Cronaca
Spina e Angarano fra i testimoni del processo "Giustizia svenduta"?
Secondo le indiscrezioni saranno chiamati in causa dalla difesa nel procedimento in corso a Lecce
Bisceglie - mercoledì 13 novembre 2019
21.34
I nominativi dell'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina e dell'attuale primo cittadino Angelantonio Angarano figurerebbero nell'elenco dei 104 testimoni citati dalla difesa dell'ex gip del Tribunale di Trani Michele Nardi, coinvolto nell'inchiesta "Giustizia svenduta".
Toccherebbe comunque al Tribunale di Lecce, nel caso in cui l'indiscrezione fosse confermata, determinare l'utilità e l'ammissibilità delle eventuali testimonianze dei due esponenti politici biscegliesi. L'udienza si terrà giovedì 14 novembre in Salento.
Non è escluso che i legali di Nardi possano aver citato altri biscegliesi fra i numerosi avvocati che, secondo i rumors, farebbero parte della lista dei testimoni. L'ex magistrato, in carcere a Matera dallo scorso gennaio, è accusato di essere il perno di una vera e propria rete di favori e tangenti allestita in modo da evitare guai giudiziari ad alcuni imprenditori, su tutti il coratino Flavio D'Introno, che ha sostenuto di aver versato oltre due milioni di euro e corrisposto dazioni di vario tipo tra viaggi, gioielli e ristrutturazione di immobili appartenenti a Nardi al fine di scampare da una condanna per usura. Tanti i nomi altisonanti circolati fra i possibili testimoni del processo, compreso quello dell'attuale primo ministro Giuseppe Conte.
Toccherebbe comunque al Tribunale di Lecce, nel caso in cui l'indiscrezione fosse confermata, determinare l'utilità e l'ammissibilità delle eventuali testimonianze dei due esponenti politici biscegliesi. L'udienza si terrà giovedì 14 novembre in Salento.
Non è escluso che i legali di Nardi possano aver citato altri biscegliesi fra i numerosi avvocati che, secondo i rumors, farebbero parte della lista dei testimoni. L'ex magistrato, in carcere a Matera dallo scorso gennaio, è accusato di essere il perno di una vera e propria rete di favori e tangenti allestita in modo da evitare guai giudiziari ad alcuni imprenditori, su tutti il coratino Flavio D'Introno, che ha sostenuto di aver versato oltre due milioni di euro e corrisposto dazioni di vario tipo tra viaggi, gioielli e ristrutturazione di immobili appartenenti a Nardi al fine di scampare da una condanna per usura. Tanti i nomi altisonanti circolati fra i possibili testimoni del processo, compreso quello dell'attuale primo ministro Giuseppe Conte.