Politica
Spina presenta in Consiglio una mozione sul Piano casa
Il segretario provinciale di Azione chiede il recepimento della delibera della Regione Puglia
Bisceglie - giovedì 14 dicembre 2023
17.20
«Nella qualità di consigliere comunale e capogruppo di "Difendiamo Bisceglie-Bisceglie Sportiva", nonché anche nella veste politica di Segretario provinciale di Azione, ho sottoposto oggi all'attenzione del Consiglio Comunale di Bisceglie, l'allegata mozione consiliare urgente, per il recepimento della deliberazione avente ad oggetto il "Piano Casa "della Regione Puglia».
Così il consigliere comunale Francesco Spina in una nota.
«La mia iniziativa si inserisce in un percorso di presentazione in tutti i Comuni della Regione Puglia, in sintonia con il Commissario regionale Fabiano Amati, con il Capogruppo consiliare Regionale di Azione Ruggiero Mennea e con il Consigliere regionale di Azione, Sergio Clemente, di identiche mozioni che promuovano e facciano immediatamente recepire e rendere operativo il piano casa, recentemente approvato dalla Regione Puglia, in tutti i Comuni pugliesi».
«Per quanto riguarda Bisceglie, ho già formalizzato al Presidente del Consiglio comunale, in considerazione dei benefici che una rapida deliberazione di Consiglio comunale di recepimento del "piano casa regionale" potrebbe avere in termini di legalità, rispetto dell'ambiente e sviluppo economico nella nostra città, l'eventuale presentazione dell'allegata mozione già nel prossimo consiglio comunale già convocato. Analoga iniziativa la assumeranno i colleghi degli altri comuni».
Di seguito il testo integrale della mozione.
Considerato che
• In data 12 dicembre 2023 il Consiglio Regionale ha deciso di rendere applicabile in Puglia l'innovata disciplina della ristrutturazione edilizia introdotta dal Decreto legge n. 76/2020 ai fini della rigenerazione urbana, contribuendo, di fatto, al perseguimento delle finalità della legge regionale n. 21/2008 "Norme per la rigenerazione urbana" ed al definitivo superamento della "stagione del Piano Casa", introdotta in Puglia con la legge n. 14/2009 e della legge n. 20/2022 "norme per il riuso e la riqualificazione edilizia" di cui è disposta l'abrogazione.
• La legge approvata, dà attuazione al dettato normativo del DPR n. 380/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia", così come disciplina il DL n. 76/2020, convertito con modificazioni dalla L n. 120/2020, nel punto in cui prevede che gli interventi di ristrutturazione edilizia possono "prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana".
• Tutti gli interventi di ampliamento devono essere funzionali a conseguire il miglioramento, nei limiti del possibile, della classe energetica degli edifici. Gli interventi di demolizione e ricostruzione, invece, devono far conseguire la più alta classe energetica.
• A differenza del vecchio Piano casa applicabile in deroga agli strumenti urbanistici del comune, quello oggi in vigore prevede che i comuni approvino in consiglio comunale una variante agli strumenti urbanistici, sempre nel rispetto dei piani paesaggistici. Tale delibera non è soggetta ad alcuna approvazione successiva né ai vari procedimenti inerenti la VAS, salvo controlli a campione.
Ritenuto che
• Il nostro paese, in linea con gli altri paesi di Puglia, esprime, soprattutto nel centro storico ma anche nelle zone B, un patrimonio edilizio esistente generalmente in classe energetica G, ciò significa che lo stesso spreca 160 kWh a metro quadro rappresentando un potenziale inquinante più di tanti camini di imprese e di aziende così come si intendevano fino a qualche anno fa. Nelle zone C, che hanno visto la loro realizzazione negli anni settanta, gli immobili sono prevalentemente di classe F e quindi consumano tra i 121 e i 160 kWh al metro quadrato
• Che l'impegno, anche in linea con la direttiva europea "case green", è quello di raggiungere entro il 2030, ovvero, entro il 2050, il traguardo "emissione carbonica zero" ed occorre quindi incentivare la riqualificazione edilizia convertendo l'esistente o realizzando edifici in classe D.
Visto che
• Il nuovo piano casa, tra le altre, è applicabile nelle zone A (centri storici): i comuni possono approvare i piani di recupero con procedura semplificata (solo la delibera comunale), presentati anche dai privati e pur limitati a un unico compendio, attribuendo le premialità volumetriche del Piano Casa, esclusivamente su immobili non vincolati o tutelati
• Gli immobili ricadenti all'interno di tutti gli ambiti scelti dalla delibera comunale possono ricevere una premialità fino al 20% in caso di ampliamento e fino al 35% in caso di demolizione e ricostruzione. Nel caso di ampliamento, qualora per motivi tecnici o per motivi di tutela non sia possibile l'ampliamento stesso, la volumetria premiale può essere realizzata all'interno della stessa area di pertinenza
• Per quanto riguarda le aree a standard, generate dagli ampliamenti o dalle demolizioni e ricostruzioni, si potrà procedere alla monetizzazione in caso di impossibilità nel reperirle.
Rilevato infine che
• Il Piano Casa, oltre a riguardare la sfera urbanistica, incide fortemente sulla legalità, sull'ambiente, sulla salute delle persone, sostenendo sia comparto edilizio, settore trainante per l'economia del paese già in forte difficoltà a causa dell'imminente scadenza della stagione dei bonus edilizi, che intere famiglie.
• Il nostro paese ha assolutamente bisogno di adottare il Piano Casa per garantire e sostenere la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio aiutando anche le famiglie
• Tutto ciò comporta, inoltre, l'ingresso di nuove risorse per le casse comunali da sempre in difficoltà anche a causa dei minori sostegni dello Stato
Tutto ciò premesso, Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la giunta comunale a dare celere indirizzo agli uffici competenti affinché predispongano specifica delibera di Consiglio Comunale volta ad adottare il Piano Casa per il Comune di Bisceglie.
Così il consigliere comunale Francesco Spina in una nota.
«La mia iniziativa si inserisce in un percorso di presentazione in tutti i Comuni della Regione Puglia, in sintonia con il Commissario regionale Fabiano Amati, con il Capogruppo consiliare Regionale di Azione Ruggiero Mennea e con il Consigliere regionale di Azione, Sergio Clemente, di identiche mozioni che promuovano e facciano immediatamente recepire e rendere operativo il piano casa, recentemente approvato dalla Regione Puglia, in tutti i Comuni pugliesi».
«Per quanto riguarda Bisceglie, ho già formalizzato al Presidente del Consiglio comunale, in considerazione dei benefici che una rapida deliberazione di Consiglio comunale di recepimento del "piano casa regionale" potrebbe avere in termini di legalità, rispetto dell'ambiente e sviluppo economico nella nostra città, l'eventuale presentazione dell'allegata mozione già nel prossimo consiglio comunale già convocato. Analoga iniziativa la assumeranno i colleghi degli altri comuni».
Di seguito il testo integrale della mozione.
Considerato che
• In data 12 dicembre 2023 il Consiglio Regionale ha deciso di rendere applicabile in Puglia l'innovata disciplina della ristrutturazione edilizia introdotta dal Decreto legge n. 76/2020 ai fini della rigenerazione urbana, contribuendo, di fatto, al perseguimento delle finalità della legge regionale n. 21/2008 "Norme per la rigenerazione urbana" ed al definitivo superamento della "stagione del Piano Casa", introdotta in Puglia con la legge n. 14/2009 e della legge n. 20/2022 "norme per il riuso e la riqualificazione edilizia" di cui è disposta l'abrogazione.
• La legge approvata, dà attuazione al dettato normativo del DPR n. 380/2001 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia", così come disciplina il DL n. 76/2020, convertito con modificazioni dalla L n. 120/2020, nel punto in cui prevede che gli interventi di ristrutturazione edilizia possono "prevedere altresì, nei soli casi espressamente previsti dalla legislazione vigente o dagli strumenti urbanistici comunali, incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana".
• Tutti gli interventi di ampliamento devono essere funzionali a conseguire il miglioramento, nei limiti del possibile, della classe energetica degli edifici. Gli interventi di demolizione e ricostruzione, invece, devono far conseguire la più alta classe energetica.
• A differenza del vecchio Piano casa applicabile in deroga agli strumenti urbanistici del comune, quello oggi in vigore prevede che i comuni approvino in consiglio comunale una variante agli strumenti urbanistici, sempre nel rispetto dei piani paesaggistici. Tale delibera non è soggetta ad alcuna approvazione successiva né ai vari procedimenti inerenti la VAS, salvo controlli a campione.
Ritenuto che
• Il nostro paese, in linea con gli altri paesi di Puglia, esprime, soprattutto nel centro storico ma anche nelle zone B, un patrimonio edilizio esistente generalmente in classe energetica G, ciò significa che lo stesso spreca 160 kWh a metro quadro rappresentando un potenziale inquinante più di tanti camini di imprese e di aziende così come si intendevano fino a qualche anno fa. Nelle zone C, che hanno visto la loro realizzazione negli anni settanta, gli immobili sono prevalentemente di classe F e quindi consumano tra i 121 e i 160 kWh al metro quadrato
• Che l'impegno, anche in linea con la direttiva europea "case green", è quello di raggiungere entro il 2030, ovvero, entro il 2050, il traguardo "emissione carbonica zero" ed occorre quindi incentivare la riqualificazione edilizia convertendo l'esistente o realizzando edifici in classe D.
Visto che
• Il nuovo piano casa, tra le altre, è applicabile nelle zone A (centri storici): i comuni possono approvare i piani di recupero con procedura semplificata (solo la delibera comunale), presentati anche dai privati e pur limitati a un unico compendio, attribuendo le premialità volumetriche del Piano Casa, esclusivamente su immobili non vincolati o tutelati
• Gli immobili ricadenti all'interno di tutti gli ambiti scelti dalla delibera comunale possono ricevere una premialità fino al 20% in caso di ampliamento e fino al 35% in caso di demolizione e ricostruzione. Nel caso di ampliamento, qualora per motivi tecnici o per motivi di tutela non sia possibile l'ampliamento stesso, la volumetria premiale può essere realizzata all'interno della stessa area di pertinenza
• Per quanto riguarda le aree a standard, generate dagli ampliamenti o dalle demolizioni e ricostruzioni, si potrà procedere alla monetizzazione in caso di impossibilità nel reperirle.
Rilevato infine che
• Il Piano Casa, oltre a riguardare la sfera urbanistica, incide fortemente sulla legalità, sull'ambiente, sulla salute delle persone, sostenendo sia comparto edilizio, settore trainante per l'economia del paese già in forte difficoltà a causa dell'imminente scadenza della stagione dei bonus edilizi, che intere famiglie.
• Il nostro paese ha assolutamente bisogno di adottare il Piano Casa per garantire e sostenere la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio aiutando anche le famiglie
• Tutto ciò comporta, inoltre, l'ingresso di nuove risorse per le casse comunali da sempre in difficoltà anche a causa dei minori sostegni dello Stato
Tutto ciò premesso, Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la giunta comunale a dare celere indirizzo agli uffici competenti affinché predispongano specifica delibera di Consiglio Comunale volta ad adottare il Piano Casa per il Comune di Bisceglie.