Politica
Sicurezza, le dieci proposte di Bisceglie 2018
Dibattito aperto alla cittadinanza con la partecipazione di esponenti del mondo imprenditoriale
Bisceglie - martedì 31 ottobre 2017
14.36
Una priorità. Il tema della sicurezza, per Bisceglie 2018, è senza dubbio centrale. Non è un caso che l'incontro pubblico di lunedì 30 ottobre presso la sede della coalizione, in largo Caduti Corazzata Roma, abbia riscontrato particolare interesse fra i partecipanti.
«La prossima amministrazione comunale dovrà impegnarsi per garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini» è la sintesi emersa dal dibattito, introdotto dall'intervento di Vito Troilo, caporedattore di BisceglieViva, che ha tracciato un bilancio della situazione attraverso una rassegna stampa degli episodi criminosi e dei fatti di cronaca (compresi furti in opifici e rapine in abitazioni) che si sono recentemente susseguiti nel territorio biscegliese. L'analisi, puramente giornalistica, ha fornito spunti per la discussione, cui ha preso parte Alessandro Ricchiuti, presidente dell'associazione degli imprenditori biscegliesi.
Secondo il professionista sarebbe necessario, per contrastare l'insicurezza nella zona artigianale e in quella industriale, realizzare una perimetrazione delle aree produttive: «Le aziende, in consorzio, contribuirebbero con costi sicuramente inferiori a quelli sostenuti per la videosorveglianza del singolo insediamento alla creazione di un sistema unico di sicurezza tramite dei varchi» ha spiegato Ricchiuti.
Molto interessante l'intervento dell'avvocato Pablo Rigante, che ha proposto l'introduzione di corpi volontari con compiti di sicurezza: «Figure previste dalla legge e autorizzate dalla Prefettura. I componenti delle associazioni, rigorosamente in divisa, non possono essere armati. Il loro ruolo consisterebbe ne pattugliamento di alcune zone della città, con la possibilità di segnalare alle forze dell'ordine situazioni di reato o sospette».
Sergio Silvestris ha concluso formulando una sintesi dei dieci punti sulla sicurezza che saranno inseriti nel programma amministrativo di Bisceglie 2018, rimarcando fra l'altro la necessità di riportare gli agenti di Polizia Locale a ruoli esclusivamente operativi («Evitando facciano la scorta al gonfalone della città o peggio finiscano all'interno degli uffici con tutto il bisogno che c'è di loro per strada») e della proroga dell'esenzione Tari per gli investimenti in videosorveglianza.
Fra le proposte anche il pattugliamento dell'agro col coinvolgimento delle associazioni di guardie ambientali anche per affrontare il persistente abbandono di rifiuti, il coordinamento periodico delle forze dell'ordine per monitorare il territorio e per programmare le azioni da mettere in campo, l'apertura di un tavolo di confronto tra istituzioni, forze dell'ordine e servizi sociali, anche per un monitoraggio immediato del fenomeno dell'abbandono scolastico, la maggiore diffusione del numero verde di segnalazione della Polizia Locale, il pattugliamento delle periferie e delle zone sensibili (come la stazione ferroviaria) nelle ore serali e la redazione di progetti scolastici mirati alla promozione della collaborazione con le forze dell'ordine.
«La prossima amministrazione comunale dovrà impegnarsi per garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini» è la sintesi emersa dal dibattito, introdotto dall'intervento di Vito Troilo, caporedattore di BisceglieViva, che ha tracciato un bilancio della situazione attraverso una rassegna stampa degli episodi criminosi e dei fatti di cronaca (compresi furti in opifici e rapine in abitazioni) che si sono recentemente susseguiti nel territorio biscegliese. L'analisi, puramente giornalistica, ha fornito spunti per la discussione, cui ha preso parte Alessandro Ricchiuti, presidente dell'associazione degli imprenditori biscegliesi.
Secondo il professionista sarebbe necessario, per contrastare l'insicurezza nella zona artigianale e in quella industriale, realizzare una perimetrazione delle aree produttive: «Le aziende, in consorzio, contribuirebbero con costi sicuramente inferiori a quelli sostenuti per la videosorveglianza del singolo insediamento alla creazione di un sistema unico di sicurezza tramite dei varchi» ha spiegato Ricchiuti.
Molto interessante l'intervento dell'avvocato Pablo Rigante, che ha proposto l'introduzione di corpi volontari con compiti di sicurezza: «Figure previste dalla legge e autorizzate dalla Prefettura. I componenti delle associazioni, rigorosamente in divisa, non possono essere armati. Il loro ruolo consisterebbe ne pattugliamento di alcune zone della città, con la possibilità di segnalare alle forze dell'ordine situazioni di reato o sospette».
Sergio Silvestris ha concluso formulando una sintesi dei dieci punti sulla sicurezza che saranno inseriti nel programma amministrativo di Bisceglie 2018, rimarcando fra l'altro la necessità di riportare gli agenti di Polizia Locale a ruoli esclusivamente operativi («Evitando facciano la scorta al gonfalone della città o peggio finiscano all'interno degli uffici con tutto il bisogno che c'è di loro per strada») e della proroga dell'esenzione Tari per gli investimenti in videosorveglianza.
Fra le proposte anche il pattugliamento dell'agro col coinvolgimento delle associazioni di guardie ambientali anche per affrontare il persistente abbandono di rifiuti, il coordinamento periodico delle forze dell'ordine per monitorare il territorio e per programmare le azioni da mettere in campo, l'apertura di un tavolo di confronto tra istituzioni, forze dell'ordine e servizi sociali, anche per un monitoraggio immediato del fenomeno dell'abbandono scolastico, la maggiore diffusione del numero verde di segnalazione della Polizia Locale, il pattugliamento delle periferie e delle zone sensibili (come la stazione ferroviaria) nelle ore serali e la redazione di progetti scolastici mirati alla promozione della collaborazione con le forze dell'ordine.