente finiti. I comuni, le associazioni di categorie, gli agricoltori, le imprese e i cittadini sono pronti a rimboccarsi le maniche per attuare quelle buone pratiche che rallentano e limitano fino quasi allo zero la diffusione dell'insetto portatore del batterio» ha aggiunto l'esponente politico biscegliese.
«Per questo è stato molto significativo, per me, partecipare alla grande manifestazione di Monopoli insieme al vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio, all'assessore all'agricoltura Gianni Naglieri e ai consiglieri comunali Sergio Ferrante, Peppo Ruggieri e Michele De Noia. Ed è stato interessante, sabato sera, ascoltare al Castello di Bisceglie tecnici ed esperti, coordinati dal nostro concittadino dottor Pietro Preziosa e dal presidente della Cooperativa "Torre Maestra" Tommaso Mastrototaro, che hanno spiegato in modo chiaro quali sono le buone pratiche che si possono compiere per combattere la Xylella» ha sottolineato l'ex parlamentare europeo.
«Un dato è chiaro: tutti possiamo fare qualcosa. Chi è proprietario di terreni, ma anche i cittadini che possono contribuire alla migliore tenuta delle strade e dei muri di campagna in cui si annida l'insetto che veicola la Xylella fastidiosa. E tutti i cittadini possono impegnarsi nel promuovere e diffondere queste buone pratiche controllando che vengano regolarmente eseguite, segnalando alle autorità competenti campi, terreni e oliveti in stato di abbandono, dove più facilmente si diffonde la grave patologia» ha evidenziato Silvestris.
«Dobbiamo difendere i nostri ulivi, la nostra terra, la nostra agricoltura, la ricchezza della nostra città. Dobbiamo farlo tutti insieme. Devono farlo le istituzioni e devono farlo i cittadini, perché quando l'olivicoltura va in crisi, com'è successo per la gelata dello scorso febbraio, l'intera economia del territorio va a rotoli. Per questo l'impegno, sia nelle pratiche che nella vigile attenzione, dev'essere di tutti» ha rimarcato.
«Finalmente è chiaro chi sia il più grande responsabile di questa sciagura: il presidente della regione Puglia, che in questi anni si è preoccupato di candidarsi alle primarie e di scalare i congressi e i vertici del Pd disinteressandosi della questione Xylella. La regione poteva arginare il fenomeno anni fa limitandolo a poche piante da abbattere, e invece ha lasciato divenisse un flagello per l'intera Puglia» ha rilevato.
«Ma la migliore reazione, piuttosto che additare i pochi, noti e chiari colpevoli, dev'essere quella di adottare, anche se tardivamente, le buone pratiche per combattere la Xylella. Per questo la manifestazione di domenica a Monopoli è stata importante. Perché per una volta non si diceva "no" ai fitofarmaci, alle buone pratiche o alle azioni da compiere ma si diceva "si" a combattere la Xylella e quando le manifestazioni sono fatte per un "si" e per l'assunzione di responsabilità indicano non solo un grande fattore positivo ma anche un cambiamento culturale, che è quello che a partire da Monopoli si registra finalmente in Puglia» ha concluso Sergio Silvestris.