Politica
Tari, Capurso: «Troppe incongruenze e ingiustizie irrisolte»
Le considerazioni del consigliere comunale del gruppo Il faro-Pci
Bisceglie - martedì 17 maggio 2022
11.45
La riunione del consiglio comunale di Bisceglie tenutasi lunedì 16 maggio si è conclusa con l'approvazione, tra l'altro, di un punto all'ordine del giorno sul regolamento Tari.
Il gruppo Il faro-Pci ha commentato con particolare durezza i contenuti del provvedimento votato dai soli componenti della maggioreanza. «Sono troppe le incongruenze e le ingiustizie irrisolte: ad esempio, secondo l'attuale regolamento, se un giovane va via di casa per vivere da solo o creare un nuovo nucleo familiare, inizia a pagare la Tari dal momento esatto in cui registra la nuova utenza (per esempio al momento dell'allaccio delle utenze). Peccato, però, che a fini Tari continuerà comunque a far parte del proprio nucleo familiare fino alla fine dell'anno, sicché la sua famiglia di origine pagherà anche la sua quota come se continuasse a vivere a casa» ha sottolineato Enrico Capurso.
«Questo significa che per casi come questi, il Comune incassa il doppio! Lo stesso in caso di decesso di un componente del nucleo familiare: la riduzione varrà solo a partire dall'anno successivo e per i mesi di quello in corso si continuerà a pagare. Ho provato a proporre dei correttivi anche per risolvere il problema sollevato dai tanti che chiedono delucidazioni al comune in merito e spero continuino a farlo anche in futuro, continuando a tutelare i propri diritti se del caso anche impugnando le cartelle» ha aggiunto.
«Basterebbe semplicemente introdurre delle finestre di computo mensili o anche trimestrali, senza aspettare l'anno successivo, per evitare di pagare tributi per servizi non goduti. Ma l'amministrazione come al solito ha tirato dritto e anzi ha eliminato alcune delle agevolazioni previste nella fase di emergenza.
Speriamo ogni volta che quando si discute di Tari lo si faccia per nuove agevolazioni o per ridurre la percentuale di tributo che va al Comune, visto che i prezzi aumentano un po' ogni dove ma di sostegni validi non se ne vede l'ombra» ha concluso Capurso.
Il gruppo Il faro-Pci ha commentato con particolare durezza i contenuti del provvedimento votato dai soli componenti della maggioreanza. «Sono troppe le incongruenze e le ingiustizie irrisolte: ad esempio, secondo l'attuale regolamento, se un giovane va via di casa per vivere da solo o creare un nuovo nucleo familiare, inizia a pagare la Tari dal momento esatto in cui registra la nuova utenza (per esempio al momento dell'allaccio delle utenze). Peccato, però, che a fini Tari continuerà comunque a far parte del proprio nucleo familiare fino alla fine dell'anno, sicché la sua famiglia di origine pagherà anche la sua quota come se continuasse a vivere a casa» ha sottolineato Enrico Capurso.
«Questo significa che per casi come questi, il Comune incassa il doppio! Lo stesso in caso di decesso di un componente del nucleo familiare: la riduzione varrà solo a partire dall'anno successivo e per i mesi di quello in corso si continuerà a pagare. Ho provato a proporre dei correttivi anche per risolvere il problema sollevato dai tanti che chiedono delucidazioni al comune in merito e spero continuino a farlo anche in futuro, continuando a tutelare i propri diritti se del caso anche impugnando le cartelle» ha aggiunto.
«Basterebbe semplicemente introdurre delle finestre di computo mensili o anche trimestrali, senza aspettare l'anno successivo, per evitare di pagare tributi per servizi non goduti. Ma l'amministrazione come al solito ha tirato dritto e anzi ha eliminato alcune delle agevolazioni previste nella fase di emergenza.
Speriamo ogni volta che quando si discute di Tari lo si faccia per nuove agevolazioni o per ridurre la percentuale di tributo che va al Comune, visto che i prezzi aumentano un po' ogni dove ma di sostegni validi non se ne vede l'ombra» ha concluso Capurso.