Attualità
Spostamenti fuori regione e all'estero, cosa cambia da mercoledì 3 giugno
L'autocertificazione non sarà necessaria
Italia - mercoledì 3 giugno 2020
Un ulteriore allentamento delle misure restrittive. A partire da mercoledì 3 giugno saranno riammessi, per qualsiasi motivo, gli spostamenti oltre i confini della regione di residenza oltre che dall'Italia all'estero e viceversa, in questo caso con alcune eccezioni dovute ai rapporti tra i singoli stati. Una certezza: non sarà più necessaria alcuna autocertificazione.
Resta l'obbligo di utilizzare la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto, così come sarà necessario mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro. Sussiste naturalmente il divieto di creare assembramenti mentre bisogna restare a casa se si è in quarantena oppure si ha un'infezione respiratoria con febbre superiore ai 37.5 gradi.
La Regione Puglia ha previsto un meccanismo di registrazione per monitorare eventuali contagi e l'utilizzo della app Immuni disponibile già dal 1 giugno. Diverse le perplessità registrate in questi giorni da parte dei presidenti di regione, sfociate in scontri aperti col ministro per gli affari regionali e le autonomie, il biscegliese Francesco Boccia.
Gli spostamenti interregionali potranno essere limitati eventualmente con provvedimenti statali, come decreti del presidente del consiglio dei ministri o specifiche ordinanze del ministro della salute, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico.
Dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti, senza restrizioni, da e per:
- Stati membri dell'Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria);
- Paesi che hanno sottoscritto l'accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell'accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Tutti coloro che faranno ingresso in Italia da questo elenco di nazioni non saranno più sottoposti a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi dall'elenco nei 14 giorni precedenti all'ingresso in Italia.
Ma non tutti gli stati adottano le stesse misure. L'Austria si riserva di stabilire delle linee guida per gli spostamenti e al momento ammette ingressi solo per motivi di necessità, imponendo una quarantena di 14 giorni. Quarantena anche per chi arriva in Gran Bretagna, Belgio, Malta e Irlanda. La Grecia apre all'Italia parzialmente: dal 15 giugno chi arriverà da un aeroporto della Lombardia, del Piemonte, del Veneto e dell'Emilia-Romagna dovrà sottoporsi a un test e restare in isolamento per sette giorni. La Croazia ammette ingressi solo dietro esibizione di prenotazione alberghiera. Fino al 15 giugno la Francia richiederà l'autocertificazione, la Germania aprirà le frontiere il 15 giugno mentre la Spagna revocherà l'obbligo di quarantena solo dal 1 luglio.
Resta l'obbligo di utilizzare la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto, così come sarà necessario mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro. Sussiste naturalmente il divieto di creare assembramenti mentre bisogna restare a casa se si è in quarantena oppure si ha un'infezione respiratoria con febbre superiore ai 37.5 gradi.
La Regione Puglia ha previsto un meccanismo di registrazione per monitorare eventuali contagi e l'utilizzo della app Immuni disponibile già dal 1 giugno. Diverse le perplessità registrate in questi giorni da parte dei presidenti di regione, sfociate in scontri aperti col ministro per gli affari regionali e le autonomie, il biscegliese Francesco Boccia.
Gli spostamenti interregionali potranno essere limitati eventualmente con provvedimenti statali, come decreti del presidente del consiglio dei ministri o specifiche ordinanze del ministro della salute, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico.
Dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti, senza restrizioni, da e per:
- Stati membri dell'Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria);
- Paesi che hanno sottoscritto l'accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell'accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera);
- Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord;
- Andorra, Principato di Monaco;
- Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Tutti coloro che faranno ingresso in Italia da questo elenco di nazioni non saranno più sottoposti a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi dall'elenco nei 14 giorni precedenti all'ingresso in Italia.
Ma non tutti gli stati adottano le stesse misure. L'Austria si riserva di stabilire delle linee guida per gli spostamenti e al momento ammette ingressi solo per motivi di necessità, imponendo una quarantena di 14 giorni. Quarantena anche per chi arriva in Gran Bretagna, Belgio, Malta e Irlanda. La Grecia apre all'Italia parzialmente: dal 15 giugno chi arriverà da un aeroporto della Lombardia, del Piemonte, del Veneto e dell'Emilia-Romagna dovrà sottoporsi a un test e restare in isolamento per sette giorni. La Croazia ammette ingressi solo dietro esibizione di prenotazione alberghiera. Fino al 15 giugno la Francia richiederà l'autocertificazione, la Germania aprirà le frontiere il 15 giugno mentre la Spagna revocherà l'obbligo di quarantena solo dal 1 luglio.