Politica
Spina: «Una rinnovazione di bilancio a metà»
L'esponente di opposizione: «L'amministrazione ha ritirato il piano triennale delle opere pubbliche pur di non perdere le poltrone»
Bisceglie - giovedì 27 febbraio 2020
10.02
Valutazione decisamente negativa, quella di Francesco Spina, rispetto quanto accaduto nella riunione di mercoledì 26 febbraio del consiglio comunale di Bisceglie.
«Una rinnovazione di bilancio a metà. L'amministrazione Angarano, colta in flagrante tra false dichiarazioni e conflitti di interessi per assunzioni di parenti di assessori, rinuncia e ritira il piano triennale e annuale delle opere pubbliche, la parte più importante del bilancio di un ente, pur di non perdere le poltrone» ha dichiarato l'ex sindaco.
«Il bilancio 2019, approvato con un anno e mezzo di ritardo, è molto peggio di quello già annullato dal Tar e, peraltro, per almeno tre mesi, il comune di Bisceglie non potrà partecipare a bandi né realizzare opere pubbliche e questo determinerà tanti inconvenienti e ritardi per la prossima programmazione» ha spiegato.
«Purtroppo, anche il secondo atto del bilancio 2019, già annullato una volta dal Tar, non avrà vita lunga. Troppe incongruenze e troppe illegalità e violazioni che danneggiano soprattutto i cittadini come la stangata tari che, fuori legge, Angarano & company hanno approvato con un sensibile aumento rispetto alle tariffe precedenti» ha sostenuto l'esponente delle opposizioni.
«Insomma, il solito Angarano che getta dalla nave che affonda il piano delle opere pubbliche e sacrifica un suo assessore che aveva votato a favore del marito in conflitto di interesse, pur di non perdere tempo, sull'altare di qualche mese in più di poltrone amministrative. Intanto, i cittadini, senza opere pubbliche e servizi, ma con tasse e cartelle Tari pazze, non ne possono più» ha concluso Francesco Spina.
«Una rinnovazione di bilancio a metà. L'amministrazione Angarano, colta in flagrante tra false dichiarazioni e conflitti di interessi per assunzioni di parenti di assessori, rinuncia e ritira il piano triennale e annuale delle opere pubbliche, la parte più importante del bilancio di un ente, pur di non perdere le poltrone» ha dichiarato l'ex sindaco.
«Il bilancio 2019, approvato con un anno e mezzo di ritardo, è molto peggio di quello già annullato dal Tar e, peraltro, per almeno tre mesi, il comune di Bisceglie non potrà partecipare a bandi né realizzare opere pubbliche e questo determinerà tanti inconvenienti e ritardi per la prossima programmazione» ha spiegato.
«Purtroppo, anche il secondo atto del bilancio 2019, già annullato una volta dal Tar, non avrà vita lunga. Troppe incongruenze e troppe illegalità e violazioni che danneggiano soprattutto i cittadini come la stangata tari che, fuori legge, Angarano & company hanno approvato con un sensibile aumento rispetto alle tariffe precedenti» ha sostenuto l'esponente delle opposizioni.
«Insomma, il solito Angarano che getta dalla nave che affonda il piano delle opere pubbliche e sacrifica un suo assessore che aveva votato a favore del marito in conflitto di interesse, pur di non perdere tempo, sull'altare di qualche mese in più di poltrone amministrative. Intanto, i cittadini, senza opere pubbliche e servizi, ma con tasse e cartelle Tari pazze, non ne possono più» ha concluso Francesco Spina.