Cronaca
Torna in libertà l'ex pm Antonio Savasta: la decisione della Corte d'appello
Disposta l'interdizione dai pubblici uffici
BAT - martedì 26 aprile 2022
19.55
Dopo più di 3 anni di detenzione trascorsa tra carcere e domiciliari, torna in libertà l'ex pm Antonio Savasta: era stato condannato a 10 anni in primo grado nel processo abbreviato scaturito dall'inchiesta della Procura di Lecce sulla "Giustizia svenduta" al Tribunale di Trani tra il 2014 e il 2018. I giudici della Corte d'appello, presieduti da Nicola Lariccia, hanno disposto la sostituzione della misura cautelare in atto con l'interdizione dai pubblici uffici, come riportato dall'Ansa.
Le autorità si sono anche riservate sull'eccezione di competenza funzionale sollevata dai legali dell'ex pm Luigi Scimè, con relativa richiesta di trasferimento degli atti alla Procura di Potenza, sulla scorta dell'annullamento a inizio mese della sentenza di primo grado del processo gemello a carico dell'ex gip Michele Nardi. Lo scorso 1 aprile, infatti, la Corte d'appello di Lecce, dichiarando la propria incompetenza territoriale, aveva annullato la sentenza di primo grado con la quale Nardi era stato condannato dal Tribunale salentino a 16 anni e 9 mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
La decisione dei giudici d'appello è attesa per martedì 31 maggio; la Procura generale di Lecce si è opposta al trasferimento richiesto, ribandendo col pg Antonio Maruccia la convinzione che il processo debba restare nel capoluogo salentino.
Le autorità si sono anche riservate sull'eccezione di competenza funzionale sollevata dai legali dell'ex pm Luigi Scimè, con relativa richiesta di trasferimento degli atti alla Procura di Potenza, sulla scorta dell'annullamento a inizio mese della sentenza di primo grado del processo gemello a carico dell'ex gip Michele Nardi. Lo scorso 1 aprile, infatti, la Corte d'appello di Lecce, dichiarando la propria incompetenza territoriale, aveva annullato la sentenza di primo grado con la quale Nardi era stato condannato dal Tribunale salentino a 16 anni e 9 mesi per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
La decisione dei giudici d'appello è attesa per martedì 31 maggio; la Procura generale di Lecce si è opposta al trasferimento richiesto, ribandendo col pg Antonio Maruccia la convinzione che il processo debba restare nel capoluogo salentino.