Politica
Spina: «Scaduto il termine per approvare il consuntivo 2019»
L'ex Sindaco attacca l'amministrazione e punzecchia anche il ministro Boccia
Bisceglie - giovedì 2 luglio 2020
Il termine ultimo per la presentazione e l'approvazione del bilancio consuntivo 2019 è scaduto martedì 30 giugno. Lo ha rimarcato l'ex Sindaco di Bisceglie Francesco Spina, in una nota attraverso la quale stigmatizza il comportamento dell'amministrazione comunale.
«Bisceglie è forse esentata dall'applicazione delle leggi della Repubblica Italiana?» si è chiesto l'esponente di opposizione nella massima assise cittadina. «Dopo tre diffide prefettizie negli anni precedenti e una sentenza di annullamento del Tar Puglia, l'amministrazione Angarano ha calpestato per l'ennesima volta i termini di legge e sembra completamente disinteressata dall'applicazione dell'articolo 141 lettera c, che prevede lo scioglimento del consiglio in caso di mancanza, almeno, di una anche semplice delibera di Giunta che abbia approvato il conto consuntivo dell'anno precedente entro il 30 giugno. E non vi è traccia di tale deliberazione anche perché martedì la Giunta non è stata neanche convocata!» ha spiegato.
«Il bilancio consolidato dello Stato Italiano, ormai, viene mandato agli organismi europei (per il rispetto del patto di stabilità) coi dati di tutti gli 8000 comuni italiani tranne quello di Bisceglie (alla faccia dell'articolo 81 della Costituzione repubblicana). E dire che di Bisceglie è proprio il ministro che regola il rapporto tra lo Stato e le autonomie locali, e questa "deroga" alle leggi imperative della Repubblica Italiana, una specie di "immunità" speciale, mette in difficoltà proprio il nostro ministro biscegliese» ha aggiunto, non risparmiando una stoccata a Francesco Boccia.
«Al di là del messaggio "negativo" di illegalità che si riverbera sulla città, questi ritardi denotano le gravi difficoltà finanziarie dell'amministrazione Angarano, che a forza di giocare alle tre carte si è incartato tra i mille debiti fuori bilancio che ha tentato di nascondere nel 2019. E nel 2019 il Covid non c'era! Ma soprattutto, ed è quello che ci interessa di più, questi ritardi e questa cattiva gestione dei conti pubblici procurano seri danni all'economia cittadina. Chi pagherà i danni economici e finanziari che i cittadini biscegliesi stanno subendo da queste alchimie contabili e dai ritardi che da due anni stanno producendo una sequela di diffide prefettizie cui il comune tenta di sfuggire con giochini e giochetti che violano scientemente le norme di legge?» ha concluso Spina.
«Bisceglie è forse esentata dall'applicazione delle leggi della Repubblica Italiana?» si è chiesto l'esponente di opposizione nella massima assise cittadina. «Dopo tre diffide prefettizie negli anni precedenti e una sentenza di annullamento del Tar Puglia, l'amministrazione Angarano ha calpestato per l'ennesima volta i termini di legge e sembra completamente disinteressata dall'applicazione dell'articolo 141 lettera c, che prevede lo scioglimento del consiglio in caso di mancanza, almeno, di una anche semplice delibera di Giunta che abbia approvato il conto consuntivo dell'anno precedente entro il 30 giugno. E non vi è traccia di tale deliberazione anche perché martedì la Giunta non è stata neanche convocata!» ha spiegato.
«Il bilancio consolidato dello Stato Italiano, ormai, viene mandato agli organismi europei (per il rispetto del patto di stabilità) coi dati di tutti gli 8000 comuni italiani tranne quello di Bisceglie (alla faccia dell'articolo 81 della Costituzione repubblicana). E dire che di Bisceglie è proprio il ministro che regola il rapporto tra lo Stato e le autonomie locali, e questa "deroga" alle leggi imperative della Repubblica Italiana, una specie di "immunità" speciale, mette in difficoltà proprio il nostro ministro biscegliese» ha aggiunto, non risparmiando una stoccata a Francesco Boccia.
«Al di là del messaggio "negativo" di illegalità che si riverbera sulla città, questi ritardi denotano le gravi difficoltà finanziarie dell'amministrazione Angarano, che a forza di giocare alle tre carte si è incartato tra i mille debiti fuori bilancio che ha tentato di nascondere nel 2019. E nel 2019 il Covid non c'era! Ma soprattutto, ed è quello che ci interessa di più, questi ritardi e questa cattiva gestione dei conti pubblici procurano seri danni all'economia cittadina. Chi pagherà i danni economici e finanziari che i cittadini biscegliesi stanno subendo da queste alchimie contabili e dai ritardi che da due anni stanno producendo una sequela di diffide prefettizie cui il comune tenta di sfuggire con giochini e giochetti che violano scientemente le norme di legge?» ha concluso Spina.