Politica
Spina attacca: «Comune allo sbando. Dirigenti e funzionari in fuga»
Il consigliere di opposizione: «Con Angarano dipendenti dimezzati»
Bisceglie - mercoledì 26 gennaio 2022
Francesco Spina è intervenuto in una nota sull'attuale situazione a Palazzo San Domenico: «Con la "Svolta" di Angarano il Comune di Bisceglie è allo sbando. Anche il dirigente dell'area amministrativa ha ottenuto il trasferimento in un'altra sede, come già avevano fatto il dirigente dell'area ambiente (subito dopo l'ultima proroga dell'appalto di igiene urbana) e l'ex segretaria generale, che ha preferito Cerignola a Bisceglie. Ora addirittura Angarano & co rischiano di perdere anche il loro dirigente dell'area finanziaria, che ha partecipato ad avviso pubblico a Bari, e si trova di fronte a una scelta che non gli si presenterà più per entrare nella Regione Puglia» ha dichiarato.
Poi ha proseguito: «Anche molti funzionari preferiscono successivamente rinunciare a Bisceglie e chiedono mobilità e comandi verso altri enti (agenzia delle entrate, Asl...). Intanto, i pensionamenti hanno ridotto al minimo la "dotazione organica" del Comune e così molti uffici comunali restano chiusi per giorni o affidati a dipendenti in pensione che, con spirito di sacrificio, rischiano personalmente gravi responsabilità pur di non far cessare importanti servizi comunali».
«Anche per fare un semplice certificato o rinnovare una carta di identità, bisogna fare un tour faticoso e lunghissimo con assembramenti e resse che mettono a dura prova pazienza e dignità dei cittadini» ha concluso.
Poi ha proseguito: «Anche molti funzionari preferiscono successivamente rinunciare a Bisceglie e chiedono mobilità e comandi verso altri enti (agenzia delle entrate, Asl...). Intanto, i pensionamenti hanno ridotto al minimo la "dotazione organica" del Comune e così molti uffici comunali restano chiusi per giorni o affidati a dipendenti in pensione che, con spirito di sacrificio, rischiano personalmente gravi responsabilità pur di non far cessare importanti servizi comunali».
«Anche per fare un semplice certificato o rinnovare una carta di identità, bisogna fare un tour faticoso e lunghissimo con assembramenti e resse che mettono a dura prova pazienza e dignità dei cittadini» ha concluso.