Politica
Spina su Naglieri: «Ha verificato di non essere decaduto dal ruolo di assessore?»
L'ex sindaco punzecchia il componente della giunta
Bisceglie - sabato 1 febbraio 2020
Dibattito politico-amministrativo sempre piuttosto vivace a Bisceglie. L'ex primo cittadino Francesco Spina ha replicato senza esitazione al commento rilasciato dall'assessore alle attività produttive Gianni Naglieri riguardo l'andamento dell'udienza di mercoledì 29 gennaio davanti alla prima sezione del Tar Puglia.
Il consigliere comunale di minoranza ha ricordato l'articolo 42 dello Statuto comunale, nel quale, fra l'altro, è riportato: «L'assessore che non interviene a tre sedute consecutive della giunta, senza giustificato motivo, decade dalla carica».
Spina ha perciò punzecchiato l'esponente dell'esecutivo: «Assessore Naglieri, lei che pontifica su tutto col suo fido Angarano e vorrebbe distrarci dall'imminente disastro-bilancio, vuol dire ai cittadini se ha verificato di non essere decaduto dal ruolo di assessore?».
L'unico precedente simili risale al febbraio 2016, quando furono avviati procedimenti di decadenza nei confronti di tre consiglieri comunali, ma non di assessori, sempre al fine di accertare il numero di assenze ingiustificate (limite fissato a tre come per quelle in giunta). In quella circostanza, uno dei tre coinvolti, Francesco Boccia, si dimise dall'incarico - e gli subentrò Roberta Rigante - prima della discussione mentre Tonio Rossi e Dodo Storelli rimasero in carica. Condizione necessaria per la decadenza sia da assessore che da consigliere è, comunque, la mancanza di giustificato motivo. Non è esclusa la possibilità di un chiarimento da parte dello stesso Naglieri, sempre che siano innanzitutto dimostrate le (eventuali) tre assenze consecutive.
Il consigliere comunale di minoranza ha ricordato l'articolo 42 dello Statuto comunale, nel quale, fra l'altro, è riportato: «L'assessore che non interviene a tre sedute consecutive della giunta, senza giustificato motivo, decade dalla carica».
Spina ha perciò punzecchiato l'esponente dell'esecutivo: «Assessore Naglieri, lei che pontifica su tutto col suo fido Angarano e vorrebbe distrarci dall'imminente disastro-bilancio, vuol dire ai cittadini se ha verificato di non essere decaduto dal ruolo di assessore?».
L'unico precedente simili risale al febbraio 2016, quando furono avviati procedimenti di decadenza nei confronti di tre consiglieri comunali, ma non di assessori, sempre al fine di accertare il numero di assenze ingiustificate (limite fissato a tre come per quelle in giunta). In quella circostanza, uno dei tre coinvolti, Francesco Boccia, si dimise dall'incarico - e gli subentrò Roberta Rigante - prima della discussione mentre Tonio Rossi e Dodo Storelli rimasero in carica. Condizione necessaria per la decadenza sia da assessore che da consigliere è, comunque, la mancanza di giustificato motivo. Non è esclusa la possibilità di un chiarimento da parte dello stesso Naglieri, sempre che siano innanzitutto dimostrate le (eventuali) tre assenze consecutive.