Politica
Stabilizzazione degli assistenti sociali, Cgil Bat: «Prendiamo atto dell'inerzia di Angarano»
Remini e Cannone: «A fine giugno alcune dipendenti resteranno senza lavoro. Evidentemente il Sindaco ha più a cuore il precariato e la disoccupazione»
Bisceglie - venerdì 17 giugno 2022
12.20
Toni durissimi, quelli utilizzati da Ileana Remini, segretario generoale Fp Cgil Bat, e Roberto Cannone, coordinatore delle Funzioni locali, nei confronti del Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano. «Sette mesi fa la Funzione pubblica Cgil Bat ha sollecitato, per l'ennesima volta, l'amministrazione comunale di Bisceglie a prendere provvedimenti per risolvere l'annosa questione della stabilizzazione e delle assunzioni di assistenti sociali. Nonostante siano passati diversi mesi nulla è stato fatto e ormai resta davvero poco tempo per risolvere l'annosa questione» è quanto sostenuto dai due referenti sindacali.
«La grande e grave differenza rispetto alle nostre precedenti sollecitazioni è che dal prossimo 30 giugno alcune lavoratrici si ritroveranno senza lavoro dopo oltre tre anni dalla loro assunzione a tempo determinato. E purtroppo non possiamo fare altro che prendere ancora atto dell'inerzia da parte del Sindaco Angelantonio Angarano e della sua Amministrazione» hanno denunciato dalla segreteria generale della Fp Cgil Bat.
«Più volte abbiamo chiesto un incontro urgente finalizzato a chiarire la posizione dell'amministrazione comunale in ordine alle stabilizzazioni del personale attualmente in servizio nell'ambito del Pon Inclusione oltre alla questione delle assunzioni di personale con profilo assistente sociale ma senza alcun riscontro. Più volte ai tavoli di delegazione trattante è stata evidenziata e sollecitata la risoluzione del problema anche in ragione, dopo le approvazioni del Piano di fabbisogno del personale, del mancato avvio della procedura concorsuale per assistenti sociali, né tanto meno nessuna programmazione di stabilizzazioni del personale precario così come la Legge di Bilancio 2021 ne dava possibilità» hanno aggiunto, evidenziando come le norme prevedessero un contributo, per i Comuni, di 40 mila euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato fino al raggiungimento del rapporto da 1 a 5.000, con l'intenzione di assicurare il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni.
«Evidentemente, rispetto anche ad altri enti della Provincia Bat, il Comune di Bisceglie ha una visione diametralmente diversa, della quale questa organizzazione sindacale, il personale e il territorio vorrebbero essere messi a conoscenza. Restiamo alquanto sconcertati dall'atteggiamento dell'amministrazione comunale e dal silenzio assordante che la stessa produce, siamo preoccupati per le sorti di quelle lavoratrici e di quei lavoratori dai quali lo stesso Comune e la città di Bisceglie hanno tratto vantaggio in questi anni e che in un prossimo futuro vedranno non rinnovati i relativi contratti determinando in tal modo una seria riduzione dei già citati servizi. Siamo seriamente preoccupati dall'atteggiamento inerte e rigido dell'amministrazione del Sindaco Angarano anche in relazione alle nuove assunzioni di assistenti sociali che sicuramente avrebbero portato un alleggerimento dei carichi di lavori ed un grande beneficio per il territorio comunale. Evidentemente lo stesso Sindaco ha più a cuore il precariato e la disoccupazione piuttosto che la stabilità e l'occupazione» hanno concluso Remini e Cannone.
«La grande e grave differenza rispetto alle nostre precedenti sollecitazioni è che dal prossimo 30 giugno alcune lavoratrici si ritroveranno senza lavoro dopo oltre tre anni dalla loro assunzione a tempo determinato. E purtroppo non possiamo fare altro che prendere ancora atto dell'inerzia da parte del Sindaco Angelantonio Angarano e della sua Amministrazione» hanno denunciato dalla segreteria generale della Fp Cgil Bat.
«Più volte abbiamo chiesto un incontro urgente finalizzato a chiarire la posizione dell'amministrazione comunale in ordine alle stabilizzazioni del personale attualmente in servizio nell'ambito del Pon Inclusione oltre alla questione delle assunzioni di personale con profilo assistente sociale ma senza alcun riscontro. Più volte ai tavoli di delegazione trattante è stata evidenziata e sollecitata la risoluzione del problema anche in ragione, dopo le approvazioni del Piano di fabbisogno del personale, del mancato avvio della procedura concorsuale per assistenti sociali, né tanto meno nessuna programmazione di stabilizzazioni del personale precario così come la Legge di Bilancio 2021 ne dava possibilità» hanno aggiunto, evidenziando come le norme prevedessero un contributo, per i Comuni, di 40 mila euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato fino al raggiungimento del rapporto da 1 a 5.000, con l'intenzione di assicurare il raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni.
«Evidentemente, rispetto anche ad altri enti della Provincia Bat, il Comune di Bisceglie ha una visione diametralmente diversa, della quale questa organizzazione sindacale, il personale e il territorio vorrebbero essere messi a conoscenza. Restiamo alquanto sconcertati dall'atteggiamento dell'amministrazione comunale e dal silenzio assordante che la stessa produce, siamo preoccupati per le sorti di quelle lavoratrici e di quei lavoratori dai quali lo stesso Comune e la città di Bisceglie hanno tratto vantaggio in questi anni e che in un prossimo futuro vedranno non rinnovati i relativi contratti determinando in tal modo una seria riduzione dei già citati servizi. Siamo seriamente preoccupati dall'atteggiamento inerte e rigido dell'amministrazione del Sindaco Angarano anche in relazione alle nuove assunzioni di assistenti sociali che sicuramente avrebbero portato un alleggerimento dei carichi di lavori ed un grande beneficio per il territorio comunale. Evidentemente lo stesso Sindaco ha più a cuore il precariato e la disoccupazione piuttosto che la stabilità e l'occupazione» hanno concluso Remini e Cannone.