Cultura
Sesta edizione di Sonimage nel centro storico biscegliese
La rassegna è inclusa nel carnet degli eventi di Avvistamenti
Bisceglie - venerdì 14 settembre 2018
8.02
Un percorso suggestivo tra Palazzo Tupputi, Laboratorio Urbano, via Cardinale dell'Olio e l'appena riqualificata piazzetta di Pendio San Matteo. Sonimage, rassegna di suoni e immagini aperta nel 2013 e organizzata dal Cineclub Canudo, è alla sesta edizione. L'intuizione dei direttori artistici Antonio Musci e Daniela Di Niso, sostenuta da Mibac e Siae nell'ambito del programma "Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura", dall'assessorato all'industria turistica e culturale della regione Puglia, gode del patrocinio del comune di Bisceglie e si avvale della collaborazione del Circolo del cinema atalante. Una cinquantina, fra artisti e studenti italiani under 35, coinvolti negli appuntamenti clou fra mercoledì 19 e sabato 22 settembre.
Previsto l'allestimento di uno spazio espositivo diffuso nel borgo antico, dedicato a circa 30 studenti under 35 di Accademie di Belle Arti e Conservatori di musica italiani. Gli studenti saranno ospitati dal Cineclub Canudo a Bisceglie dal 20 al 22 settembre, affinché possano esporre le proprie opere (installazioni audiovisive) in appositi spazi collocati lungo la strada principale del centro storico, via Cardinale Dell'Olio, che congiunge il Palazzo Tupputi alla Cattedrale. Hanno aderito all'iniziativa numerosi studenti provenienti da prestigiose istituzioni italiane: Accademia di belle arti di Venezia, Accademia di belle arti di Brera, Accademia di belle arti di Urbino, Accademia di belle arti di Bari, Accademia di belle arti di Foggia, Conservatorio di Bari, Conservatorio di Monopoli, Conservatorio di Lecce, Conservatorio di Frosinone, Conservatorio di Alessandria, Conservatorio di Trieste.
Evento d'apertura il 19 settembre alle ore 19:00, presso il Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi, con l'inaugurazione della mostra fotografica My eye, my enemy di Alessandro De Leo, giovane fotografo, nonché docente di fotografia nell'ambito dei PerCorsi Artistici del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 18:00 alle 21:00, fino al 12 ottobre. Sempre presso Palazzo Tupputi, alle 21:00 si terrà un ciclo di proiezioni, intitolato Vita rumorosa, dedicato al rapporto tra suoni e immagini, seguito dall'incontro con la regista Ilaria Pezone.
Nei giorni seguenti, dal 20 al 22 settembre, la piazzetta recentemente restaurata in Pendio San Matteo, nel cuore del borgo antico, sarà la sede di sei performances, due per serata, in cui giovani musicisti e compositori incontreranno registi e videomaker, sempre under35, per dar vita ad altrettante sonorizzazioni inedite di materiali audiovisivi appositamente realizzati per Sonimage.
Tra gli artisti coinvolti: Salvatore Insana, Meno infinito (Giovanni Tancredi, Andrea Veneri), Pommodore collective, Valeria Sturba, Alessandro Vangi, Frank Martino, Davide Mastrangelo, Luca Maria Baldini, Vincenzo Core, Kanaka studio (Andrea Maioli), Caterina Palazzi.
Giovedì 20, alle ore 19:00, presso il Laboratorio Urbano è il turno di [re]BO[u]NDS ~ expanded media (for controlled drippers, lights sync, realtime audio processing + electronic sounds), un'installazione/performance del 2014 di Giulio Colangelo e Valerio De Bonis.
Il giorno seguente, sempre alle ore 19:00 e presso il Laboratorio Urbano, si terrà una conversazione con Christian Caliandro, Bruno Di Marino,Antonello Matarazzo, Pio Monti e Gabriele Perretta su musica, video e arti visive dal titolo "A proposito di segni e suoni". Sarà l'occasione per presentare l'ultimo libro dello studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino, intitolato Segni Sogni Suoni - Quarant'anni di videoclip da David Bowie a Lady Gaga, edito da Meltemi e per fare il punto sul rapporto tra suoni e immagini nell'opera del regista Antonello Matarazzo. Alla discussione partecipano il critico d'arte e curatore Christian Caliandro, lo storico, studioso e ricercatore di arti, estetica e media Gabriele Perretta e lo storico gallerista romano Pio Monti, tra le figure più importanti nel panorama dell'arte contemporanea in Italia.
Sabato 22 settembre, alle ore 19:00 presso il Laboratorio Urbano saranno presentati i lavori prodotti nel corso delle attività formative del progetto Sonimage, in presenza degli esperti che hanno condotto i vari workshop. In particolare dal 20 al 23 agosto si è svolto un workshop di cinema di animazione condotto dall'animatore Adolfo Di Molfetta, che insegna principi d'animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, mentre il 6 e 7 settembre si è svolto un workshop di creazione di musiche da film con il compositore Vincenzo Core, docente di musica elettronica presso il Conservatorio "L. Refice" di Frosinone.
Dal 20 al 22 settembre, nei giorni in cui si svolgerà la rassegna, si terranno contemporaneamente altri due workshop: uno condotto dal videomaker Gioele A. Rana, intitolato Filmare il festival, con un lavoro sul campo che verterà sulla ripresa video della rassegna, l'altro condotto dal fotografo Alessandro De Leo, intitolato Fotografare il festival, che produrrà la documentazione fotografica delle varie attività della rassegna, in relazione al contesto urbano che le ospiterà.
Sonimage si pone dunque come laboratorio di ricerca e formazione nell'ambito dell'audiovisivo, del cinema (anche di animazione), delle arti elettroniche (analogiche e digitali) e della musica contemporanea nel suo rapporto con le immagini, con la realizzazione di proiezioni e sonorizzazioni dal vivo, oltre a una serie di attività collaterali, come manifestazioni espositive, mostre fotografiche, videoinstallazioni e installazioni sonore, concerti di musica elettronica, workshop, seminari e incontri con artisti.
La rassegna Sonimage proporrà la visione di opere filmiche solitamente escluse dal circuito di distribuzione commerciale, i cui autori, giovani registi under 35, saranno invitati a confrontarsi con musicisti e compositori, anch'essi under 35, che proporranno invece la sonorizzazione dal vivo di film e video che per l'occasione saranno privati della colonna sonora, alimentando un dialogo serrato tra immagini in movimento e suoni inediti, per dar vita ad una performance dagli esiti imprevedibili. Solitamente questo cortocircuito tra immagini e suoni dal vivo genera una reazione di grande interesse e partecipazione del pubblico, oltre a conferire una nuova vitalità artistica ad opere filmiche che solitamente sono concepite per una fruizione esclusivamente cinematografica, conferendo anche a quest'ultima una dimensione di liveness che appartiene maggiormente alla sfera delle performing arts, in cui l'artista può interagire dal vivo con il proprio pubblico nel corso dell'esecuzione della propria opera, il cui "senso" non è più racchiuso in sé stessa, ma si esplica nella sua relazione con il fruitore.
Sonimage è un progetto articolato estremamente innovativo, che focalizza l'attenzione sul mondo del cinema e dell'audiovisivo in genere e sul suo complesso rapporto con le altre discipline artistiche, in primis la musica, ma anche l'arte contemporanea. È proprio il suo carattere innovativo che colloca questo progetto su un terreno ibrido, fatto di contaminazioni fra linguaggi e media diversi: non a caso a questo proposito si parla sempre più spesso oggi di intermedialità. Si potrebbe individuare un primo storico anticipatore dell'intermedialità proprio nella figura del pugliese Ricciotto Canudo, a cui il nostro Cineclub è intitolato, il quale già agli albori del cinema, nei primi anni del Novecento, credeva fermamente nella possibilità di un'arte totale, il cinema appunto, coniando la definizione di "Settima Arte", vista come fusione di tutte le arti. Del resto, in anni più recenti, nel 1966, l'artista Dick Higgins, allievo del musicista John Cage e animatore del movimento di avanguardia Fluxus, pubblicò sul primo numero della rivista da lui fondata «Something else newsletter» un manifesto dal titolo Intermedia, che propugnava una fusione capillare fra i diversi linguaggi artistici, cifra di una nuova mentalità tutta protesa verso la fluidità invece che verso la categorizzazione.
La rassegna Sonimage si inserisce nel progetto Avvistamenti, che il Cineclub Canudo ha avviato nel 2002 a Bisceglie, recuperando il senso e la storia dell'antico nome della città, Vigiliae: letteralmente sentinella, vedetta, si riferisce alla sua storica vocazione all'avvistamento, data la strategica collocazione sul mare. Avvistare vuol dire guardare lontano, vedere ciò che è distante onon facilmente visibile all'occhio umano. L'avvistamento presuppone dei confini da varcare, dunque la distanza non è intesa come barriera, ma come distesa che si offre al vedere, un territorio da esplorare, in cui avventurarsi per primi.
Avvistamenti, fin dalla sua prima edizione, si pone come punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione in ambito artistico, tra video, cinema, musica, teatro e arte contemporanea, con proiezioni, mostre, videoinstallazioni, workshop, incontri e performance dal vivo degli artisti invitati. Avvistamenti è un evento internazionale, unico per il Sud Italia, dedicato all'innovazione audiovisiva e sonora, alla sperimentazione artistica e cinematografica, al video d'autore e alla musica elettronica e contemporanea, alla connessione tra diversi linguaggi artistici, all'intermedialità e all'expanded cinema, al rapporto tra suono eimmagine, all'installazione interattiva e multimediale, alla videoarte e alla videoperformance.
Previsto l'allestimento di uno spazio espositivo diffuso nel borgo antico, dedicato a circa 30 studenti under 35 di Accademie di Belle Arti e Conservatori di musica italiani. Gli studenti saranno ospitati dal Cineclub Canudo a Bisceglie dal 20 al 22 settembre, affinché possano esporre le proprie opere (installazioni audiovisive) in appositi spazi collocati lungo la strada principale del centro storico, via Cardinale Dell'Olio, che congiunge il Palazzo Tupputi alla Cattedrale. Hanno aderito all'iniziativa numerosi studenti provenienti da prestigiose istituzioni italiane: Accademia di belle arti di Venezia, Accademia di belle arti di Brera, Accademia di belle arti di Urbino, Accademia di belle arti di Bari, Accademia di belle arti di Foggia, Conservatorio di Bari, Conservatorio di Monopoli, Conservatorio di Lecce, Conservatorio di Frosinone, Conservatorio di Alessandria, Conservatorio di Trieste.
Evento d'apertura il 19 settembre alle ore 19:00, presso il Laboratorio Urbano Palazzo Tupputi, con l'inaugurazione della mostra fotografica My eye, my enemy di Alessandro De Leo, giovane fotografo, nonché docente di fotografia nell'ambito dei PerCorsi Artistici del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 18:00 alle 21:00, fino al 12 ottobre. Sempre presso Palazzo Tupputi, alle 21:00 si terrà un ciclo di proiezioni, intitolato Vita rumorosa, dedicato al rapporto tra suoni e immagini, seguito dall'incontro con la regista Ilaria Pezone.
Nei giorni seguenti, dal 20 al 22 settembre, la piazzetta recentemente restaurata in Pendio San Matteo, nel cuore del borgo antico, sarà la sede di sei performances, due per serata, in cui giovani musicisti e compositori incontreranno registi e videomaker, sempre under35, per dar vita ad altrettante sonorizzazioni inedite di materiali audiovisivi appositamente realizzati per Sonimage.
Tra gli artisti coinvolti: Salvatore Insana, Meno infinito (Giovanni Tancredi, Andrea Veneri), Pommodore collective, Valeria Sturba, Alessandro Vangi, Frank Martino, Davide Mastrangelo, Luca Maria Baldini, Vincenzo Core, Kanaka studio (Andrea Maioli), Caterina Palazzi.
Giovedì 20, alle ore 19:00, presso il Laboratorio Urbano è il turno di [re]BO[u]NDS ~ expanded media (for controlled drippers, lights sync, realtime audio processing + electronic sounds), un'installazione/performance del 2014 di Giulio Colangelo e Valerio De Bonis.
Il giorno seguente, sempre alle ore 19:00 e presso il Laboratorio Urbano, si terrà una conversazione con Christian Caliandro, Bruno Di Marino,Antonello Matarazzo, Pio Monti e Gabriele Perretta su musica, video e arti visive dal titolo "A proposito di segni e suoni". Sarà l'occasione per presentare l'ultimo libro dello studioso di immagini in movimento Bruno Di Marino, intitolato Segni Sogni Suoni - Quarant'anni di videoclip da David Bowie a Lady Gaga, edito da Meltemi e per fare il punto sul rapporto tra suoni e immagini nell'opera del regista Antonello Matarazzo. Alla discussione partecipano il critico d'arte e curatore Christian Caliandro, lo storico, studioso e ricercatore di arti, estetica e media Gabriele Perretta e lo storico gallerista romano Pio Monti, tra le figure più importanti nel panorama dell'arte contemporanea in Italia.
Sabato 22 settembre, alle ore 19:00 presso il Laboratorio Urbano saranno presentati i lavori prodotti nel corso delle attività formative del progetto Sonimage, in presenza degli esperti che hanno condotto i vari workshop. In particolare dal 20 al 23 agosto si è svolto un workshop di cinema di animazione condotto dall'animatore Adolfo Di Molfetta, che insegna principi d'animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, mentre il 6 e 7 settembre si è svolto un workshop di creazione di musiche da film con il compositore Vincenzo Core, docente di musica elettronica presso il Conservatorio "L. Refice" di Frosinone.
Dal 20 al 22 settembre, nei giorni in cui si svolgerà la rassegna, si terranno contemporaneamente altri due workshop: uno condotto dal videomaker Gioele A. Rana, intitolato Filmare il festival, con un lavoro sul campo che verterà sulla ripresa video della rassegna, l'altro condotto dal fotografo Alessandro De Leo, intitolato Fotografare il festival, che produrrà la documentazione fotografica delle varie attività della rassegna, in relazione al contesto urbano che le ospiterà.
Sonimage si pone dunque come laboratorio di ricerca e formazione nell'ambito dell'audiovisivo, del cinema (anche di animazione), delle arti elettroniche (analogiche e digitali) e della musica contemporanea nel suo rapporto con le immagini, con la realizzazione di proiezioni e sonorizzazioni dal vivo, oltre a una serie di attività collaterali, come manifestazioni espositive, mostre fotografiche, videoinstallazioni e installazioni sonore, concerti di musica elettronica, workshop, seminari e incontri con artisti.
La rassegna Sonimage proporrà la visione di opere filmiche solitamente escluse dal circuito di distribuzione commerciale, i cui autori, giovani registi under 35, saranno invitati a confrontarsi con musicisti e compositori, anch'essi under 35, che proporranno invece la sonorizzazione dal vivo di film e video che per l'occasione saranno privati della colonna sonora, alimentando un dialogo serrato tra immagini in movimento e suoni inediti, per dar vita ad una performance dagli esiti imprevedibili. Solitamente questo cortocircuito tra immagini e suoni dal vivo genera una reazione di grande interesse e partecipazione del pubblico, oltre a conferire una nuova vitalità artistica ad opere filmiche che solitamente sono concepite per una fruizione esclusivamente cinematografica, conferendo anche a quest'ultima una dimensione di liveness che appartiene maggiormente alla sfera delle performing arts, in cui l'artista può interagire dal vivo con il proprio pubblico nel corso dell'esecuzione della propria opera, il cui "senso" non è più racchiuso in sé stessa, ma si esplica nella sua relazione con il fruitore.
Sonimage è un progetto articolato estremamente innovativo, che focalizza l'attenzione sul mondo del cinema e dell'audiovisivo in genere e sul suo complesso rapporto con le altre discipline artistiche, in primis la musica, ma anche l'arte contemporanea. È proprio il suo carattere innovativo che colloca questo progetto su un terreno ibrido, fatto di contaminazioni fra linguaggi e media diversi: non a caso a questo proposito si parla sempre più spesso oggi di intermedialità. Si potrebbe individuare un primo storico anticipatore dell'intermedialità proprio nella figura del pugliese Ricciotto Canudo, a cui il nostro Cineclub è intitolato, il quale già agli albori del cinema, nei primi anni del Novecento, credeva fermamente nella possibilità di un'arte totale, il cinema appunto, coniando la definizione di "Settima Arte", vista come fusione di tutte le arti. Del resto, in anni più recenti, nel 1966, l'artista Dick Higgins, allievo del musicista John Cage e animatore del movimento di avanguardia Fluxus, pubblicò sul primo numero della rivista da lui fondata «Something else newsletter» un manifesto dal titolo Intermedia, che propugnava una fusione capillare fra i diversi linguaggi artistici, cifra di una nuova mentalità tutta protesa verso la fluidità invece che verso la categorizzazione.
La rassegna Sonimage si inserisce nel progetto Avvistamenti, che il Cineclub Canudo ha avviato nel 2002 a Bisceglie, recuperando il senso e la storia dell'antico nome della città, Vigiliae: letteralmente sentinella, vedetta, si riferisce alla sua storica vocazione all'avvistamento, data la strategica collocazione sul mare. Avvistare vuol dire guardare lontano, vedere ciò che è distante onon facilmente visibile all'occhio umano. L'avvistamento presuppone dei confini da varcare, dunque la distanza non è intesa come barriera, ma come distesa che si offre al vedere, un territorio da esplorare, in cui avventurarsi per primi.
Avvistamenti, fin dalla sua prima edizione, si pone come punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione in ambito artistico, tra video, cinema, musica, teatro e arte contemporanea, con proiezioni, mostre, videoinstallazioni, workshop, incontri e performance dal vivo degli artisti invitati. Avvistamenti è un evento internazionale, unico per il Sud Italia, dedicato all'innovazione audiovisiva e sonora, alla sperimentazione artistica e cinematografica, al video d'autore e alla musica elettronica e contemporanea, alla connessione tra diversi linguaggi artistici, all'intermedialità e all'expanded cinema, al rapporto tra suono eimmagine, all'installazione interattiva e multimediale, alla videoarte e alla videoperformance.