Cronaca
Sigilli su un'area del litorale biscegliese, quattro persone denunciate
Operazione della Capitaneria di Porto su disposizione della Procura di Trani
Bisceglie - sabato 6 marzo 2021
21.19
I militari della Capitaneria di Porto di Barletta hanno dato seguito, nel pomeriggio di sabato 6 marzo, a una precisa disposizione della Procura della Repubblica di Trani e messo sotto sequestro penale un'area demaniale marittima di circa 3000 metri quadri in territorio di Bisceglie.
Secondo quanto fatto sapere dalla Guardia Costiera, in ragione di accurate attività di indagine e di controllo sarebbe stata riscontrata la realizzazione di opere abusive all'interno di un'area situata in un tratto di spiaggia del litorale biscegliese (La salata), aggiudicata a seguito di procedura a evidenza pubblica, per finalità turistico-ricreative.
L'opera abusiva, consistente in una massicciata composta da un notevole quantitativo di massi di cava, per una lunghezza di 300 metri paralleli alla linea di costa, posizionati lungo il perimetro lato mare delle concessioni, è risultata non esser stata sottoposta a parere paesaggistico a cura della competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
La misura cautelare del sequestro è stata adottata per evitare la prosecuzione di ulteriori reati in materia di abusiva innovazione su area demaniale marittima, nonché in campo ambientale, che avrebbero portato alla sottrazione e alterazione di un'area ad origine destinata alla pubblica fruizione e soggetta a tutela paesaggistica. Sono state individuate e deferite all'autorità giudiziaria, al momento, quattro persone (le cui identità non sono note) ritenute responsabili dei reati di cui all'articolo 54-1161 del Codice della navigazione "Innovazione abusiva di area demaniale marittima", all'articolo 31 Dpr 380/01 per aver realizzato opere in totale difformità del permesso a costruire, all'articolo 1169 comma 1 del decreto legislativo n°42/04 per aver realizzato un opera non osservando i vincoli cui è assoggettata la zona, dell'articolo 734 per deturpamento di bellezze naturali.
L'azione dei militari della Guardia Costiera ha scongiurato il verificarsi di ulteriori abusi in materia ambientale e demaniale, imponendo, a favore della collettività il rispetto delle norme poste a tutela dei beni pubblici.
Secondo quanto fatto sapere dalla Guardia Costiera, in ragione di accurate attività di indagine e di controllo sarebbe stata riscontrata la realizzazione di opere abusive all'interno di un'area situata in un tratto di spiaggia del litorale biscegliese (La salata), aggiudicata a seguito di procedura a evidenza pubblica, per finalità turistico-ricreative.
L'opera abusiva, consistente in una massicciata composta da un notevole quantitativo di massi di cava, per una lunghezza di 300 metri paralleli alla linea di costa, posizionati lungo il perimetro lato mare delle concessioni, è risultata non esser stata sottoposta a parere paesaggistico a cura della competente Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.
La misura cautelare del sequestro è stata adottata per evitare la prosecuzione di ulteriori reati in materia di abusiva innovazione su area demaniale marittima, nonché in campo ambientale, che avrebbero portato alla sottrazione e alterazione di un'area ad origine destinata alla pubblica fruizione e soggetta a tutela paesaggistica. Sono state individuate e deferite all'autorità giudiziaria, al momento, quattro persone (le cui identità non sono note) ritenute responsabili dei reati di cui all'articolo 54-1161 del Codice della navigazione "Innovazione abusiva di area demaniale marittima", all'articolo 31 Dpr 380/01 per aver realizzato opere in totale difformità del permesso a costruire, all'articolo 1169 comma 1 del decreto legislativo n°42/04 per aver realizzato un opera non osservando i vincoli cui è assoggettata la zona, dell'articolo 734 per deturpamento di bellezze naturali.
L'azione dei militari della Guardia Costiera ha scongiurato il verificarsi di ulteriori abusi in materia ambientale e demaniale, imponendo, a favore della collettività il rispetto delle norme poste a tutela dei beni pubblici.