Politica
Spina: «Angarano si boccia da solo»
«Non è la prima volta che annulla le sue stesse decisioni»
Bisceglie - mercoledì 27 novembre 2019
18.55
Francesco Spina continua ad attaccare il primo cittadino di Bisceglie Angelantonio Angarano.
«Nella storia di Bisceglie non è mai successo. Angarano, quale sindaco e assessore al bilancio (dato che ha voluto tenere per sé la delega, presuntuosamente), nell'ultimo consiglio comunale aveva respinto le proposte delle minoranze, costringendole ad abbandonare l'aula e a presentare un esposto circostanziato al Prefetto e alle altre autorità competenti» ha affermato.
«Con la sua solita arroganza e maleducazione istituzionale (ormai non si limita più a portare a casa le chiavi del cancello del comune) aveva accusato di disonestà intellettuale con gravi offese i consiglieri di minoranza, affermando in modo chiaro, "forte" del parere del suo dirigente di fiducia dottor Pedone, di conoscere lui solo il percorso della legalità, che aveva trovato la via giusta e che pure la sentenza dei giudici amministrativi era sbagliata» ha aggiunto.
«A distanza di 24 ore il colpo di scena: Angarano double face (dice una cosa e subito dopo ne fa un'altra, sbagliandole tutte e due) sconfessa se stesso e dà ragione alle opposizioni. In tal modo dimostra alla città, in modo plastico e chiaro, i danni che possono produrre ad una comunità i politici "politicamente ciucci e presuntuosi" come lui. Hanno, come ormai succede quasi quotidianamente, annullato le loro stesse decisioni perdendo nuovamente tempo e paralizzando la città in ogni suo contesto» ha sottolineato l'ex sindaco, riferendosi al fatto che, con delibera n° 301, la giunta ha revocato i contenuti della delibera n° 297 del 21 novembre.
Per amore della città, che hanno sempre dichiarato di voler tutelare, la finiscano con infantili scuse e perdite di tempo e chiedano essi stessi l'intervento del Prefetto per far uscire Bisceglie da questa palude di illegalità e di oscuri interessi di bottega in cui l'hanno trascinata» ha concluso Spina.
«Nella storia di Bisceglie non è mai successo. Angarano, quale sindaco e assessore al bilancio (dato che ha voluto tenere per sé la delega, presuntuosamente), nell'ultimo consiglio comunale aveva respinto le proposte delle minoranze, costringendole ad abbandonare l'aula e a presentare un esposto circostanziato al Prefetto e alle altre autorità competenti» ha affermato.
«Con la sua solita arroganza e maleducazione istituzionale (ormai non si limita più a portare a casa le chiavi del cancello del comune) aveva accusato di disonestà intellettuale con gravi offese i consiglieri di minoranza, affermando in modo chiaro, "forte" del parere del suo dirigente di fiducia dottor Pedone, di conoscere lui solo il percorso della legalità, che aveva trovato la via giusta e che pure la sentenza dei giudici amministrativi era sbagliata» ha aggiunto.
«A distanza di 24 ore il colpo di scena: Angarano double face (dice una cosa e subito dopo ne fa un'altra, sbagliandole tutte e due) sconfessa se stesso e dà ragione alle opposizioni. In tal modo dimostra alla città, in modo plastico e chiaro, i danni che possono produrre ad una comunità i politici "politicamente ciucci e presuntuosi" come lui. Hanno, come ormai succede quasi quotidianamente, annullato le loro stesse decisioni perdendo nuovamente tempo e paralizzando la città in ogni suo contesto» ha sottolineato l'ex sindaco, riferendosi al fatto che, con delibera n° 301, la giunta ha revocato i contenuti della delibera n° 297 del 21 novembre.
«Situazione imbarazzante che mai si era verificata in Italia»
«Il Prefetto e il ministero dell'interno sono presumibilmente in forte imbarazzo di fronte a una situazione che non era mai capitata in Italia: due diffide di scioglimento (per bilancio di previsione e conto consuntivo) della Prefettura abbondantemente scadute e tutti gli atti di bilancio del 2019 (i primi e forse gli ultimi dell'amministrazione Angarano) tutti completamente sbagliati con l'evidente impossibilità di comprendere la veridicità dei conti pubblici e con debiti fuori bilancio che si stanno accumulando dimenticati nei cassetti dei dirigenti» ha sostenuto Spina.«Questa crisi non potrà che portare al dissesto»
«Si spera sempre in un colpo di spugna? Con la nuova delibera di autobocciatura di Angarano & company si ha la conferma che questa crisi amministrativa non potrà che portare al dissesto delle casse comunali (dopo una lunga agonia della città) o al commissariamento per apportare d'urgenza i correttivi necessari che, Angarano, presuntuosamente chiuso sulle sue fiabesche convinzioni, non è in grado di individuare nonostante gli umili e accorati suggerimenti delle opposizioni. Angarano & company, soprattutto i suoi sostenitori in consiglio comunale, evitino di assumersi responsabilità non solo politiche che stanno affossando i biscegliesi.Per amore della città, che hanno sempre dichiarato di voler tutelare, la finiscano con infantili scuse e perdite di tempo e chiedano essi stessi l'intervento del Prefetto per far uscire Bisceglie da questa palude di illegalità e di oscuri interessi di bottega in cui l'hanno trascinata» ha concluso Spina.