Politica
Spazio civico: «Quale visione per il trasporto pubblico a Bisceglie?»
Le proposte del movimento sulla base di un'analisi condotta attraverso l'ascolto degli utenti del servizio
Bisceglie - mercoledì 11 gennaio 2023
8.33
«I vantaggi del trasporto pubblico locale sono innumerevoli. Riducono il traffico, il consumo dei carburanti, l'immissione delle sostanze inquinanti nell'aria e l'inquinamento acustico; consentono risparmi di spesa per i cittadini sui costi di gestione e manutenzione delle auto, nonché sul pagamento delle accise; riducono la sedentarietà poiché richiedono un minimo di esercizio fisico; sono considerati più sicuri rispetto all'auto secondo le statistiche; contrastano un modello di vita individualista mettendo i cittadini in relazione tra loro; consentono economie di scala. Costituiscono, se sviluppati in maniera organica, la principale alternativa all'auto permettendo, anche a chi non ne possiede una, di spostarsi liberamente e non rimanere isolato». Queste le premesse sulle quali due referenti di Spazio civico, Leonardo Di Molfetta e Alessandro Povia, sono intervenuti per sollecitare un dibattito riguardo la situazione del trasporto pubblico in città.
«Bisceglie dispone di 2 linee di trasporto pubblico: la n° 1 con partenza da via Nicola Consiglio e la n° 2 con partenza da via degli aragonesi (ospedale). I bus impegnati in queste due linee sono 2 al mattino e 1 dal pomeriggio; la frequenza con cui passano i bus quindi si dimezza dal pomeriggio. La città dispone anche di un servizio navette scolastiche che impiega 4 bus, ma - non essendoci un numero di mezzi sufficiente a coprire il fabbisogno studentesco - due di questi bus sono distratti dal servizio di linea ordinario negli orari scolastici (8-9 e 12:15-13:15 circa) con conseguente riduzione del servizio di linea offerto» hanno osservato.
«Sollecitati da alcuni concittadini, abbiamo approfondito l'argomento, provato il servizio, interloquito con utenti ed addetti ai lavori, fatto le ricerche del caso. Per un servizio di trasporto pubblico locale sufficiente ed efficiente servirebbero almeno il doppio delle linee e dei bus ora in servizio, in modo da ridurre l'afflusso veicolare dalle periferie verso il centro urbano, garantire collegamenti capillari tra i vari quartieri, ridurre il flusso veicolare proveniente dalle città limitrofe (Trani, Andria, Corato, Ruvo e Molfetta) e diretto verso il centro, unitamente a delle zone da adibire, offrire un collegamento verso la zona artigianale ed industriale, collegare agevolmente il mercato settimanale di via San Martino al resto della città in modo da ridurre il numero delle auto che si riversa nella zona il martedì, evitare di distogliere le circolari al servizio di linea per prestare servizio scolastico» hanno aggiunto.
Spazio civico ha posto l'attenzione su altri aspetti: «È necessaria un'informazione esatta sugli orari che utilizzi i diversi canali comunicativi. Gli orari affissi alle paline non sono aggiornati, quelli presenti sul sito internet del Comune risalgono al 2017 e l'informazione data dallo sportello informativo è insufficiente. Fondamentale, naturalmente, è anche una viabilità stradale in buono stato, in modo tale da offrire agli utenti un viaggio confortevole, nonché minori costi di manutenzione dei mezzi che si riversano sul costo del servizio. Bisognerebbe dotare i mezzi di rampe per disabili funzionanti, in modo da non lasciare indietro e discriminare nessuno. Sarebbe auspicabile un parco veicoli meno inquinante e in linea con le ultime direttive europee. Importante anche ideare fermate nuove, confortevoli e tecnologicamente al passo coi tempi, in grado di dare informazioni sul tempo da attendere per la prossima corsa, sui percorsi dei bus e permettere l'acquisto dei biglietti».
Dal movimento è giunta un'esortazione al maggior coinvolgimento degli utenti nella definizione di percorsi e orari. «L'augurio che è Put e del Pums, strumenti utili alla programmazione e realizzazione della mobilità sostenibile, vengano adottati il prima possibile. Ci sembra doveroso ripristinare la stazione ferroviaria come capolinea o fermata di scambio, in modo da collegare il servizio bus a quello su treno e rendere il trasporto intermodale, così come favorire la creazione di nuova domanda, di modo che sempre più cittadini scelgano i mezzi pubblici al posto della propria macchina; e pubblicità, promozioni, sconti, nonché iniziative come "piedibus", ztl e aree pedonali contribuiscono a rendere la città meno "autocentrica" e a migliorare la percezione dei mezzi pubblici. Servono inoltre linee con percorsi di ritorno, in modo da offrire agli utenti un servizio di ritorno diretto ed eliminare inutili attese agli autisti ad inizio giornata, dato che attendono fermi l'orario di partenza allo stesso capolinea poiché compiono lo stesso giro: prima la linea 1 e a seguire la linea 2.
Una città con oltre 54 mila abitanti, che vuol essere moderna, europea, con lo sguardo al futuro e rispettare l'ambiente, non può permettersi il lusso di non sviluppare un servizio di trasporto pubblico locale efficiente, razionale e funzionale. Speriamo, per il bene di tutta la collettività, di veder realizzato quanto proposto il prima possibile» hanno concluso da Spazio civico.
«Bisceglie dispone di 2 linee di trasporto pubblico: la n° 1 con partenza da via Nicola Consiglio e la n° 2 con partenza da via degli aragonesi (ospedale). I bus impegnati in queste due linee sono 2 al mattino e 1 dal pomeriggio; la frequenza con cui passano i bus quindi si dimezza dal pomeriggio. La città dispone anche di un servizio navette scolastiche che impiega 4 bus, ma - non essendoci un numero di mezzi sufficiente a coprire il fabbisogno studentesco - due di questi bus sono distratti dal servizio di linea ordinario negli orari scolastici (8-9 e 12:15-13:15 circa) con conseguente riduzione del servizio di linea offerto» hanno osservato.
«Sollecitati da alcuni concittadini, abbiamo approfondito l'argomento, provato il servizio, interloquito con utenti ed addetti ai lavori, fatto le ricerche del caso. Per un servizio di trasporto pubblico locale sufficiente ed efficiente servirebbero almeno il doppio delle linee e dei bus ora in servizio, in modo da ridurre l'afflusso veicolare dalle periferie verso il centro urbano, garantire collegamenti capillari tra i vari quartieri, ridurre il flusso veicolare proveniente dalle città limitrofe (Trani, Andria, Corato, Ruvo e Molfetta) e diretto verso il centro, unitamente a delle zone da adibire, offrire un collegamento verso la zona artigianale ed industriale, collegare agevolmente il mercato settimanale di via San Martino al resto della città in modo da ridurre il numero delle auto che si riversa nella zona il martedì, evitare di distogliere le circolari al servizio di linea per prestare servizio scolastico» hanno aggiunto.
Spazio civico ha posto l'attenzione su altri aspetti: «È necessaria un'informazione esatta sugli orari che utilizzi i diversi canali comunicativi. Gli orari affissi alle paline non sono aggiornati, quelli presenti sul sito internet del Comune risalgono al 2017 e l'informazione data dallo sportello informativo è insufficiente. Fondamentale, naturalmente, è anche una viabilità stradale in buono stato, in modo tale da offrire agli utenti un viaggio confortevole, nonché minori costi di manutenzione dei mezzi che si riversano sul costo del servizio. Bisognerebbe dotare i mezzi di rampe per disabili funzionanti, in modo da non lasciare indietro e discriminare nessuno. Sarebbe auspicabile un parco veicoli meno inquinante e in linea con le ultime direttive europee. Importante anche ideare fermate nuove, confortevoli e tecnologicamente al passo coi tempi, in grado di dare informazioni sul tempo da attendere per la prossima corsa, sui percorsi dei bus e permettere l'acquisto dei biglietti».
Dal movimento è giunta un'esortazione al maggior coinvolgimento degli utenti nella definizione di percorsi e orari. «L'augurio che è Put e del Pums, strumenti utili alla programmazione e realizzazione della mobilità sostenibile, vengano adottati il prima possibile. Ci sembra doveroso ripristinare la stazione ferroviaria come capolinea o fermata di scambio, in modo da collegare il servizio bus a quello su treno e rendere il trasporto intermodale, così come favorire la creazione di nuova domanda, di modo che sempre più cittadini scelgano i mezzi pubblici al posto della propria macchina; e pubblicità, promozioni, sconti, nonché iniziative come "piedibus", ztl e aree pedonali contribuiscono a rendere la città meno "autocentrica" e a migliorare la percezione dei mezzi pubblici. Servono inoltre linee con percorsi di ritorno, in modo da offrire agli utenti un servizio di ritorno diretto ed eliminare inutili attese agli autisti ad inizio giornata, dato che attendono fermi l'orario di partenza allo stesso capolinea poiché compiono lo stesso giro: prima la linea 1 e a seguire la linea 2.
Una città con oltre 54 mila abitanti, che vuol essere moderna, europea, con lo sguardo al futuro e rispettare l'ambiente, non può permettersi il lusso di non sviluppare un servizio di trasporto pubblico locale efficiente, razionale e funzionale. Speriamo, per il bene di tutta la collettività, di veder realizzato quanto proposto il prima possibile» hanno concluso da Spazio civico.