Politica
Spina: «Il Comune recuperi quei 22 mila euro»
Interrogazione dell'ex Sindaco sulla vicenda del conferimento dell'incarico di capo di gabinetto a Di Pierro
Bisceglie - venerdì 18 febbraio 2022
7.52
«Purtroppo col passare degli anni è aumentata la mia intolleranza alla arroganza e alla prepotenza amministrativa. Mentre una larga parte dei politici, col passare del tempo, diventa sempre più opportunista e avvezza al compromesso sulla pelle dei cittadini, io non riesco ad arrendermi all'idea di veder perpetrare abusi da chi dovrebbe, invece, tutelare la comunità che rappresenta». Queste le parole con cui Francesco Spina, ex Sindaco di Bisceglie, ha annunciato la presentazione di un'interrogazione consiliare urgente a proposito della posizione di Mauro Di Pierro, già assessore nelle amministrazioni Napoletano (1996-2006), quindi consigliere comunale del Partito Democratico, in seguito nominato capo di gabinetto da Angelantonio Angarano salvo rassegnare le dimissioni all'inizio del 2021.
«Un'amministrazione pubblica non può essere forte con i deboli e debole con i forti; intransigente e rigorosa quando chiede i soldi ai cittadini ed elastica e compiacente con gli amici. La "Svolta" naviga a vista sul precario equilibrio tra privilegi per pochi e vessazioni per molti» ha aggiunto Spina. «L'esempio dell'ex capo di gabinetto amico del Sindaco è emblematico: stanno arrivando cartelle pazze di accertamenti Tari e Tares (2013 addirittura) anche per annualità prescritte o addirittura pagate, pur di fare cassa. Invece, 22 mila euro indebitamente percepiti (per l'accertata incompatibilità di Mauro Di Pierro relativamente all'incarico di capo di gabinetto) da un amico del Sindaco, dopo circa due anni, non vengono recuperati nelle forme di legge, come il Comune fa con tutti quelli che non sono amici e parenti della "Svolta"; e quel buco di bilancio viene "coperto" dalla povera gente, costretta a subire aumenti esosissimi di tasse e tariffe» è l'accusa dell'esponente di opposizione.
«Ho dedicato una parte del mio tempo libero dal lavoro a preparare un'interrogazione sulla questione del doppio incarico all'ex capo di gabinetto di Angarano, che ho presentato per conoscenza anche all'autorità anticorruzione. Speriamo che la legge diventi uguali per tutti al Comune di Bisceglie e che a pagare gli abusi non siano sempre gli ignari cittadini» ha concluso Francesco Spina, la cui interrogazione è volta anche a conoscere se l'amministrazione abbia valutato il successivo conferimento, allo stesso Di Pierro, dell'incarico di componente di staff del Sindaco «in relazione a quella che potrebbe sembrare una violazione-elusione della norma delle legge Madia».
«Un'amministrazione pubblica non può essere forte con i deboli e debole con i forti; intransigente e rigorosa quando chiede i soldi ai cittadini ed elastica e compiacente con gli amici. La "Svolta" naviga a vista sul precario equilibrio tra privilegi per pochi e vessazioni per molti» ha aggiunto Spina. «L'esempio dell'ex capo di gabinetto amico del Sindaco è emblematico: stanno arrivando cartelle pazze di accertamenti Tari e Tares (2013 addirittura) anche per annualità prescritte o addirittura pagate, pur di fare cassa. Invece, 22 mila euro indebitamente percepiti (per l'accertata incompatibilità di Mauro Di Pierro relativamente all'incarico di capo di gabinetto) da un amico del Sindaco, dopo circa due anni, non vengono recuperati nelle forme di legge, come il Comune fa con tutti quelli che non sono amici e parenti della "Svolta"; e quel buco di bilancio viene "coperto" dalla povera gente, costretta a subire aumenti esosissimi di tasse e tariffe» è l'accusa dell'esponente di opposizione.
«Ho dedicato una parte del mio tempo libero dal lavoro a preparare un'interrogazione sulla questione del doppio incarico all'ex capo di gabinetto di Angarano, che ho presentato per conoscenza anche all'autorità anticorruzione. Speriamo che la legge diventi uguali per tutti al Comune di Bisceglie e che a pagare gli abusi non siano sempre gli ignari cittadini» ha concluso Francesco Spina, la cui interrogazione è volta anche a conoscere se l'amministrazione abbia valutato il successivo conferimento, allo stesso Di Pierro, dell'incarico di componente di staff del Sindaco «in relazione a quella che potrebbe sembrare una violazione-elusione della norma delle legge Madia».